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25/04/2005

Hibernation on Demand

SEATTLE — April 21, 2005 — Scientists at Fred Hutchinson Cancer Research Center have, for the first time, induced a state of reversible metabolic hibernation in mice. This achievement, the first demonstration of "hibernation on demand" in a mammal, ultimately could lead to new ways to treat cancer and prevent injury and death from insufficient blood supply to organs and tissues.

"We are, in essence, temporarily converting mice from warm-blooded to cold-blooded creatures, which is exactly the same thing that happens naturally when mammals hibernate," said lead investigator Mark Roth, Ph.D., whose findings will be published in the April 22 issue of Science.

"We think this may be a latent ability that all mammals have — potentially even humans — and we're just harnessing it and turning it on and off, inducing a state of hibernation on demand," said Roth, a member of Fred Hutchinson's Basic Sciences Division.

08:33 Scritto in Scienza | Link permanente | Commenti (18)

14/04/2005

Anima verde?

“In uno studio che ha sbalordito il mondo della genetica, alcuni ricercatori hanno dimostrato che le piante possono modificare il codice genetico che ereditano dai propri genitori e tornare a quello dei nonni. La scoperta sembra contraddire la regola dell'ereditarietà, secondo la quale i figli ricevono semplicemente combinazioni dei geni dei propri genitori, un principio stabilito per la prima volta due secoli fa da Gregor Mendel nel suo studio sulle piante di piselli. La ricerca, pubblicata sulla rivista "Nature", suggerisce che le piante, e forse anche altri organismi compresi gli esseri umani, potrebbero possedere un meccanismo di back-up per bypassare le sequenze genetiche dannose ereditate dai genitori e tornare al codice genetico sano posseduto dai nonni o da antenati ancora più remoti.”
(fonte www.lescienze.it)

Da quanto sopra descritto mi pare che si renda anzitutto evidente come le piante (e forse non solo esse), oltre ad avere la capacità di modificare il loro dna, siano, ancor più incredibilmente, depositarie di una conoscenza tale dei meccanismi della generazione, da essere in grado di distinguere fra il dna giusto e quello errato.
Ma come è possibile, mi chiedo, per una pianta sapere quale è il dna giusto e quale quello sbagliato?
Ciò deve implicare necessariamente una sua “intelligenza” , che precede la sua stessa crescita, la sua maturazione.
Un’intelligenza che sta prima della pianta stessa, che sa prima di quanto potrebbe apprendere con l’"esperienza".
Come la chiamereste voi questa pre-conoscenza della pianta: forse anima potrebbe essere giusto?
Ma non solo, tale "capacità", oltre che nelle prime fasi di crescita, potrebbe proseguire nella sua azione anche ad organismo formato, rendendo così possibili, anche dopo, variazioni del dna a favore della vita dell‘organismo stesso, prevenendo malattie ad esempio... o, all‘opposto, favorendole... condannandolo così alla morte..
Ce n’è abbastanza, direi, perché questa notiziola, apparentemente insignificante, faccia tremare per quel che potrebbe nascondere...;-)

19:50 Scritto in Scienza | Link permanente | Commenti (10)