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18/09/2012

Una finestra aperta

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Riprendo con un breve post, tanto per non lasciar troppo inattivo questo blog e anche per rispetto di chi questo spazio gratuitamente mi concede perché lo usi e non per farne un deposito abbandonato di frammenti del tempo che fu.

Riprendo da dove avevo lasciato, e cioè dalle considerazioni sulla mia reiscrizione al network facebook, considerazioni con le quali mostravo entusiasmo e accenni di risveglio di quell'animo giocoso che fu il sentimento comune di molti di noi quando eravamo inesperti e giovani esploratori di un mondo nuovo, il mondo degli spazi personali, il mondo delle comunicazioni via web, il mondo dei blog.

Ebbene, dopo qualche mese, le acque si sono acquietate, le nebbie dell'euforia si sono dissolte e il paesaggio appare più chiaro, quantunque meno fiabesco di quel che avevamo immaginato o sognato.

E' stata un'occasione, un'occasione per sciogliere alcuni dubbi che ci erano rimasti, un'opportunità per intendere meglio quale fosse la condizione e la disposizione nostra e di altri.

E' stata un'esperienza di chiarezza: ognuno ha offerto e percepito una più esatta dimensione dei propri confini, di ciò che è, di ciò che può essere, di ciò che vuole essere ancora.

Qualcosa, qualcuno se ne è andato, qualcosa se ne va, ma molto resta: uno sguardo aperto verso ciò che sta fuori dalla nostra stanza è sempre molto di più che fissare un muro vuoto.