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05/02/2006

Lucciole


Le religioni sono come le lucciole: per splendere hanno bisogno delle tenebre.

(Arthur Schopenhauer)

14:56 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (14)

Commenti

Le tenebre del Male o le tenebre della superstizione? Se si trattasse di tenebre del Male, allora potremmo compiacerci del fatto che, religione istituzionalizzata o spontaneo anelito laico all'affermazione del Giusto, e perciò del Bello, e perciò del Buono, sia ancora possibile, in questo generale ottundimento delle coscienze, individuare una qualche volontà di opposizione al Male...Se si trattase di tenebre della superstizione, allora sarebbe giunta l'ora di rassegnarsi malinconicamente ad assistere a ciò che la Storia sembra già aver deciso in autonomia, senza neppure averci preventivamente consultato: al nuovo crollo di un altro Impero d'occidente. Il nostro. D'altra parte, i nuovi barbari hanno già oltrepassato i confini e la debolezza intrinseca dei governi che oppongono democrazia e pensiero debole ad irrisione della democrazia e a pensieri unici e indiscutibili ( o a non-pensieri ma, nei fatti, la distinzione è ininfluente), sta per causare il crollo della nostra civiltà, che sarà travolta come fu travolta la civiltà romana dalla non-civiltà barbarica. O forse la civiltà romana non era già più tale, in quanto svilita dalla corruzione interna; e la non-civiltà barbarica, in realtà, si preparava a rappresentare la civiltà del mondo rinnovato...E' interessante riflettere sul significato di religione nel mondo occidentale e nel mondo islamico, ed è intrigante analizzare il senso del termine" tenebre" nel mondo occidentale e nel mondo islamico...Buon inizio settimana, Enrico.

Scritto da: lella | 05/02/2006

In effetti sì, anch'io avevo pensato a un doppio significato da dare a tenebre.
Il primo intendendole come male da opporsi al bene, come demonio che fa da contraltare a dio, che esiste anche allo scopo di combatterlo.
Il secondo come "stato di sofferenza e disagio" dei popoli che, proprio per questa condizione di precarietà e debolezza, trovano nella religione uno sfogo alle proprie ansie.
Mi pare comunque che quella che tu chiami superstizione non si discosti poi molto dal secondo significato di tenebre dato da me.
Infine non credo in un crollo della nostra civiltà, ma piuttosto in un suo risveglio da un altro tipo di tenebre rappresentato sia da un certo rilassamento mentale e ideologico, sia dall'aver adottato verso una certa parte del mondo un approccio a dir poco sbagliato, cosa che è anche il motivo di tanto odio verso di noi.
Buon inizio!
;-)

Scritto da: Enrico | 06/02/2006

Che dire del Signor Schopenauer se non che ha decisamente ragione? Come un famoso dipinto del Goya : "il sonno della ragione genera mostri". E direi che la religione ha sempre mantenuto fede a questo principio: mantenere la gente nell'ignoranza per poter prosperare.
Poi si possono dare mille significati diversi alla frase di Schopenauer, ma chissà perchè nessuno di questi suona positivo.
Buona giornata Enri :-))

Scritto da: alyjha | 06/02/2006

W le tenebre allora

b-rightful

Scritto da: B-rightful | 06/02/2006

Sarà... ;-)

Scritto da: Enrico | 06/02/2006

Buongiorno ENri... e speriamo che sia luminoso ;-))

Scritto da: alyjha | 07/02/2006

Veramente la giornata non è granché luminosa..... e fa pure freschetto..
;-)

Scritto da: Enri | 07/02/2006

già. anche il nostro cristianesimo che ha mantenuto la più totale ignoranza fra i popolani per detenere il potere. ed ha torturato ed ucciso chiuque avesse un'idea.
le tenebre sono l'inferno. e se è vero che l'inferno c'è, l'hanno inventato gli uomini di chiesa.

Scritto da: dEb | 08/02/2006

Buona giornata Enri :-))

Scritto da: alyjha | 08/02/2006

Eccomi, un pò tardi.... le solite vicissitudini... una tipica giornata di m... scusate. ;-))
Raccolgo con piacere, in questo periodo di carestia, questi due commenti....... li metterò in cassaforte... sapete, potrebbero diventare ancor più rari e decuplicare il loro valore.:-)))
Ciao ciao... buona serata.
;-)
20:10

Scritto da: Enri | 08/02/2006

Salutando chi passasse di qua, dichiaro, come già accaduto in passato, la mia carenza d'ispirazione per un nuovo post.... d'altronde il blog non può e non deve diventare, credo, un dovere di pubblicare obbligatoriamente qualcosa anche se non si sa cosa dire.
Non esiste, sia ben chiaro, alcuna realtà non virtuale che vuole sottrarmi a questo mondo, nessun "essere reale" che pretende più attenzione da me a discapito del blog, nessun senso di colpa da parte mia nei confronti dei soggetti del vivere quotidiano... semplicemente non mi sento di scrivere nulla con spontaneità, non ho questo stimolo... fors'anche la mia (ormai passata, almeno spero) pur non grave malattia (influenza o bronchite o quel che era) mi ha un pò mutato.. e non sono identico a prima.
Comunque, per ora.... buon giovedì!
;-)

Scritto da: Enri | 09/02/2006

Ste lucciole mo' son morte e risorte...:-)) Buona giornata Enri!

Scritto da: alyjha | 09/02/2006

Non preoccuparti Enrico, non sei il solo ad avere carenza d'ispirazione...D'altronde mica hai fatto un contratto di redazione giornaliera di nuovi post! Oggi giusto del sole...è quel che ci vuole!!! Dai, su, cerca di star bene. ;)

Scritto da: annasal | 09/02/2006

Secondo me, potresti trovarti nella condizione di spirito adatto a postare qualcosa di Tagore, o di Hermann Hesse o di Kirkegaard. Però anche Kant non sarebbe affatto male...pensa solo a questo: "...due sole cose mi sono indispensabili: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me.." Ehhhh!?!? Era o non era un grande? Per non parlare dell'imperativo categorico...Una piccola ricercuzza in tal senso la fai per domani? Ci contiamo tutti. E su con la vita, accipicchia! A proposito: sai com'è la vita? La vita è come la scala di un pollaio: breve, in salita, e piena di cacca. Sono perle di saggezza che mi vengono dai miei alunni, in cambio delle mie lezioni su Leopardi, Schopenhauer, Kant...E' bello così. ciao ciao ciao

Scritto da: lella | 09/02/2006

I commenti sono chiusi.