11/07/2017
Coerenza, lealtà, buon senso e principio di realtà
Questa è solo una bozza di un articolo da sviluppare: i temi sono chiari e legati in primis ai normali rapporti fra esseri umani, ma anche a quelli intercorrenti fra cittadini e poteri pubblici, sia a livello centrale che locale.
Inizio riprendendo come esempio quello dell'utente della strada che ogni giorno si imbatte in una segnaletica che sovente non è coerente con la natura del percorso e le sue condizioni oggettive.
Siamo quindi già a parlare del primo punto suggerito del titolo, quello che riguarda la coerenza, la corrispondenza fra ciò che viene imposto e la realtà esistente, a cui l'imposizione si lega, o meglio, evita di legarsi.
E il non essere coerenti, se è un atto voluto, preordinato eventualmente ad altri fini, diversi e lontani da quelli connessi con la situazione, finisce col rappresentare un comportamento evidentemente sbilanciato nei confronti di chi lo subisce: un agire che io difinirei sleale o comunque contrario a quel principio di correttezza che dovrebbe informare i rapporti fra cittadino e autorità.
In questi casi è il principio di realtà che viene anzitutto offeso, ed è atto grave perché la realtà è la base su cui dovrebbero poggiare tutte le azioni, tutte le decisioni, applicando ad essa quel buon senso, quella lealtà e quella coerenza di cui poc'anzi si diceva, principi o valori che ne sarebbero la naturale emanazione.
Ma a questo punto viene da porsi una domanda: quanta ubbidienza, quanta sottomissione è giusto avere verso chi con non si comporta con noi in modo leale e corretto?
E se, difficilmente alle misure coercitive, alle vessazioni "ex lege", per quanto ingiuste e basate su fondamenti irrealistici, il cittadino comune riesce a sottrarsi, ben occorre riflettere sull'appartenenza di chi tali comportamenti attua o su chi ha conferito ad organi particolari talune potestà, perché ad essi, per quel che può servire, il nostro voto va negato, senza tentennamenti, senza indulgenza, senza alcuna pietà.
14:15 Scritto in Divagazioni | Link permanente | Commenti (3)
Commenti
Ma lo si fa già, no? di negare il proprio voto a chi ci fa proprio schifo... Ne saprò ben qualcosa... :-)
Scritto da: Fiordistella | 02/08/2017
Hai letto allora, senza che io ti dicessi niente.... ;)
Scritto da: Enrico | 07/08/2017
Ma sì, è andata così: dopo un sacco di tempo che Ilcannocchiale non mi permetteva di accedere, un giorno sono riuscita a entrare in avocado...e mi sono messa a scorrere l'elenco degli indirizzi. Ho aperto il tuo blog, ho visto il nuovo post e ho commentato. Tutto qui. Non mi sembrava neppure fosse una bozza, devo dire. Mi è sembrato rifinito: denso di spunti da sviluppare, volendo procedere in tal senso, ma già sinteticamente compiuto :-)
Scritto da: Fiordistella | 07/08/2017
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