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29/07/2008

Responsabilità sociale della pubblicità

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Negli ultimi anni, di fronte al diffondersi di una consapevolezza sempre più ampia della rilevanza sociale dei media e dunque anche della pubblicità, nonché all’emergere di un nuovo tipo di consumatore, definito “critico”, in quanto sempre più attento al “modus operandi” dell’impresa, diverse figure sociali sono scese in campo per esprimere le loro considerazioni in merito. [...]
Dalle recenti indagini emerge che esiste una stretta relazione tra la pubblicità ed alcune delle problematiche che caratterizzano la società, in particolare quelle categorie più “deboli”, quali possono essere minori e anziani; si tratta di problematiche di varia natura, che possono risultare più o meno gravi, a seconda che riguardino la salute psico-fisica dell’individuo o più semplicemente la diffusione di idee e visioni della realtà spesso fuorvianti (enfatizzando troppo certi valori a discapito di altri). I pubblicitari hanno pertanto una grande responsabilità sociale, in quanto il loro compito non è solo quello di indirizzare l’uomo verso l’acquisizione continua di beni materiali, ma di promuovere una vera comunicazione che porti alla crescita, allo sviluppo ed alla maturazione dell’uomo stesso, nel rispetto di sé e degli altri.


(dalla tesi di laurea in Scienze della comunicazione di Carla Di Gianvincenzo, a titolo "Brand reputation e responsabilità sociale della pubblicità", tratto dal sito http://www.comunitazione.it)

07:52 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (7)

Commenti

E' assolutamente vero. Diciamo che se il senso etico individuale non fosse un optional, e l'idea di non produrre schifezze fosse innata o consequenziale al fastidio per le brutture, non ci sarebbe neppure bisogno di qualcuno che controllasse ma, dal momento che in questa convulsa e insulsa macedonia di porcherie di qualunque genere di cui tocca cibarsi quotidianamente non c'è nessuno che elimini i frutti marci, ben venga qualcuno che bacchetti. Siamo alle solite: quando si perde il senso del decente e del sensato, arriva sempre qualcuno che, con modi poco gentili, riconduce a ciò che è corretto.

Scritto da: lella | 29/07/2008

E infatti è quello che auspico anch'io.... sia per quanto riguarda la mole e i contenuti della pubblicità, che induce nel cittadino gusti e comportamenti sbagliati, deteriori, sia per quanto riguarda l'uso del media televisivo in generale.
Mi pare che programmi stupidi e volgari non facciano altro che peggiorare chi li segue e che quindi si dovrebbe procedere in senso opposto, proponendo ciò che invece può arricchire l'ascoltatore.
Aggiungo anche che andrebbe radicalmente ridotto l'ingresso della politica in tv... sovente palcoscenico di personaggi non esaltanti e mezzo per amplificare reali o strumentali dispute che avvelenano la convivenza civile.

Scritto da: Enrico | 29/07/2008

Buongiorno, Enrico! ;-))

Scritto da: lella | 30/07/2008

Buongorno.... ma che caldo!
Ne vengo adesso da un tour gastronomico col mio "compagno di tavola".... ;-))

13:56

Scritto da: Enrico | 30/07/2008

Anche qui ad Alba c'è un'afa pressochè insopportabile. Chi è il tuo compagno di merende? ih ih ih...Ricordi? Pacciani e Lotti, compagni di merende...Ma cosa rido, cretina: c'è poco da ridere sul mostro di Firenze.

Scritto da: lella | 30/07/2008

Caspita.... ho pure fatto un pisolino... e mi sono svegliato da poco!

Il mio compagno di merende, come credo di aver già scritto, è un pensionato 75enne che abita in centro... un tipo molto particolare, appassionato di funghi e con un passato movimentato...;-))

17:07

Scritto da: Enrico | 30/07/2008

Fatto!

Scritto da: lella | 30/07/2008

I commenti sono chiusi.