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23/04/2007

Viltà e Coscienza

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William Shakespeare

(23 aprile 1564(?) +23 aprile 1616)


Chi vorrebbe (...) sopportar le frustate e gli insulti del tempo, le angherie del tiranno, il disprezzo dell'uomo borioso, le angosce del respinto amore, gli indugi della legge, l'oltracotanza dei grandi, i calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri, quando di mano propria potrebbe saldare il suo conto con due dita di pugnale?
Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una vita stracca, se non fosse il timore di qualche cosa, dopo la morte, la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore, a sgomentare la nostra volontà e a persuaderci di sopportare i nostri mali piuttosto che correre in cerca d'altri che non conosciamo? Così ci fa vigliacchi la coscienza; così l'incarnato naturale della determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero. E così imprese di grande importanza e rilievo sono distratte dal loro naturale corso: e dell'azione perdono anche il nome. (Amleto)

08:55 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (7)

Commenti

"Io sono il pallido prence danese
che parla solo, che veste a nero.
Che si diverte nelle contese,
che per diporto va al cimitero.

Se giuoco a carte fo il solitario
Suono ad orecchio tutta la Jone.
Per far qualcosa di ameno e gaio
Col babbo morto fo colazione.

Gustavo Modena, Rossi, Salvini
Stanchi di amare la bionda Ofelia
forse sul serio forse per celia
mi ha detto vattene, o Petrolini, coi salamini


E' l'Amleto di Petrolini. Un pezzettino. Ciao, Enrico: buona serata ;-))

Scritto da: lella | 23/04/2007

E per farti felice...ti mando il pezzo inteeeerooo!!! Contento?

Io sono il pallido prence danese
Che parla solo, che veste a nero.
Che si diverte nelle contese,
che per diporto va al cimitero.

Se giuoco a carte fo il solitario
Suono ad orecchio tutta la Jone
Per far qualcosa di ameno e gaio
Col babbo morto fo colazione.

Gustavo Modena, Rossi, Salvini
Stanchi di amare la bionda Ofelia
Forse sul serio o forse per celia
Mi han detto vattene, con Petrolini, dei salamini.

Il gallo canta. Il padre mio ha fatto l'uovo. E' là, mi si presenta sotto le spoglie di un fantasma. Ma di ben so fantesma non hai mai preso qualche equiovoco in tempo di vita tua? Lo so ti fu inoculato il veleno in un orecchio. Ha il cimiero alzato, grida vendetta, sarai vendicato! Sarai vendicato!

Della defunta madre incestuosa,
spesso, fremente, pulso l'avello.
Buongiorno mamma, che fa? Riposa.
Perché la uccisi, prese cappello.

Essere o non essere questo è il problema…e pensare che metà dell'umanità ha passato la vita a studiare queste parole. Essere o non essere…

Ed il problema del prima e poi
Studiiioooo, silente, con ogni cura,
dalla natura venimmo noi.
Niente può farsi contro natura.

Si può essere più afflitti, più lagnosi, più melanconici di Amleto? Poteva essere felice, no! Poteva essere amato, no! Io non ho mai capito che cosa voleva Amleto. Ma che voleva Amleto?

Giuoco a scopone
Il mio compagno spariglia i sette.
Compro le scarpe
Mi vanno strette.

Se qualche volta in festa io ballo
La mia compagna mi pesta un callo.
Monto in vettura
Muore il cavallo.
Vado a Messina
Viene il tremoto.
Se compro un sigaro
Ci trovo un pelo.
Ma si può essere più disgraziati di Amleto?

Ofelia è là, gioire, amare, sognare sì sognare perché l'amore:

L' amore è facile
Non è difficile
Si ha da succedere
Succederà.

Scritto da: lella | 23/04/2007

....prendo solo l'ultima strofa, va bene così??
;-))
Buona serata Lella!

Scritto da: Enri | 23/04/2007

Bello questo blog... posso dare una sbirciatina in giro?
Aury

Scritto da: Aury | 25/04/2007

Non posso certo impedirtelo.... ;-)))

Scritto da: Enrico | 25/04/2007

Quanto è vero tutto ciò...

Scritto da: Aury e Shinay | 26/04/2007

Ma non dovevate scomodarvi a venire tutte e due!

;-))

Scritto da: Enrico | 26/04/2007

I commenti sono chiusi.