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31/12/2009

Oggi 31/12

Eccomi per una specie di messaggio di fine anno.... e, devo dirlo, non è andata proprio malissimo questa volta...
Questo però non mi fa esimere dall'auspicare che il futuro possa essere ancora per noi migliore, e lo sia in primo luogo facendoci sfuggire i nefasti condizionamenti di chi ci procura o ci ha procurato (non gliene facciamo una colpa) oppressione, mestizie, disagio..
Perché voglio gridarlo a tutti, noi (io, voi) non siamo nati per soffrire, seppure la sofferenza ci colga, inesorabile, prima o poi... e, per questo, penso sia nostro dovere, dovere verso noi stessi e chi sta intorno a noi, prenderne sulle nostre spalle la minor parte possibile, proprio quella che non possiamo evitare.
Cortesia, gentilezza, amabilità siano il nostro «stile», ma non lasciamoci sovrastare da chi ci vuol opprimere con idee o comportamenti che ci paiono odiosi... la tolleranza è anche sapersi sottrarre in tempo da chi potrebbe di lì a poco farci perdere la pazienza... e la serenità.
Ciò detto, faccio una divagazione: stamane ho fatto qualche passo in zona cittadina e ho ammirato dentro le vetrine di pasticcerie di rinomanza anche nazionale alcune torte augurali che erano veri capolavori, frutto dell'estro e dell'ingegno di abili artigiani... e mi sono detto che sarebbe ben giusto che essi avessero le soddisfazioni che meritano per il loro lavoro.
Doverosa riflessione in omaggio al «genio italico» che ben vediamo, capiamo e riconosciamo... sebbene io poco ne goda, soffrendo di una poco comprensibile ritrosia a «trattarmi bene», a cedere a dolci e languide lusinghe, adepto come sono di una ruvida spartanità dalla quale non riesco a sfuggire... ma qui ci vorrebbe lo psicologo...;-))
E' proprio questa stessa voglia di spartanità che mi fa anche dire che preferirei vivere in un paese «incivile», dove l'interessata cura per la vita e la salute del cittadino fosse meno solerte e burocraticamente organizzata... niente cinture di sicurezza, niente air bags, niente caschi, niente collaudi, niente fumi per le caldaie, niente velox, niente «a norma»... niente esercito di persone che vive e vegeta «pensando alla tua salute», e, mentre pensa a questo, te la fa perdere per il disagio e la frustrazione che ti provoca, che ti fa star male, ti umilia, lede la tua libertà..... gendarmi del mito moderno di una protezione generalizzata e generica che non tiene conto delle individualità e della diversità abissale fra le varie situazioni possibili.
E' la visione del cittadino-soggetto da educare, guidare, istruire... da consigliare anche per gli acquisti... così che io credo che se un «marziano» venisse sulla Terra e desse un'occhiata alle nostre trasmissioni televisive e alla pubblicità ossessiva e incessante che le permea, penserebbe che questo pianeta è popolato in gran parte da minorati psichici.... sia nostra cura, se mai incontreremo un marziano, fargli capire che non è così..;-)
Buon 2010!!!

24/12/2009

Con benevolenza

A prescindere dalla ricorrenza del Natale e da ciò che può significare da un punto di vista religioso, sono tipici di questo momento manifestazioni di bontà, buoni pensieri, buoni propositi.
Ma, per quanto mi riguarda, preferirei più parlare di benevolenza che di bontà.
La benevolenza è, come descrive il dizionario Sabatini Coletti, comprensione, indulgenza, buona disposizione verso il prossimo.. benignità.
E infatti io con benignità vorrei rivolgermi al mio prossimo, aspettandomi da "lui" un analogo atteggiamento; aspettandomi onestà, leatà, prudenza, comprensione, sobrietà, umiltà..
Nell'uomo, e non sarò certo io a scoprirlo, sta il bene come il male, l'agire a favore oppure contro il suo simile, il massimo dell'amorevolezza e il massimo della ferocia.
Guardiamoci da coloro che con i loro diabolici squilli di tromba rischiano di ridestare il peggio che c'è in noi.

09:29 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (6)

20/12/2009

Induzione del pensiero

Girovagando per il web (non ricordo neppure che cosa stessi cercando) mi sono imbattuto in un articolo che mi è parso molto interessante, naturalmente giudicando con il mio metro, che è quello del curioso anche di ciò che appare improbabile, al di là del normale, per lo meno il «normale» proprio della maggioranza degli umani, adepti fedeli del scientificamente provato...

Il pezzo è scritto da Iakov Levi e si trova sul sito www.psicoanalisi.it, ma più che del suo contenuto e delle considerazioni personali dell'autore, peraltro coperti da copyright (per cui ho un motivo in più per non trascrivere) vorrei citare quanto Levi riporta come pensieri originali di Sigmund Freud.

Stiamo parlando di un fenomeno che mi incuriosisce moltissimo, anche perché pure io (e a questo punto qualcuno si metterà a ridere:)) avevo, nella messe di pensieri che produco, supposto la possibile esistenza di qualcosa di simile o di abbastanza vicino.

Ecco, ora zittisco, mentre il dott. Freud vi parlerà nientemeno che di.... telepatia e induzione del pensiero! Sigmund a te la parola! ;-))

«Il fenomeno dell’induzione del pensiero è molto vicino alla telepatia... Esso dà per certo che processi psichici in una persona... possano trasmettersi attraverso lo spazio libero a un’altra persona, senza valersi delle vie conosciute di comunicazione fondate su parole e su segni.
............
Il processo telepatico consisterebbe nel fatto che un atto mentale di una persona suscita il medesimo atto in un’altra persona. Ciò che sta tra i due atti mentali può benissimo essere un processo fisico, ove lo psichismo a un’estremità si trasforma appunto in questo processo fisico, e quest’ultimo, all’altra estremità, si trasforma nel medesimo psichico.
L’analogia con altre trasformazioni, come quella del parlare e dell’ascoltare al telefono, sarebbe allora evidente..... E’ noto che rimane un mistero come venga a formarsi la volontà collettiva in grandi comunità di insetti. E’ possibile che si formi per mezzo di questa trasmissione psichica diretta.
Nulla vieta di supporre che questo sia il mezzo originario, arcaico di comunicazione tra gli individui, e che nel corso dell’evoluzione filogenetica esso sia stato sopraffatto dal metodo migliore di comunicare che si avvale di quei segni che gli organi di senso sono in grado di captare...».


Davvero interessante e suggestiva teoria... vero??! ;-))

(da Sigmund Freud, “Sogno e occultismo” in “Introduzione alla psicoanalisi”, 1932, in Opere, B. Boringhieri, Torino 1989, vol.IX)

08:18 Scritto in Scienza | Link permanente | Commenti (2)