Doppio[di Anno]Zero

...dipende se è un timore dettato dall'intuizione del pericolo e quindi di un falso successo, o se è solo timore che invece contrasta un vero e sicuro successo....
L'istinto anche in questi casi fa gioco forza...

Scritto da: annasal | 04/04/2007

Tutto può essere... chissà cosa si nasconde sotto i nostri comportamenti.... forse anche un'invisibile e inudibile "trasmissione dati" provenienti dagli altri...... se non ricordo male, qualcuno ha fatto degli esperimenti per provare se, osservando una persona, essa si accorga (pur non vedendo che la si osserva) di tale "interesse".. e i risultati sono stati positivi.
E io stesso mi sentirei di dire che quando guardo, non visto, insistentemente... diciamo pure una ragazza, questa sovente si volta, come si accorgesse di qualcosa... ;-))

Scritto da: Enri | 04/04/2007

Questa si chiama " empatìa", Enrico: è come se due sensibilità si riconoscessero o si intuissero. E' una cosa bella, che capita con una certa frequenza a persone che sanno" vedere" oltre l'esperienza sensoriale dei dati evidenti. E' un po' la faccenda del " poeta veggente" decadente che intuisce qualcosa che nessuno è in grado di confermare, perchè la sensibilità raffinata è di pochi. E bada: la raffinatezza della sensibilità non esclude affatto la potenza della razionalità. Solo che i depositari di cotante doti intellettive sono condannati a una sofferenza maggiore, poichè " vedono" e razionalizzano quanto la maggior parte della gente non sarebbe in grado di fare neppure in tre vite. Però, dai...vuoi mettere? Mooolto meglio così. Un po' di sana aristocrazia del pensiero e del sentire...;-))

Scritto da: lella | 04/04/2007

Solo aristocrazia del pensiero? è così difficile accontentarsi.....
;-)))

Scritto da: Enri | 04/04/2007