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22/12/2006

Dura Lex sed Lex. II

medium_giustizia.2.jpg

Art. 414 c.p. - Istigazione a delinquere

Chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o piu' reati e'
punito, per il solo fatto dell'istigazione:
1) con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di
istigazione a commettere delitti.
2) con la reclusione fino a un anno, ovvero con la multa fino a
lire quattrocentomila, se trattasi di istigazione a commettere
contravvenzioni.
Se si tratta di istigazione a commettere uno o piu' delitti e una o
piu' contravvenzioni, si applica la pena stabilita nel n. 1.
Alla pena stabilita nel n. 1 soggiace anche chi pubblicamente fa
l'apologia di uno o piu' delitti.


Art. 112 Costituzione della Repubblica Italiana

Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale.

08:25 Scritto in Diritto | Link permanente | Commenti (9)

Commenti

Ma...Enrico: e qualcosa di un po' meno bellicoso e di un po' più natalizio....?

Scritto da: lella | 22/12/2006

E no cara, l'illegalitá va rilevata, quand'anche sia scomoda o abbia il consenso di buona parte della maggioranza di governo..... e un esecutivo che va contro la legge non è legittimato a guidare un paese, io credo..
Buon venerdì pomeriggio!
;~)

Scritto da: Enri | 22/12/2006

Ti riferisci, forse, al caso Welby?

Scritto da: lella | 22/12/2006

E certo....

Scritto da: Enrico | 22/12/2006

Temo che l'unica alternativa al ricorso legale all'eutanasia, sia il comportamento da sempre praticato dai medici, in accordo con i parenti di un malato irreversibile: si fa, ma non si dice. Non mi sembra nè bellissimo, nè correttissimo. Ma è anche la tesi che sosteneva Ferrara questa mattina su IL FOGLIO, l'unico giornale potabile presente in edicola. Ciao, Enrico: buona antiviglilia di Natale

Scritto da: lella | 22/12/2006

Sì, ma occorre distinguere fra malato cosciente e non.... inoltre non si può escludere, riguardo all'omicidio del consenziente (e al caso Welby in particolare), che ricorra l'aggravante di cui al punto 2) dell'art. 579 c.p. e quindi siano applicabili le norme sull'omicidio generico (del non consenziente).
Comunque... buona antivigilia.. ;-)

Scritto da: Enrico | 22/12/2006

Vorrei anche aggiungere che molti anni fa non esistevano i trattamenti (ad es. di alimentazione e respirazione "artificiali" e, se vogliamo, pure la dialisi) che consentono oggi di spostare più in là il momento della morte, ma non certo di renderla più gradevole e ridotte le sofferenze che la precedono, che anzi crescono a dismisura...... quindi, probabilmente, tante situazioni critiche che oggi si vorrebbero regolare con l'eutanasia o introducendo una scriminante nell'omicidio del consenziente, non si presenterebbero neppure ove si tornasse alle naturali "non cure" dei tempi che furono.

Scritto da: Enrico | 22/12/2006

caro zio, approfitto di una connessione rubata per dirti che in questi giorni non sono online perchè sono rimasta senza connessione e mail (avevi ragione, queli fetenti della tin.it, una volta chiuso il contratto ti cancellano dalla faccia della terra). fra pochi giorni potrò connettermi con fastweb e sarò molto più attenta ai commenti dei miei assidui;)))
intanto ti auguro buon natale. baci grandi. deb

Scritto da: deb | 22/12/2006

Cara nonna, sono lieto che alla casa di riposo (o correzione) in cui ti trovi ti abbiano concesso di connetterti.... buone feste a te.. ;-)

Scritto da: Enrico | 23/12/2006

I commenti sono chiusi.