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02/01/2006

Tradizione mancata

medium_gt1000.jpg

Anni fa era mia “tradizione” compiere, il primo dell’anno, un breve giro in motocicletta onde sottolineare la mia passione per quel mezzo.... e anche dare prova della mia “rudezza” oltre che testardaggine e buona condizione fisica.
Sfortunatamente il tempo passa, il clima è rigido e anche questa volta (come già da un pò accade) non mi è stato possibile onorare l'"impegno".... me ne dolgo, auspicando per il prossimo primo gennaio, anzitutto di esserci... poi di stare bene... poi che il meteo sia favorevole, per poter così salire nuovamente in sella.
Rendo comunque omaggio alla “signora” motocicletta, unendo al post l’immagine (ingrandibile cliccandola) della Ducati GT 1000 (facente parte della “famiglia” Sportclassic) che, nonostante l’aspetto retrò, non è un mezzo del passato ma è un modello nuovo che dovrebbe essere messo in vendita la prossima primavera; motorizzata con la versione più recente, a doppia accensione, del V2 raffreddato ad aria di Borgo Panigale, munito della tipica distribuzione desmodromica (nella quale anche il ritorno delle valvole in sede è comandato da una camma anziché lasciato alla forza di richiamo di una molla) dovrebbe sviluppare la non trascurabile potenza di 92HP!

09:50 Scritto in Motori | Link permanente | Commenti (23)

Commenti

Stai pensando di cambiare motocicletta? Approvo , nel caso, la scelta di Ducati..
Buon 2006 che per me è iniziato con un po' pressione bassa..
saranno i bagordi delle feste??

Scritto da: ele | 02/01/2006

Buon inizio anno e settimana Ele..... ero a tagliare un pò di legna.....
Può essere che cambi motocicletta... può essere...;-)
Quanto ai bagordi non saprei.... sembrerebbe più logico pensare a un innalzamento della pressione piuttosto che al contrario....... ma forse, essendo l'alcool un vasodilatatore.... anche questo effetto potrebbe non essere del tutto inspiegabile...;-)))

Scritto da: Enri | 02/01/2006

non ho bevuto alcool, se tale si può definire 1/4 di bicchiere di vino diluito con acqua..
sono una fifona e basta, credo di essere sul punto di duventare completamente ipocondriaca. Ogni minima cosa mi allarma però poi ho il terrore di farmi le analisi.. che vita del cavolo

Scritto da: ele | 02/01/2006

..se per quello, neanch'io mi faccio le analisi..;-)

Scritto da: Enri | 02/01/2006

...scelta sensata e autotutelante, per i seguenti motivi:1) i medici non sanno più fare i medici e, anzichè ascoltare con affettuosa attenzione le parole dei pazienti, per poi intervenire con competenza, scaricano il fastidio e la coscienza al verdetto asettico delle analisi;2) per quanto uno possa godere di buona salute, è quasi impossile che, all'atto della lettura del referto delle analisi, non emerga qualche squilibrio di qualche tipo;3) in genere, il suddetto squilibrio può essere corretto con uno stile di vita più adeguato; ma la gran parte dei pazienti si inquieta e ricorre ai farmaci per risolvere in tempi brevissimi un problema al quale, senza farmaci,si ovvierebbe in tempi più lunghi ma con esiti migliori e più duraturi per tutto l'organismo( non dimentichiamo che farmacon, in greco, vuol dire veleno);4) quando si innesca la spirale delle analisi si rischia la paranoia perchè si vuole scandagliare sempre più a fondo, in quanto si viene presi dal delirio di onnipotenza di controllo;5) le analisi che, eventualmente,oggi, apparissero perfette secondo tutti i parametri, non garantiscono affatto che da domani non abbia inizio una qualche patologia. Ergo, bisognerebbe fare analisi in continuazione. Per questi e per altri motivi che non mi vengono in mente, ma che senza dubbio esistono, appartengo alla scuola di pensiero delle non analisi. Non dico che sia la miglior scuola di pensiero possibile, ma mi ci trovo bene. ciao a tutti

Scritto da: lella | 02/01/2006

Ciao Lella, sono piuttosto d'accordo con te.... aggiungo solo che valori perfetti nelle analisi non sono affatto sinonimo di salute..... purtroppo l'esperienza personale mi ha insegnato anche questo..
Beh, ora esco, saluti a tutti!
;-)

Scritto da: Enrico | 02/01/2006

ho notato solo adesso che non hai il contatore visite...
perchè non ne metti uno??

Scritto da: ele | 02/01/2006

Non l'ho visibile.... perché invece, se vado nei meandri di BlogSpirit, vedo il numero delle visite e tutti i dettagli...:-))
Comunque oggi, essendo che qui era un'ottima giornata (22 gradi al sole), un mini giro in moto sono riuscito a farlo..;-)
18:05

Scritto da: Enri | 02/01/2006

buona notte Enrico, spero di farmi tornare l'ispirazione per un nuovo post.... chissà, ultimamente, troppo ultimamente, non sono granchè...
Che i miei sogni stiano svanendo nel nulla della maturità?

Scritto da: ele | 03/01/2006

Buon giorno Ele.... sono sempre più vittima del sonno serale...:-))
Per i post anch'io sono un pò sottotono... ma tutto è pervaso come da un'invisibile forza di gravità che fa scendere, decadere...
Io credo che siamo assillati anche da piccoli problemi quotidiani, fastidi di ogni genere, impegni, adempimenti, regole da rispettare.... che rubano il nostro tempo, tarpano le ali alla nostra fantasia, alla nostra immaginazione, alla voglia di sognare..
Non so se vi sia rimedio a questo.... certo non è nel rigore, nella razionalità, nell'essere precise e puntuali pedine, che può trovarsi sollievo e voglia di andare avanti..;-)

Scritto da: Enri | 03/01/2006

Sono d'accordo con te. La quotidianità , pur necessaria, ci toglie gran parte della linfa vitale e dell'entusiasmo. La fantasia ne risente , non è alimentata da nuovi paesaggi, nuove scoperte e dalla naturale curiosità dell'uomo verso le cose ignote. E in un tal contesto diventa difficile esprimere i propri sentimenti. Si rischia di vederli assopire , attenuare, e si scivola in una pericolosa malinconia e indifferenza verso ciò che ci circonda. Non vorrei proprio che mi succedesse una cosa del genere, anche se sono convinta che, purtroppo, quando si è sereni, non si riesce a scrivere o ad esprimersi. I pensieri migliori, le opere migliori , più intense, sono frutto di stati d'animo agitati, passionali, nel bene o nel male. Sono comunque , principalmente, il dolore o la tristezza, o la delusione a stimolare i nostri sensi. Hai mai conosciuto qualcuno che scrivesse o rappresentasse efficacemente la felicità?
Buona giornata

Scritto da: ele | 03/01/2006

No Ele, la felicitá non si scrive.. si vive, si assapora, si scopre.... è una sensazione che mal si concilia con l'essere seduti a un tavolino, col tenere in mano una penna, con lo schiacciar de tasti...;-)

Scritto da: Enri | 03/01/2006

Ma va'...che la felicità non esiste! E' noto e risaputo, santo cielo. Ragioniamo sui termini: che cosa si deve intendere per felicità? Null'altro che la pienezza totale e totalizzante, assoluta e assolutizzante della mente e del cuore, in contemporanea. Tutto il resto può chiamarsi benessere, serenità, armonia, ecc, ma non è felicità. La felicità è una condizione psichica che travalica le capacità di sentimento e di intelletto umani. La nostra mente umana, finita, non può contenere l'infinita grandezza della felicità. Avete presente l'Infinito di Leopardi? L'uomo intellettualmente raffinato attinge per un breve attimo la pienezza, l'assoluto, l'infinito, il "trasumanar" di Dante, e poi, per fortuna, lo stormir di fronde, cioè la quotidianità, lo riporta alla sua dimensione umana, cioè finita, e gli impedisce di precipitare nella follia del disancoramento dalla realtà. Leopardi naufraga dolcemente, ma per un breve attimo, nel mare dell'infinito, e subito riemerge alla mediocrità dell'esistenza: gli rimarranno per sempre la nostalgia dell'infinito e la consapevolezza che all'uomo, per sua natura, non è dato di essere felice. D'altra parte è esperienza comune, credo, quella di non riuscire a gustare l'apice della felicità per più di qualche momento. Non conosco nessuno che abbia mai detto: sono stato felice per mezza giornata. Si dice : sono stato felice per cinque secondi. Poi si può essere sereni, ripeto, in equilibrio con se stessi,ecc, e ben venga questa condizione esistenziale, ci mancherebbe: ma è tutto un altro paio di maniche. Sono stata sufficientemente noiosa? Quando sarete stanchi di sentirmi pontificare, fate un fischio e tacerò per sempre. ciao ciao

Scritto da: lella | 03/01/2006

Tutto sta, Lella, a quale ampiezza dare al concetto di felicità.... io, che sono solitamente amante delle sensazioni piacevoli ma tenui, sfumate, posso, magari impropriamente, associarle alla felicità.... ove, felicità, potrebbe anche essere solo assenza di infelicità...;-)

Scritto da: Enrico | 03/01/2006

Però, scusa, Enrico, se felicità è anche assenza di infelicità, allora può conciliarsi benissimo con l'essere seduto al computer a pestare una tastiera o con lo scrivere con la stilografica....ti pare? Va bene..va bene...mi taccio

Scritto da: lella | 03/01/2006

secondo me è più una sensazione "di fondo" non necessariamente connessa a ciò che si sta facendo.... comunque.. comunque.... io ora esco... forse non sono felice di farlo, ma sarei più infelice non facendolo..;-))

Scritto da: Enrico | 03/01/2006

mi porti dietro nel sellino? io però ho paura della velocità .... hai maniglie a sufficienza per potermi reggere?

Scritto da: Rossella | 03/01/2006

Per maniglie intendi quei rotololi di ciccia ai lati della pancia??
;-))
Ultimamente sono piuttosto dimagrito... quindi mi fanno difetto..;-)))

Scritto da: Enrico | 03/01/2006

Avviso per i bloggisti splinder:
non riesco a inserire commenti nei vostri blog

19:00

Scritto da: Enrico | 03/01/2006

splinder non va tanto.. comunque buonanotte!!

Scritto da: ele | 03/01/2006

Buona notte a te Ele.... questa era proprio l'ultima occhiatina al mio blog prima di staccare... ;-)
22:33

Scritto da: Enri | 03/01/2006

zio enri, stiamo invecchiando?

Scritto da: dEb | 04/01/2006

Stiamo in quello stato in cui non si è più giovani, ma non ancora vecchi... ;-)

Scritto da: Enrico | 04/01/2006

I commenti sono chiusi.