28/01/2005
Appello alla Ele
E’ da parecchi giorni che Eleonora, la nostra collega di blog, non si fa sentire.
Io mi auguro che i motivi della sua assenza non siano familiari, come purtroppo è già accaduto... e voglio pensare che derivino da un momento di stanchezza, oppure di particolare impegno in altre attività ben più concrete di questa, oppure anche, perché no, che siano in relazione al maltempo che imperversa nelle zone in cui lei vive.
In qualunque modo stiano le cose, ci tengo a farle sapere, pubblicamente, quanto la sua assenza si senta e come lei rappresenti per me, in questo mondo virtuale che è, per sua stessa natura, ancor più effimero della già effimera realtà, uno dei pochi elementi di certezza, di confortante certezza...
Forza Eleonora!
07:15 Scritto in Pensieri | Link permanente | Commenti (5)
20/01/2005
Voci lontane
Chi qui visse non conobbi ma............
impalpabili presenze fra le rovine aleggiare sento, fantasmi forse di uomini che rudi furono per forza o per virtù..
E in quel pensiero assorto, parmi di sentir le loro grida, il vociar delle donne, e le fanciulle scherzar mentre i panni lavano nel vicino ruscello.
Forse a guidarmi colà il lor spirto fu, di modo che attraverso gli occhi miei essi rivedere possano quel che gli fu caro..
E io, come un curioso viandante alle loro porte busso.... essi più aprirmi non possono, ma forse ancor lì sono...
(ampiamente tratto da “Il guardiano della valle abbandonata” di Enri - la foto può essere ingrandita cliccando)
23:10 Scritto in Pensieri | Link permanente | Commenti (9)
19/01/2005
Lunga vita
Stavo leggendo proprio oggi un articolo pubblicato su AurAweb, che tratta dell’argomento immortalità (o estrema longevità) del corpo, il quale riferisce che, secondo alcune antiche religioni orientali, è possibile ottenere quell’incredibile risultato attraverso il compimento di alcune pratiche rituali volte a raggiungere l’equilibrio perfetto di corpo e spirito, condizione sufficiente per impedire l’invecchiamento.
Più recentemente, alcuni autorevoli rappresentanti della cosiddetta “New Age” hanno ripreso la questione, affermando in sostanza che la vecchiaia, e quindi la morte, sopravvengono in conseguenza del fatto che noi crediamo che così debba necessariamente avvenire... o forse addirittura perché così noi desideriamo che avvenga.
Certo l’idea che il nostro ciclo vitale si compia per “colpa o volontà nostra”, è affascinante... ma, per quanto io sia aperto a ogni possibilità, confesso di essere piuttosto scettico su questa teoria.
Immagino infatti che, per lo meno alcuni esseri viventi inferiori... poniamo gli insetti... poniamo, per fare un esempio a caso, le zanzare... non siano affatto consapevoli della loro futura fine... per cui mi pare ben poco probabile che la subiscano perché si è in loro radicata la convinzione (secondo questi pensatori, sbagliata) di dover morire.
La morte quindi come esito finale di una sorta di “malattia psicosomatica” ?
Ne dubito... ;-)
21:05 Scritto in Pensieri | Link permanente | Commenti (8)