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02/11/2007

Capolinea

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Ben facile sarebbe, in questo momento, dopo gli omicidi di Roma e di Perugia, ribadire ancora le mie opinioni in tema di pena adeguata in caso di delitti efferati e sottolineare come le iniziative di moratoria sulla pena di morte, "gioiosamente" portate avanti dalla maggioranza dei nostri politici, siano sempre più distanti dalle richieste che vengono da una parte probabilmente maggioritaria dei cittadini comuni, che sono, a differenza di loro, i soggetti più direttamente colpiti dall'espandersi della criminalità..... ma mi fermo a queste brevi considerazioni, lasciandovi invece in compagnia di un affollato dipinto di William Powell Frith (19 gennaio 1819 +2 novembre 1909) del quale oggi è l'anniversario della scomparsa, intitolato The Railway Station.

Cliccare per ingrandire o, per un ingrandimento maggiore, andare all'indirizzo:

http://www.artrenewal.org/asp/database/image.asp?id=9761

08:00 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (4)

Commenti

ma tu lo sai, vero, che mi metti in crisi con questi discorsi :-)))
ti lascio questo link storico:
http://www.feltrinellieditore.it/FattiLibriInterna?id_fatto=8148

sessant'anni dopo, il caso del piccolo Tommaso Onofri mostra
come il tempo sembri passato invano e nulla appaia cambiato

Anzi, andiamo decisamente peggio. Fatti conto che, secondo
le indagini dei magistrati inquirenti, a Torino e provincia operano
piu di 50 famiglie collegate alla criminalità mafiosa, soprattutto
calabrese, e fanno affari, racket e narcotraffico, anche con
la malavita rumena. Poveri noi.

Scritto da: b-rightful | 05/11/2007

B-r, ho dato una fuggevole scorsa prima con lo smart alla cronaca riportata dal link..... e posso dirti che ho trovato in quella descrizione nulla di terrorifico o di barbaro... anzi mi pare che nell'esecuzione dei criminali si crei un'atmosfera quasi eroica per cui anche il peggiore degli assassini o dei dittatori ha un'opportunità speciale per riscattarsi, sia pur in parte, con una morte coraggiosa e onorevole, dal male commesso..... di elevarsi.
In quest'ottica la pena di morte è un'occasione unica che è data al reo per diventare migliore, per lasciare, nonostante tutto, un'immagine non totalmente negativa si sé.
;-)

Scritto da: Enrico | 05/11/2007

Ciao Enrico,
voglio solo precisare che nel proporti quel collegamento
alla cronaca di quegli eventi passati, non volevo di certo
sottolineare nessuna presunta brutalità di quelle
esecuzioni capitali. Al massimo - ma ti ripeto, volevo
solo proporti un fatto attinente al tema che magari ti
avrebbe interessato - a me ha colpito di più la ferocia
degli assassini, che infatti ho paragonato a quella dei
colpevoli dell'omicidio del piccolo Onofri. Tutto lì.
ciao

Scritto da: b-rightful | 07/11/2007

Massì.. al più, se vogliamo trovare un colpevole, quello sono io che per pigrizia, mi sono fermato troppo poco su quel link..;-)))

Scritto da: Enri | 07/11/2007

I commenti sono chiusi.