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24/07/2018

Amico Tempo

Mi accorgo che sono già due mesi che non scrivo qui.... come passa il tempo.

Il tempo appunto, quell'entità di cui abbiamo una percezione soprattutto misurata sui cambiamenti fisici nostri e di chi conosciamo, ma del quale, nonostante questo, quando pensiamo, quando elaboriamo programmi per un momento che verrà, dimentichiamo l'esistenza e non teniamo conto del fatto che, quando quel momento sarà giunto, non saremo più gli stessi, anzi nulla sarà più lo stesso di prima.

Ecco, noi ragioniamo come se fossimo eterni, una specie di fermo immagine, mentre il tempo, che è poi il nome che attribuiamo a quel mutamento che in ogni essere avviene incessantemente fino al limite di renderlo privo di vita, procede silenzioso, nascosto... come quei programmi del computer che operano in background, senza essere visti, senza accorgersi che loro stanno lavorando.

E' così... e invece la percezione della temporaneità, della precarietà, dell'essere effimeri, è essenziale, non tanto per vivere la nostra esistenza con timore, quanto con serena e disincantata consapevolezza.