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08/03/2005

Francesco

Eleonora ci ha da poco riferito che il nostro amico e collega di blog Francesco Trizza, Blogger Solitario (BlogSol) ci ha lasciato il mese scorso, colpito da un male che spesso non dà scampo.
Io non ricordo con esattezza la sua età, ma credo non avesse neppure raggiunto i 40 anni, mentre so con certezza che aveva una moglie che amava e un figlio adolescente al quale, naturalmente, teneva moltissimo.
Francesco, penso tutti lo ricordino, era una persona garbata e di miti e caritatevoli sentimenti, molto impegnato a seguire gli insegnamenti della religione cristiana (lui era, per la chiesa, diacono) e a diffonderli con paziente modestia.
Forse pochi sanno invece che era anche un esperto di volo simulato e fra i fondatori della prima compagnia aerea virtuale italiana, un genere di scuole molto utili all'addestramento dei piloti veri e propri.
La notizia della sua perdita mi lascia molto addolorato... e sgomento.
Se un destino così terribile è toccato a lui, mi chiedo, cosa mai potrebbe accadere a noi che certo facciamo un minor uso di carità e altruismo?
Ma, lo sappiamo, le disgrazie e le sofferenze non si distribuiscono in base a criteri di giustizia e di equità.
Se mai una continuazione vi fosse oltre la morte, lì, in quella dimensione ignota, ritroveremo Francesco e tutte le persone a noi care che ci hanno lasciato... io questo spero con tutto il cuore.
Vorrei poterti dire ora, amico BlogSol, arrivederci!

19:40 Scritto in Pensieri | Link permanente | Commenti (10)

Commenti

sono sconvolta...non sapevo nemmeno fosse ammalato...

Scritto da: angelica | 08/03/2005

a dicembre lui ci aveva detto.... aveva rotto un lungo riserbo, un lungo periodo di inattività del suo blog che noi, ignari di tutto, attribuivamo a ben più futili motivi.
doveva ricoverarsi ed essere operato... certo il quadro che ci aveva fatto non era incoraggiante... ma lo aspettavamo ugualmente... a volte accadono anche guarigioni inspiegabili..

Scritto da: Enrico | 08/03/2005

Ciao Francesco...
Dovunque tu sia ora, ti abbraccio.
Le anime belle non muoiono.

Pollyanna

Scritto da: angelica | 08/03/2005

non lo conoscevo, salvo leggere qualche suo commento sul tuo vecchio blog ... tipo il progetto di venire in ferie da te. però mi fa male lo stesso che un quasi mio coetaneo, con molto di più da fare nella vita, abbia dovuto lasciare le cose a metà

Scritto da: Rossella | 09/03/2005

Con Francesco ci scoprimmo a vicenda nel lontano Dicembre 2003 diventando buoni dialogatori di blog...non so davvero che dire se non confermare che era una persona squisita...la cosa che piu' mi fa paura e' che notizie come questa continuano ad essermi sempre vicine da un po' di tempo a questa parte... e sono sempre le belle anime quelle che ne vengono colpite.

Scritto da: emerson | 09/03/2005

Il corpo è un meccanismo complesso e delicato in cui le possibilità di alterarsi, a parte il naturale invecchiamento, sono infinite...... sembra il frutto di un progetto sbagliato o l'errata realizzazione di un progetto giusto.
Ma, a parte queste divagazioni, resta il rimpianto e il dolore per chi ci ha lasciato e la constatazione di come spesso chi va ci pare ben poco meritevole di subire un tanto ingrato destino.
Francesco era certo uno fra questi... e non solo lui... senza contare che probabilmente anche a noi toccherà di essere compianti.. prima o poi..

Scritto da: Enrico | 09/03/2005

mi dispiace molto, sono particolarmente sensibile a questo argomento... oltre che nel mio privato, anche quì nel blog ho un'amicizia nella stessa condizione... ciao.

Scritto da: nuvola | 10/03/2005

ogni cosa, ogni persona, ha in sé quando nasce il germe della propria distruzione...... né la più forte delle volontà, né la più acuta delle menti possono qualcosa contro questo destino ineluttabile

Scritto da: Enrico | 10/03/2005

Ho saputo ora. E di Francesco ricordo la dolcezza. E l'ironia. Ed alcune belle chiacchierate. E sento un vuoto colmato solo da un dolore che brucia adesso. E vorrei sentire la sua voce. La portero' dentro di me.

Scritto da: laura756 | 10/03/2005

Quello che posso aggiungere è ciò che ho già scritto e che corrisponde a una mia grande speranza:
almeno che, morendo noi stessi, potessimo ritrovare chi ci ha lasciato... questo sì potrebbe dare una valenza positiva alla morte.
Francesco ci mancherà come già altri ci mancano.... ma non possiamo noi ora più cambiare nulla... possiamo però fare nostri, per quanto possibile, certi modi o desideri o scopi dei nostri cari che non sono più, dando in questo modo a loro, attraverso di noi, una possibilità di continuazione..

Scritto da: Enrico | 10/03/2005

I commenti sono chiusi.