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13/07/2007

Enrico II il Santo

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Re d'Italia dal 1002 al 1024, imperatore del Sacro Romano Impero ed ultimo esponente della dinastia sassone.
Molto religioso e convinto assertore delle responsabilità dell'Imperatore nei confronti della fede e della prosperità dei suoi sudditi, esercitò sulla Chiesa e sui monasteri tedeschi un forte controllo, inteso in primo luogo a promuovere una riforma morale dei costumi nello spirito dell'ordine cluniacense*, e a livello politico per renderli un contrappeso valido e sostanziale rispetto al potere e all'ingerenza dell'aristocrazia laica, così come era già stato fatto da Ottone I.

*L’ordine di Cluny fu fondato dall’abate Bernone nel 909 come ramo riformato dell’ordine benedettino. I monaci Cluniacensi erano soggetti alla sola autorità papale e quindi erano indipendenti da vescovi e signori feudali. Per la salda amministrazione e la rigorosa spiritualità furono i protagonisti della riforma monastica occidentale. Il programma elaborato dai Monaci Cluniacensi prevedeva una maggiore moralità nel comportamento e una totale autonomia della chiesa da sovrani e signori. Tra i monaci cluniacensi ricordiamo Ildebrando di Soana che divenne Papa con il nome di Gregorio VII. Nel’XI secolo i monasteri raggiunsero il numero di 52 nella penisola italica e 815 in territorio francese per un totale di 867 monasteri dipendenti da quello di Cluny.

Integralmente tratto da it.wikipedia.org e www.matematicamente.it

07:53 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (10)

Commenti

Allora, evviva il monarca illuminato e.....
il suo omonimo contemporaneo, Sovrano
del Regno delle Due Riviere
d'Oriente e d'Occidente :-))

come dicevano i latini....Nomen Omen

ciaooo

Scritto da: b-rightful | 13/07/2007

Evviva evviva... ;-)

Scritto da: Enri | 13/07/2007

Enrico III di Francia
Enrico III era un uomo di contrasti e dalle molte sfaccettature: quella di uomo fiero, distinto e solenne ma anche quella di uomo stravagante, amante del divertimento e del piacere. La sua personalità fu complessa: sotto un'apparente dolcezza nascondeva un animo spesso nervoso che lo portava talvolta ad avere violenti accessi di collera.

Enrico possedeva soprattutto la grazia e la maestà di un re. Sempre alla ricerca dell'eleganza, curava molto il suo aspetto. Amante della moda, persona molto dolce, detestava la violenza e cerca di evitare le battaglie. Inoltre non amava l'attività fisica pur essendo una delle più brave "lame" del regno. Il suo disgusto per la caccia e per la guerra, privilegi della nobiltà del tempo, gli valsero aspre critiche da parte dei suoi contemporanei.


Enrico III era un re più adatto a discutere con i suoi ministri piuttosto che a guerreggiare sui campi di battaglia. Era un uomo molto intelligente, ma debole di carattere ed il suo più grande difetto fu sicuramente l'eccessiva mansuetudine.

Enrico III era un uomo molto pio, profondamente cattolico. Con l'età, la sua pietà aumentò. La sfortuna ed i mali che gravavano su di lui alla fine del suo regno gli diedero perfino un certo gusto per il macabro.
Il re, di natura piuttosto nervosa, credeva che le sue sfortune, in particolare l'assenza di eredi, e quelle del regno fossero dovute ai suoi peccati. Perciò, per espiarli, spesso si ritirava per giorni interi nei monasteri a mortificarsi od in ritiri spirituali
Ciao, Enrico: buona serata ;-))))

Scritto da: lella | 13/07/2007

Enrico IV di Francia (13 dicembre 1553 - 14 luglio 1610) fu detto il Grande (ma ebbe anche il soprannome di Le Vert Galant: verde per il colore con il quale più amava vestirsi, galante in riferimento alla sua grande passione per le donne).

Era figlio di Antonio di Borbone, duca di Vendôme e di Giovanna III regina di Navarra.

Alla morte del predecessore Enrico III, ultimo membro del ramo dei Valois-Angoulême rimasto privo di eredi, per individuare il legittimo pretendente alla corona di Francia secondo la legge salica si dovette risalire al Luigi IX, il Santo. Attraverso il figlio cadetto di quest'ultimo, Roberto di Clermont si discese fino ad Enrico III di Navarra che, divenendo re di Francia, assunse il nome Enrico IV. Egli fu il primo re francese della dinastia dei Borboni.

Enrico, che era ugonotto,[1] si convertì al cattolicesimo il 25 luglio 1593 per poter salire sul trono di Francia.[2] Egli pose fine alla guerra di religione iniziata diversi anni prima tra cattolici ed ugonotti: nell'aprile 1598 emise il cosidetto Editto di Nantes, primo esempio su vasta scala di norma di tolleranza religiosa[3] con il quale, a certe condizioni e con certi limiti anche territoriali, veniva concessa la libertà di culto in tutto il territorio francese.[4]

Il 18 agosto 1572 sposò Margherita di Valois, ma le nozze furono annullate nel 1599. La coppia non ebbe figli.

Il 17 dicembre 1600 sposò, in seconde nozze Maria de' Medici dalla quale ebbe sei figli:

Re Luigi XIII di Francia (27 settembre 1601 - 14 maggio 1643), che sposò Anna d'Austria figlia di Filippo III di Spagna.
Elisabetta di Francia (22 novembre 1602 - 6 ottobre 1644), che sposò Filippo IV di Spagna il 25 novembre 1615 a Bordeaux.
Maria Cristina (12 febbraio 1606 - 27 dicembre 1663), che sposò Vittorio Amedeo I di Savoia il 10 febbraio 1619 a Parigi.
Nicholas Henri, Duca d'Orléans (16 aprile 1607 - 17 novembre 1611).
Gastone d'Orleans (25 aprile 1608 - 2 febbraio 1660) che sposò in prime nozze (1626) Maria di Bourbon, duchessa di Montpensier (1605 - 1627), morta in gravidanza, ed in seconde nozze (1632) Margherita di Lorena (1615 - 1672).
Maria Enrichetta (25 novembre 1609 - 10 settembre 1669), che sposò Carlo I d'Inghilterra.

Enrico IV ebbe 9 figli illegittimi (la maggior parte dei quali legittimati successivamente):

Da Gabriella d’Estrées (†1599):
Cesare, duca di Vendôme (1594 – 1665), titolare del Ducato omonimo, già assorbito dalla corona con l'ascesa al trono del padre, lo ricevette in appannaggio. Fu anche duca di Beaufort (legittimato)
Caterina Enrichetta (1596 – 1663), mademoiselle de Vendôme (legittimata)
Alessandro (1598 – 1629), cavaliere di Vendôme (legittimato)
da Caterina Enrichette de Balzac d’Entragues (†1633):
un figlio defunto alla nascita
Enrico (1601 – 1682), vescovo di Metz (legittimato)
Gabriella angelica (1603 – 1627), mademoiselle de Verneuil (legittimata)
da Giacomina di Bueil (†1651):
Antonio di Borbone (1607 – 1632), conte di Moret (legittimato)
da Carlotta di Essart (†1651):
Giovanna Battista di Borbone (1608 – 1670), badessa di Fontevrault (legittimata)
Maria Enrichetta (1608 – 1629), badessa di Chelles.

Però...'sti Enrichi...

Scritto da: lella | 13/07/2007

Guerra dei tre Enrichi

La Guerra dei tre Enrichi fu un conflitto scoppiato nel 1585 quando Enrico di Borbone, fervente ugonotto, venne proclamato erede al trono del regno di Francia.

Quest'evento fu mal tollerato dalla parte cattolica del paese guidata da Enrico di Guisa il cui partito era forte dell'appoggio spagnolo di Filippo II. Quando però l'Invincibile Armata spagnola fu sconfitta dalla flotta inglese, il re di Francia Enrico III decise di porre fine alle ostilità che dividevano in due il regno facendo assassinare Enrico di Guisa. Il partito cattolico reagì uccidendo poi lo stesso Enrico III.

Ad Enrico di Borbone, rimasto come erede, fu concesso di salire al trono con l'obbligo di abiurare al calvinismo. Enrico accettò e venne incoronato col nome di Enrico IV concedendo però al partito ugonotto, con l'editto di Nantes, alcune roccaforti tra le quali La Rochelle.

Uff...che guerrafondai... ;-))))

Scritto da: lella | 13/07/2007

Notizie copia-incolla da Wikipedia, ça va sans dire...

Scritto da: lella | 13/07/2007

Noto una certa discrepanza fra questo "Alla morte del predecessore Enrico III, ultimo membro del ramo dei Valois-Angoulême rimasto privo di eredi, per individuare il legittimo pretendente alla corona di Francia secondo la legge salica si dovette risalire al Luigi IX, il Santo. Attraverso il figlio cadetto di quest'ultimo, Roberto di Clermont si discese fino ad Enrico III di Navarra che, divenendo re di Francia, assunse il nome Enrico IV. Egli fu il primo re francese della dinastia dei Borboni.".... e questo "La Guerra dei tre Enrichi fu un conflitto scoppiato nel 1585 quando Enrico di Borbone, fervente ugonotto, venne proclamato erede al trono del regno di Francia. Quest'evento fu mal tollerato dalla parte cattolica del paese guidata da Enrico di Guisa il cui partito era forte dell'appoggio spagnolo di Filippo II. Quando però l'Invincibile Armata spagnola fu sconfitta dalla flotta inglese, il re di Francia Enrico III decise di porre fine alle ostilità che dividevano in due il regno facendo assassinare Enrico di Guisa. Il partito cattolico reagì uccidendo poi lo stesso Enrico III."
Dalla prima citazione sembrerebbe infatti che l'individuazione dell'erede al trono di Enrico III nella persona di quello che diverrà Enrico IV, sia successiva alla morte del primo; dalla seconda citazione invece si dedurrebbe che la designazione di Enrico di Borbone (poi Enrico IV) sia precedente alla dipartita del predecessore, che anzi venne ucciso in conseguenza di una guerra sorta a causa dei contrasti scoppiati per la designazione di cui sopra..
Correggimi se sbaglio....;-)))

Scritto da: Enrico | 13/07/2007

Enrico III di Valois-Angoulême (Fontainebleau, 19 settembre 1551 - Saint-Cloud, 1 agosto 1589) fu re di Polonia dall'1 maggio 1573 al 18 giugno 1574 con il nome di Enrico V di Polonia e re di Francia dal 1574 al 1589 col nome di Enrico III di Francia. Fu l'ultimo re della Dinastia Valois-Angoulême (e l'ultimo della dinastia Valois).

Enrico III (pol. Henryk Walezy) (1551-1589) nacque il 19 settembre 1551. Era il quarto figlio di Enrico II e di Caterina de Medici

Enrico III non riuscì ad avere figli e quindi eredi. La dinastia dei Valois era perciò destinata a estinguersi. Secondo la legge salica la corona sarebbe dovuta andare ad Enrico, re di Navarra, esponente del ramo cadetto dei Borbone che discendeva direttamente e per linea maschile da Luigi IX di Francia, detto San Luigi. Il fatto che il re di Navarra fosse protestante causava un grande problema per le coscienze cattoliche, per le quali era assolutamente impossibile che un protestante potesse salire sul trono di Francia. Per i cattolici era anche inammissibile una riconciliazione tra il re di Francia ed il re di Navarra.

Sotto la spinta della Lega cattolica e del suo capo Enrico di Guisa, Enrico III si vide costretto a firmare il Trattato di Nemours (7 luglio 1585). Il re dovette cacciare gli eretici dalla Francia e soprattutto entrare in guerra contro Enrico di Navarra, suo potenziale successore. Iniziò così l'ottava e l'ultima guerra di religione.

Le ambizioni della Lega Cattolica e la sua dimensione provocarono l'odio del re verso il movimento. Egli tentò in tutti i modi di frenarne la diffusione. Molto presto tra lui e gli ambienti cattolici cittadini si creò un fossato. I cattolici gli rimproveravano la sua mancanza d'energia nella guerra contro i protestanti. Enrico III in effetti temeva più le ambizioni della lega che i protestanti. L'immagine del re, ridicolizzata sia dai pamphlets dalla Lega sia dalle prediche dei preti parigini si deteriorò anche negli ambienti popolari. Il 12 maggio 1588 gli estremisti cattolici parigini provocarono un'insurrezione: fu la giornata delle barricate ed il giorno successivo il re scappò da Parigi.

Il re non aveva ormai più nulla da perdere. Convocò gli Stati Generali a Blois e fece assassinare Enrico I di Guisa. Privata del suo capo, la Francia della Lega destituì il re. Le truppe reali e quelle protestanti allora si unirono contro la Lega. Ma il 1 agosto 1589, Enrico III morì assassinato da Jacques Clément, monaco domenicano, appartenente alla Lega. Suo cugino, Enrico di Navarra gli succede con il nome di Enrico IV di Francia . Enrico III fu l'ultimo re della dinastia dei Valois, che regnava in Francia dal 1328.

Enrico IV di Francia (13 dicembre 1553 - 14 luglio 1610).

E' più chiaro, così? E poi, che c'importa...tanto, della storia, sappiamo solo ciò che, nel corso dei secoli, ci è stato fatto credere...Ciao, Enrico: buon sabato ;-))

Scritto da: lella | 14/07/2007

E' chiaro come lo era prima... e le mie osservazioni non mi paiono confutate...;-)

Scritto da: Enrico | 14/07/2007

Enrico III, che non aveva eredi, aveva individuato, mentre era ancora in vita, in Enrico di Navarra, il suo successore. Il fatto che lo avesse individuato non implica che lo avesse designato, poichè le variabili indipendenti prima dell' ascesa al trono dell'individuato erano, sulla carta, parecchie. E tuttavia, non accaddero, dall'individuazione del delfino alla morte di Enrico III, avvenimenti che stravolgessero la designazione. Così, quando Enrico III morì, Enrico di Navarra, già designato, non incontrò opposizioni, e divenne re col nome di Enrico IV.
Diciamo così: nel 1585, ancora vivo Enrico III, Enrico di Navarra, esponente del ramo cadetto dei Borbone, non era ancora stato proclamato erede al trono di Francia. Era stato semplicemente individuato come potenziale successore da Enrico III, appunto. Non trovando altri pretendenti al trono e non costituendosi opposizione, Enrico di Navarra e di Borbone divenne re di Francia nel 1589, alla morte di colui che lo aveva individuato come suo successore: Enrico III

Scritto da: lella | 14/07/2007

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