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20/12/2009

Induzione del pensiero

Girovagando per il web (non ricordo neppure che cosa stessi cercando) mi sono imbattuto in un articolo che mi è parso molto interessante, naturalmente giudicando con il mio metro, che è quello del curioso anche di ciò che appare improbabile, al di là del normale, per lo meno il «normale» proprio della maggioranza degli umani, adepti fedeli del scientificamente provato...

Il pezzo è scritto da Iakov Levi e si trova sul sito www.psicoanalisi.it, ma più che del suo contenuto e delle considerazioni personali dell'autore, peraltro coperti da copyright (per cui ho un motivo in più per non trascrivere) vorrei citare quanto Levi riporta come pensieri originali di Sigmund Freud.

Stiamo parlando di un fenomeno che mi incuriosisce moltissimo, anche perché pure io (e a questo punto qualcuno si metterà a ridere:)) avevo, nella messe di pensieri che produco, supposto la possibile esistenza di qualcosa di simile o di abbastanza vicino.

Ecco, ora zittisco, mentre il dott. Freud vi parlerà nientemeno che di.... telepatia e induzione del pensiero! Sigmund a te la parola! ;-))

«Il fenomeno dell’induzione del pensiero è molto vicino alla telepatia... Esso dà per certo che processi psichici in una persona... possano trasmettersi attraverso lo spazio libero a un’altra persona, senza valersi delle vie conosciute di comunicazione fondate su parole e su segni.
............
Il processo telepatico consisterebbe nel fatto che un atto mentale di una persona suscita il medesimo atto in un’altra persona. Ciò che sta tra i due atti mentali può benissimo essere un processo fisico, ove lo psichismo a un’estremità si trasforma appunto in questo processo fisico, e quest’ultimo, all’altra estremità, si trasforma nel medesimo psichico.
L’analogia con altre trasformazioni, come quella del parlare e dell’ascoltare al telefono, sarebbe allora evidente..... E’ noto che rimane un mistero come venga a formarsi la volontà collettiva in grandi comunità di insetti. E’ possibile che si formi per mezzo di questa trasmissione psichica diretta.
Nulla vieta di supporre che questo sia il mezzo originario, arcaico di comunicazione tra gli individui, e che nel corso dell’evoluzione filogenetica esso sia stato sopraffatto dal metodo migliore di comunicare che si avvale di quei segni che gli organi di senso sono in grado di captare...».


Davvero interessante e suggestiva teoria... vero??! ;-))

(da Sigmund Freud, “Sogno e occultismo” in “Introduzione alla psicoanalisi”, 1932, in Opere, B. Boringhieri, Torino 1989, vol.IX)

08:18 Scritto in Scienza | Link permanente | Commenti (2)

27/07/2008

Nèmesis

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Secondo un recente studio delle Università di Cambridge e della California del Sud, le donne in giovane età sono più felici dei loro colleghi uomini, ma col passare del tempo le cose cambiano.
Il raggiungimento dei 48 anni è il momento in cui si verifica la svolta.... da lì in poi gli uomini si sentono complessivamente più soddisfatti delle donne.
Il motivo di tale inversione di ruoli sta nel fatto che, durante la prima parte della loro vita, le donne hanno maggiori possibilità, rispetto ai coetanei maschi, di realizzare i loro programmi, sia nel campo sentimentale che sociale.
Col tempo però "la probabilità di conseguire obiettivi duraturi negli affetti e sul lavoro si capovolge e quello femminile finisce per essere il sesso più triste"... la svolta, secondo i ricercatori, appunto a 48 anni.

(fonte Corriere.it)

07:55 Scritto in Scienza | Link permanente | Commenti (7)

18/07/2008

Incredibile, ma vero?

http://www.appuntidigitali.it/2031/denti-sempre-a-posto-a...

http://www.agu.org/pubs/crossref/2008/2008GL034228.shtml

07:30 Scritto in Scienza | Link permanente | Commenti (5)