27/07/2008
Nèmesis

Secondo un recente studio delle Università di Cambridge e della California del Sud, le donne in giovane età sono più felici dei loro colleghi uomini, ma col passare del tempo le cose cambiano.
Il raggiungimento dei 48 anni è il momento in cui si verifica la svolta.... da lì in poi gli uomini si sentono complessivamente più soddisfatti delle donne.
Il motivo di tale inversione di ruoli sta nel fatto che, durante la prima parte della loro vita, le donne hanno maggiori possibilità, rispetto ai coetanei maschi, di realizzare i loro programmi, sia nel campo sentimentale che sociale.
Col tempo però "la probabilità di conseguire obiettivi duraturi negli affetti e sul lavoro si capovolge e quello femminile finisce per essere il sesso più triste"... la svolta, secondo i ricercatori, appunto a 48 anni.
(fonte Corriere.it)
07:55 Scritto in Scienza | Link permanente | Commenti (7)
Commenti
Devo scrivere due righe alle università di Cambridge e della Carolina del sud contestando dal profondo del piloro le loro ciofeche di ricerche: le donne sono mooooolto più felici dopo i 48 anni. E la spiegazione è semplicissima: 1) quello che dovevano realizzare in campo affettivo, professionale e umano in genere, o l'hanno realizzato, o si sono messe il cuore in pace e non gliene importa più un fico secco: a) quelle che lo hanno realizzato, sono gratificate e soddisfatte di sè, e dunque rilassate, tranquille, ben disposte verso il prossimo e in pace col mondo;b) quelle che non lo hanno realizzato, vanno a fare le gite organizzate con i preti, passano il giorno a spettegolare con sommo gusto, e sono comunque in pace con sè e col mondo perchè è passato il momento della competizione selvaggia e gli animi si sono calmati; 2) la stessa cosa vale per la percezione estetica di sè: a) colei che in gioventù è stata bella, ammirata e corteggiata, paga di ciò che ha avuto, vive la sua maturità in rilassatezza, godendosi quel che resta dei fasti passati, e aggiungendovi saggezza, distacco ironico e comprensione umana;b) colei che in gioventù non è stata granchè, ha salutato la mezza età con gioia e con un senso di liberazione dall'obbligo di essere all'altezza delle altre e, a parità di età e di testa, sa di poter competere molto più ora di allora. Dunque, ben venga la maturità!
Per voi uomini non so: mio marito, ad esempio, ha sempre lo spirito del ragazzo che ho conosciuto a ventidue anni (io, e 27 lui) e sposato a 25. A volte, scherzando, gli dico che questo svegliarsi al mattino con la voglia di capovolgere il mondo, ormai, è da ascriversi alla categoria del rimbambimento senile: ma so che non è vero. E' capacità di non farsi condizionare dagli eventi, ma di piegarli ai propri desideri per ricavarne motivo di serenità e di appagamento. Come per tutto, direi che è questione di carattere e di autoeducazione. Comunque, per tornare al discorso iniziale, ti posso garantire che le donne che sanno invecchiare con intelligenza e senso dell'umorismo stanno molto meglio dopo i 48 anni, che non prima. Ciao,Enrico ;-))
Scritto da: lella | 27/07/2008
Ma guarda che ho scritto 48 e non 148!! ;-)))
A parte gli scherzi, sono abbastanza d'accordo con le tue osservazioni.... però, se spostassimo un pò prima (facciamo di almeno 10 anni) il momento del "sorpasso", non mi stupirei di trovare la ricerca più aderente alla realtà, almeno in relazione alle nostre zone...
Scritto da: Enrico | 27/07/2008
cioè a 38?
Scritto da: lella | 27/07/2008
Sì, magari qui le donne sono più veloci a compiere il loro percorso verso l'insoddisfazione...;-))
Scritto da: Enrico | 27/07/2008
Ma guarda: io le donne insoddisfatte le manderei a lavorare in miniera. Anche gli uomini, eh... Con tutto quel che c'è da fare al mondo, ti permetti di essere insoddisfatto/a? Ma vai a quel paese.
Scritto da: lella | 27/07/2008
Davvero? hai qualche preferenza sul minerale da estrarre... o ti vanno bene tutti?
;-))
Scritto da: Enrico | 27/07/2008
Ih ih ih ;-)))
Scritto da: lella | 27/07/2008
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