Ok

By continuing your visit to this site, you accept the use of cookies. These ensure the smooth running of our services. Learn more.

28/04/2008

Legami comunitari

La cultura di destra ritiene che le comunità nazionali, definite in termini di unità di lingua, di cultura, di storia, nell’epoca della globalizzazione svolgano un ruolo ancora più decisivo che in passato. L’“era della globalizzazione” per noi non è l’epoca del cittadino del mondo che smarrisce il proprio radicamento nella realtà popolare e nazionale, o se ne emancipa, come vorrebbe la borghesia senza radici descritta da Christopher Lasch nel suo fondamentale "La ribellione delle élite". Questa “superclasse” tecnocratica e cosmopolita avverte i legami comunitari e nazionali come briglie e legacci di cui disfarsi per essere più “liberi”. Solo questi privilegiati possono usufruire facilmente del superamento, offerto dalla globalizzazione, delle barriere geografiche, culturali e linguistiche, mentre gli umili, i lavoratori, il ceto medio, continuano ad aver bisogno di una patria per potersi esprimere. Non tener conto di questo, come spesso fa il “cosmopolitismo giuridico”, crea l’illusione di un individuo astratto dotato di libertà assoluta. Ma questo si riduce ad essere un modello di alienazione ad uso e consumo delle classi dominanti. Per questa ragione, la politica oggi deve esprimere in primo luogo la capacità di difendere, nel libero gioco delle relazioni internazionali, lo specifico interesse nazionale di ogni singolo popolo.

(dal libro "Intervista sulla Destra Sociale" di Gianni Alemanno)

20:40 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (11)

Commenti

ottima scelta Enrico,
tanti auguri ad Alemanno (ne ha bisogno)
ed un pacca di consolazione sulla spalla
a Rutelli, che, personalmente, stimo molto
ed ammiro (opinione personale, eh, di un
modestissimo avatar umano).

ciao

p.s. non ne posso + del mondo
(ad es, in Rete da oggi passerà l'idea
che abbiamo "un fascio" in Campidoglio,
ne ho già letto e già sono disgustato),
meno male che nel 2012 finisce ;):

http://www.nwo.it/2012.html

Scritto da: b-rightful | 28/04/2008

Non la fine, ma grandi cambiamenti.... di cui forse anche ciò che accade qui da noi può essere un piccolo segno, un tenue segnale..;-)

Scritto da: Enri | 28/04/2008

approposito...nel 2012 ci ospiti? noi portiamo una mucca ed una capra e tu ci metti la casa così ci possiamo garantire la sopravvivenza! che dici?;)))))

Scritto da: deb | 29/04/2008

La capra sei tu, immagino..... ;-)))))

Scritto da: Enri | 29/04/2008

Mah...potrei mettere da parte sei bottiglie di barolo della prossima vendemmia, per il fatidico 2012...

Scritto da: lella | 29/04/2008

Dai dai..... è una buona idea... però bisognerebbe pensare anche a qualcosina di adeguato da mettere sotto i denti... ;-))

Scritto da: Enrico | 29/04/2008

Una decina di tume di Bossolasco, una torta di nocciole di Cortemilia, un due chili di lumache di Cherasco, una ventina di porri di Marene, un tot di fragole di Somariva Perno, un tre chili di albesi al rhum, tartufi dolci e non, una decina di bunet, un paio di litri di bagna cauda...Può bastare?

Scritto da: lella | 29/04/2008

Ops! dimenticai: tajarin burro e salvia, agnolotti al plin, brasato al barolo, bagnèt a l'anciua, fonduta, carne all'albese...

Scritto da: lella | 29/04/2008

Stando così le cose speriamo intanto di arrivarci vivi e vegeti al 2012...;-)))

Scritto da: Enri | 29/04/2008

vengo anch'iooooo!!!!!! ;)

Scritto da: b-rightful | 30/04/2008

E sia.... tutti qui per il 2012!!

;-)))

Scritto da: Enri | 30/04/2008

I commenti sono chiusi.