26/08/2017
Dialogo, vittoria e sconfitta
Riporto qui pari pari una mia riflessione già pubbilcata su fb.
E' un testo stringato, che sa un po' di messaggio, di slogan... ma rispecchia il mio pensiero relativamente alla condizione di "imbarazzante logorio" in cui versa la nostra vita quotidiana, ciò grazie al continuo battibeccarsi delle parti in campo che si confrontano e vicendevolmente ostacolano a suon di veti e divieti, critiche e marce indietro, giravolte e distinguo, rettifiche e dissociazioni.
Alla fine del match, nulla è cambiato e i "contendenti", senza vinti né vincitori, sono pronti per la prossima tenzone.
Ed ecco quello che ho scritto poco fa:
14:29 Scritto in Politica | Link permanente | Commenti (2)
Commenti
Ci vogliono soprattutto capi assennati... sono i capi gli artefici di ogni cosa, nel bene e, più spesso, nel male.
Scritto da: Enrico | 26/08/2017
...senza dimenticare lo stile nel vincere e nel perdere :-) Come si dice? bisogna saper perdere ma, soprattutto, bisogna saper vincere. Pensa se gli Stati vincitori, al termine della prima guerra mondiale, con il trattato di Versailles non avessero voluto umiliare pesantemente la Germania, riducendola sul lastrico...chissà, forse non ci sarebbero stati gli estremi per lo scatenamento della seconda. Ci vuole testa, sia per perdere che per vincere. E purtroppo, in circolazione, TESTE ce ne sono poche.
Scritto da: Fiordistella | 26/08/2017
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