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01/12/2005

Precarietà


Scrivo questo post soprattutto per scoprire se anche voi provate, come me, il piacere delle cose precarie.
Ieri, per fare un esempio, mentre con la Panda 900 che era della mamma salivo su per la stradina che va a Madonna delle Vigne, mi compiacevo di come quella vecchia auto di 13 anni mi portasse, nonostante qualche acciacco, con simpatico e rustico vigore.
E proprio questa sua “debolezza”, questa sua precarietà, data dall’età, dai chilometri, dalle piccole dimensioni, dal non avere alcuno dei gadgets dei mezzi moderni, me la faceva apparire più familiare, più amica, più simile a me..
Dall’interno della Pandina le grosse e aggressive autovetture di oggi paiono niente altro che mostri senz’anima, come i loro “padroni”, nulla più che lo specchio della prepotenza e della vuota ambizione di chi le ha.
Che follia, pensavo, inseguire la chimera di una spropositata valutazione di sé stessi dalla quale far discendere come ovvia conseguenza l’imperativo di concedersi ogni lusso possibile, ogni comodità disponibile..
Noi, io dico, contrariamente a quanto afferma una nota pubblicità, non valiamo in fin dei conti granché e non valiamo soprattutto se, per valorizzarci, scegliamo la via dell’effimero, del bene materiale come scopo e come mezzo per dare sfogo alla nostra voglia di primeggiare.... siamo esseri fragili in balia delle avversità, traballanti e deboli... la precarietà è il più consono specchio di noi stessi... ;-)

08:37 Scritto in Pensieri | Link permanente | Commenti (10)

Commenti

Vabbè allora io che ho la smart ho addirittura il problema contrario di tutti gli altri...;-))

Scritto da: alyjha | 01/12/2005

Buondì Aly!
;-))

Scritto da: Enri | 01/12/2005

"Ma se ti senti male
rivolgiti al Signore
credimi siamo niente
dei miseri ruscelli senza Fonte"

(Fisiognomica, dall'omonimo album di
Franco Battiato 1988)

Scritto da: B-rightful | 01/12/2005

Al Signore del 118...;-)

Scritto da: Enrico | 01/12/2005

io ho una precarissima fiat 600 che , torno a ripetere, per me vale più di tutte le auto di lusso del mondo, anche se la guido pochissimo.
E, ti dirò, questa ricerca del lusso e dell'effimero mi ha studato abbondantemente. Preferisco il calore di una casa normale e accogliente, piuttosto che il gelo di una bella villa lussuosa e vuota d'amore.
Fors eho un po' generalizzato ma credo che in fondo il succo sia questo.
Un saluto mieloso.

Scritto da: ele | 01/12/2005

"siamo esseri fragili in balia delle avversità, traballanti e deboli... la precarietà è il più consono specchio di noi stessi"

ed è proprio per acquistare sicurezza che ci affidiamo a beni materiali di lusso. L'essere umano odia che gli sia rinfacciata la propria precarietà anche dalle cose. Non VUOLE pensarci, e fa di tutto perchè anche ciò che indossa, ciò che guida, ciò che gli sta intorno, non ce lo faccia pensare. Ciò che è più consono, spesso è anche più scomodo....

Scritto da: annasal | 01/12/2005

Ciao Ele e ciao Anna... ognuna di voi ha espresso il suo punto di vista.... cosa aggiungere?
Che concordo con entrambi i vostri commenti... anche se deduco che Anna non mi considera allora un essere umano...;-))

Scritto da: Enrico | 01/12/2005

dicevo in generale,Enrico....certo che sei un essere umano, anzi umanissimo...e il fatto che non cerchi di fuggire da questa condizione, che è di tutti, è certo un punto a tuo favore.
;))

Scritto da: annasal | 02/12/2005

non è certo l'importanza degli oggetti che lo circondano a fare di un uomo, un uomo grande.

Scritto da: dEb | 03/12/2005

...mmmmmm... questa sembra la citazione di un saggio...... dove l'hai copiata?
;-))))

Scritto da: Enri | 03/12/2005

I commenti sono chiusi.