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30/06/2006

Carne e verdura

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Essendo che siamo giunti al venerdì e riprendendo ancora una volta la consuetudine di augurarvi un felice prossimo w-e con un'immagine fotografica naturalistica, pubblico oggi nientemeno che un primo piano di un Hyssopus officinalis corredato di lepidottero, non (ancora) identificato.. ;-)

(Foto Enri - cliccare per ingrandire)

08:07 Scritto in Immagini | Link permanente | Commenti (28)

Commenti

che caldo.... almeno il lepidottero non suda..

Scritto da: ele | 30/06/2006

Calduccio sì Ele.... infatti sono venuto a ritemprarmi alla Coop ove l'aria è condizionata, ma non troppo...;-)

Scritto da: Enri | 30/06/2006

seeeee...voi caldo...E io che devo sorbirmi i bagni di sudore dei candidati, schiene di camicie letteralmente zuppe, zone ascellari di magliette con pozzanghere di sudore fino all'altezza della cistifellea? Eh?! Soffro in silenzio e tengo loro compagnia. Chi non suda in compagnia o è un ladro o è una spia ;-)) Il lepidottero mi sembra intento a lepidezze floreali. Chissà se i lepidotteri sudano...se avranno la fronte imperlata...

Scritto da: lella | 30/06/2006

I lepidotteri non sudano e profumano di fiori...... tutti diversi dai tuoi candidati... la superiorità dell'animale sull'uomo è ancora una volta confermata.... ;-)))

Scritto da: Enrico | 30/06/2006

Parole sacrosante e condivisibili in toto. Ciao, Enrico: buona serata :-))

Scritto da: lella | 30/06/2006

Ciao e buona serata a te!
;-)

Scritto da: Enrico | 30/06/2006

Buon sabato Enrico, oggi pomeriggio sono di stanza in un ameno villaggio della conca marsicana per una manifestazione kart con i bimbi.. dovrei essere libera per le 6 e riuscire a fuggire al mare dall'altro lato della regione..
speriamo bene!! A te come è andata alla coop? Riconsegnato nient'altro??

Scritto da: ele | 01/07/2006

...bisognerebbe che riconsegnassi la carta d'identitá e me ne dessero un'altra con 20 anni di meno.... ;-)))

Scritto da: Enri | 01/07/2006

Buona prima domenica di luglio, Enrico :-))

Scritto da: lella | 02/07/2006

Altrettanto a te.... e speriamo che arrivi un pò di pioggia in questo mese altrimenti la situazione diventa preoccupante...

Scritto da: Enrico | 02/07/2006

Buon lunedì, Enrico: la mia commissione ha terminato gli orali e iniziano le vacanze. Ti dirò: come ogni anno, starò benissimo i primi quindici giorni e poi comincerò a spazientirmi, perchè mi mancherà la scuola. Ma dico io: persino i supermercati non chiudono mai e fanno le ferie a turni... perchè un'istituzione importante come la scuola deve chiudere i battenti? S'è mai visto un ospedale chiudere? Persino gli studi veterinari turnificano...E la scuola chiude?!?! Ma scherziamo? Adesso scrivo al nuovo ministro della pubblica istruzione e gli faccio presente l'istanza ( è un grande: ha ripristinato l'aggettivo" pubblica" davanti a istruzione. Fondamentale, in uno Stato laico e di diritto) Ciao, Enrico :-))

Scritto da: lella | 03/07/2006

Mah, io ho qualche dubbio sul fatto che la scuola sia sempre utile.... e che sia un obbligo.
Vedere bambini e ragazzi costretti in aula per ore e ore, magari con il sole che fuori splende, mi sa di cosa contraria alla natura, alla spontaneità.
La scuola dovrebbe, secondo me, insegnare più ad inserirsi nel mondo del lavoro, a far apprendere gli elementi di una certa professione o arte, che a inculcare nozioni obiettivamente non utili e che comunque si dimenticheranno.
La scuola che vedo io dovrebbe portare gli allievi a essere apprendisti di qualcosa, e per questo dovrebbe essere considerato tale (equiparato alla scuola) anche il tirocinio svolto direttamente presso chi già svolge un dato mestiere..
Buon lunedì!
;-)

Scritto da: Enrico | 03/07/2006

Enrico ha appena finito di enunciare la riforma Moratti...

Scritto da: ele | 03/07/2006

Vuoi dire?
Non conosco la riforma (in vigore o progetto?) della Moratti...;-)

Scritto da: Enri | 03/07/2006

No no no no...Scusa, Enrico, ma la scuola DEVE essere un'altra cosa. Ti spiego che cosa, per me, e non solo per me, per fortuna, DEVE essere la scuola. 1) DEVE essere una palestra di idee: a scuola si va per imparare qualche nozione tecnica, ma, soprattutto, per sviluppare il cervello nel misurarsi con il pensiero altrui, prossimo e lontano ( studiare le materie umanistiche aiuta, o dovrebbe aiutare, moltissimo in questo senso; 2) DEVE rappresentare una preparazione alla vita: perciò, ben vengano il sacrificio dello studio, la noia per ciò che apparentemente sembra una perdita di tempo, e la fatica dello stare seduti cinque o sei ore di fila in un banco scomodo...la vita, domani, fuori dalle quattro mura protette, sarà sacrificio, noia e fatica, ed è corretto e onesto che i ragazzi lo sappiano fin da giovani. Se presentassimo una scuola solo ludica, spensierata e incline ad assecondare la voglia di dolce far niente dei nostri alunni, saremmo insegnanti irresponsabili e disonesti.3) NON E' VERO che la scuola debba preparare al lavoro...Quale lavoro? Quello che oggi c'è e domani non si sa? Quello che oggi svolgi con competenze, ad esempio, informatiche, che tra sei mesi saranno rivoluzionate da una tecnologia sempre in fieri, e per utilizzare la quale sono indispensabili corsi di formazione continui? No, la scuola NON DEVE preparare a un lavoro: DEVE FORMARE cervelli duttili, versatili, brillanti, e in grado di adeguare le proprie caratteristiche a quanto viene richiesto da un mondo del lavoro in continua trasformazione. Questo DEVE FARE la scuola. Ti faccio un esempio: noi siamo una scuola tecnica( ragionieri e geometri ). Ad Alba abbiamo la Ferrero e la Miroglio che, come sai, sono multinazionali che danno lavoro a tanta gente. Una cospicua parte dei nostri diplomati finiscono lì. E in genere funzionano bene perchè sanno adattarsi a quanto viene loro richiesto, in termini di alternanza di mansioni. Ma i neo-geometri, ad esempio, finiscono anche negli studi tecnici di architetti e ingegneri. Noi diamo loro una preparazione specifica niente male, perchè la nostra scuola ha una dotazione di rete informatica all'avanguardia. I nostri alunni geometri, ad esempio, dalla terza in poi, progettano in autocad, cioè su computer attrezzati come quelli di uno studio tecnico. E fanno stages estivi presso i professionisti. Sai che cosa ci raccomandano i più seri e i più quotati di loro sul mercato? Ci raccomandano di non indottrinare i ragazzi secondo i nostri metodi tecnico-didattici, perchè la scuola NON ha il compito di insegnare a lavorare: la scuola, ci dicono, deve preparare i ragazzi all'elasticità mentale e alla fermezza nell'accettare di stare tot ore a tavolino senza stancarsi e senza dare di matto. Penseranno loro a richiedere ai diplomati quello di cui hanno bisogno, e se un diplomato avrà la mente allenata perchè lo studio l'avrà plasmata, non incontrerà difficoltà..Questo ci dicono e non si può che condividere. E allora si ritorna al significato dell'andare a scuola, e al compito educativo della scuola: studiare è fatica, ma è una giusta fatica; stare in classe tutta la mattina è un sacrificio, ma è un giusto sacrificio; prendere votacci se non si è studiato può essere spiacevole, ma è sacrosanto, ecc ecc...E ti dirò di più: fermo restando il fatto che gli insegnanti dovrebbero essere sottoposti a periodici controlli psico-attitudinali, perchè a scuola c'è veramente di tutto, il fatto di avere la sfortuna di imbattersi in un insegnante frustrato, paranoico e fuori dai fogli può darti la misura di quel che ti aspetterà là fuori e dunque, paradossalmente, può costituire un 'ulteriore lezione di vita. Della serie " mai buttare via niente"...Insomma, un po' ho forzato ma, sostanzialmente, se ci rifletti, è esattamente così. E la riforma Moratti è TUTTA da rivedere, e la scuola deve tornare ad essere la scuola e non un'agenzia di collocamento. Ciao Enrico, ciao Ele : buon tardo pomeriggio e buona serata :-))

Scritto da: lella | 03/07/2006

Lella, non ho certo le tue conoscenze del ramo per approfondire e replicare con sufficiente cognizione di causa.... ma posso dirti che, così "alla larga", non sono d'accordo sulle finalità che tu assegni scuola e che ritengo le mie idee preferibili, anche se, per caso, corrispondessero con quelle della Moratti... ciao..;-)

Scritto da: Enrico | 03/07/2006

anche perchè, aggiungo io, sviluppare dei cervelli che poi non sono in grado di inserirsi in un ambiente lavorativo eterogeneo non credo serva a molto. Conosco diversi laureati non indottrinati anzi validi liberi pensatori che hanno difficoltà a relazionarsi con i colleghi di lavoro e per questo problemi a svolgere il lavoro stesso. La scuola dovrebbe servire ad "educare" nel senso di ex ducere cioè tirare fuori e completare con la cultura il buono che c'è in ogni persona. Lavorare non significa applicare delle formule ad un problema, significa interagire con un sistema molto complesso e delicato fatto anche di decisioni immediate che nulla hanno a che vedere con le nozioni studiate. per questo ritengo che la scuola abbia il dovere di far conoscere agli studenti il mondo del lavoro. Certo, non deve fare esclusivamente questo, perchè allora si rischia di farla veramente diventare un agenzia di collocamento come dice lella ( anche se con la crisi che parrebbe esserci, questo potrebbe anche essere un aiuto alla fine..) . Però ritengo ad esempio valida l'idea di far scegliere allo studente il piano di studi, secondo il suo orientamento. Per togliere quell'idea di noioso e inutile che della scuola ha la maggior parte dei ragazzi. Una scuola interessante si frequenta meno di controvoglia.E poi ,lella, ammetterai che gli insegnanti hanno bisogno di essere rivalutati e formati ( non faccio di tutta l'erba un fascio ma ne ho viste troppe e troppo penose , nel mio cambiare scuola per 3 volte..).
Buona giornata a tutti!
Ele

Scritto da: ele | 04/07/2006

ho riletto il mio commento ed è un affronto alla buona sintassi.. me lo dico da sola, perchè così imparo a svegliarmi prima di scrivere..

Scritto da: ele | 04/07/2006

Non so, Ele, se sia un affronto alla sintassi.... d'altronde il tuo commento è rivolto più a Lella che a me... e a lei demando l'ingrato compito di rilevare i tuoi eventuali errori.... ;-))

Scritto da: Enri | 04/07/2006

Ma va' là, che fa troppo caldo per fare i pistini e rilevare errori. Ma ci pensate? Se ci si fosse incartati sulla rilevazione degli errori che infarcivano i testi latini della decadenza( alto medioevo), si sarebbe impedita la formazione del volgare, cioè dell'italiano che parliamo e scriviamo noi, e dei volgari neolatini ( francese, spagnolo, portoghese, rumeno...). E quante se ne fece dire Dante, dai dotti supponenti suoi contemporanei, per aver voluto affermare la dignità del volgare scritto e, dunque, letterario, pienamente legittimato a competere col latino. Nel merito del rilievo di Ele a quanto da me sostenuto sulla funzione della scuola: guarda Ele che, fino a metà del tuo commento, non fai che rafforzare quanto ho detto...Poi, è chiaro, la scuola può fare molto, ma per i miracoli non è ancora attrezzata. Le teste di rapa rimangono teste di rapa, anche se in ogni classe ci fosse un Socrate con la sua maieutica, cioè con la sua arte di estrarre ciò che, comunque, deve esserci, dentro il cranio: altrimenti, che cosa vuoi estrarre...
Ribadisco e, credetemi, lo dico a ragion veduta, per diretta esperienza di insegnante e per constatazione di cui chiunque potrebbe darvi conto: un ventenne di oggi non ha alcuna probabilità di arrivare all'età della pensione svolgendo la medesima professione dei vent'anni, o dei venticinque, se laureato, come accadeva a suo padre o a suo nonno. Il mercato del lavoro è in continuo fermento e rivoluzione, la globalizzazione costringe a fare i conti con altre realtà lavorative e con altre visioni del mondo, nel campo dell'imprenditoria, dell'informatica,del commercio, dell'agricoltura,ecc,ecc. Dunque, se hai vent'anni e hai un lavoro, guardati bene dal sentirti realizzato e certo dell'immutabilità della tua esistenza professionale. Mantieniti mentalmente allenato, tecnicamente e tecnologicamente aggiornato,e allarga i tuoi orizzonti di conoscenze e competenze, se non vuoi farti cogliere impreparato quando verrà il momento di dimostrare quanto articolate e ad ampio spettro siano le tue capacità. Questo si chiama essere competitivi. Può piacere o non piacere ( a me, ad esempio, non piace, ma io sono un tipo contemplativo e, fosse per me, si andrebbe ancora in carrozza col tiro a quattro) ma il futuro delle nuove generazioni è questo. E la scuola deve limitarsi a insegnare a diventare geometri? O ragionieri? O periti industriali? Sapendo che nessuno farà più per tutta la vita solo il geometra, o solo il ragioniere, o solo il perito industriale? No: la scuola deve fornire gli strumenti culturali ( elasticità mentale, duttilità ,versatilità, capacità di rapportarsi in modo corretto col prossimo, ecc ecc) affinchè chi esce con un diploma sappia, domani, o dopodomani, o quando sarà, adattare i suoi meccanismi mentali( quelli che avrà oliato a scuola) alle esigenze cui si troverà a dover far fronte. Ora smetto di scrivere perchè avverto una sensazione nuovissima:caldo. Ma guarda un po'...e pensare che siamo solo a luglio ;-)). Ciao, gente. E fate piovere, se potete...

Scritto da: lella | 04/07/2006

gli auguri di buon w.e. valgono anche per il w.b.?

Scritto da: annasal | 04/07/2006

Lella, boh, secondo me il primo mestiere da insegnare dovrebbe essere quello della coltivazione della terra e dell'allevamento degli animali domestici, oltre all'arte della sopravvivenza... perché se un giorno tutto il sistema andasse a scatafascio, così forse si potrebbe avere la possibilitá di non morire di fame, di freddo, di stenti.... ;-)

Scritto da: Enrico | 04/07/2006

Anna purtroppo mi sfugge cosa sia il wb... e neppure so cosa siano il wa e il wd.... sono preparato invece sul wc.... ;-)))

Scritto da: Enri | 04/07/2006

eeeehhhh....non hai mica tutti i torti, Enrico: d'altra parte, se uno ha il cervello allenato come si deve, perchè la scuola, a suo tempo, ha provveduto in tal senso, può imparare a coltivare peperoni, ad allevare vitelli e a curare amorevolmente un frutteto, in ogni momento della sua vita. Non è semplice fare l'agricoltore, e ci vuole cervello se si vuole far rendere il proprio orticello( ho fatto la rima, ho fatto la rima ih ih ih). Eddai, Enrico, riconoscilo :-)) la scuola è il fulcro della crescita intellettualmente armoniosa di tanti ragazzi...non di tutti, ma di tanti...Dopo la famiglia, ovvio. Adesso faccio la sborona ( saccente insopportabile): w.b. potrebbe significare week beginning, cioè inizio settimana. Mah...vado a stima sulle mie conoscenze scolastiche dell'inglese. Ciao, Enrico e buona serata :-))

Scritto da: lella | 04/07/2006

Si, potrebbe essere come dici, sia su w.b. che sul resto..... può essere che in effetti la scuola abbia uno scopo stimolante sui ragazzi per "estrarne" le capacità intellettuali, per metterne in moto il cervello.
Tuttavia, conscio come sono che in gioventù si è più pronti e brillanti nell'apprendere, nel ragionare, nell'agire... in breve, più svegli (e questo potrebbe essere anche merito della scuola, come supposto poco sopra), mi chiedo quanti buoni risultati potrebbero ottenersi se tanta capacità fosse rivolta (appena possibile) a fini più pratici e meno teorici.... ;-)

Scritto da: Enrico | 04/07/2006

P.s. aggiungo che un tempo esistevano molti ottimi contadini analfabeti... ;-))

Scritto da: Enrico | 04/07/2006

Altrochè!! Buona notte :-))

Scritto da: lella | 04/07/2006

Buona notte e a domani.... ;-)

Scritto da: Enrico | 04/07/2006

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