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28/03/2006

Senza rimedio

Vi sono errori per i quali non esiste possibilità alcuna di porvi riparazione.... sciocco è quindi dibattersi nel tentativo vano di trovare ad essi un rimedio che non c'è o sperare nel soccorso dato dall'oblio... meglio è radunar le proprie forze per affrontare il peso delle conseguenze..

21:15 Scritto in Pensieri | Link permanente | Commenti (25)

Commenti

Beh si in effetti, se ammazzi una persona c'è poco da fare... Buona giornata Enri :-))

Scritto da: alyjha | 29/03/2006

Buona giornata a te...;-)

Scritto da: Enri | 29/03/2006

bisognerebbe essere tanto bravi da non commettere errori..

Scritto da: ele | 29/03/2006

Purtroppo invece non è così.... almeno per quanto mi riguarda...
Come va, Ele, in questo periodo?
;-)

Scritto da: Enri | 29/03/2006

sbagliare è umano, perseverare è auspicabile.

tu certamente e perennemente in accordo con me condividi Enrico, lo so ;)

Scritto da: gio | 29/03/2006

...per la veritá a me risultava che perseverare fosse diabolico... anzi direi che tale attributo sarebbe opportuno estenderlo anche al primo errore... d'accordissimo, come vedi...;-))

Scritto da: Enrico | 29/03/2006

eh, come sempre ;) 'proposito di sbagli o retta via, non sbagliare il 9 aprile, mi raccomando ;))

Scritto da: gio | 29/03/2006

è più facile commettere errori in fase statica, o travolti da fiumi in piena cui certi amici consigliano di non avvicinarsi???

Scritto da: annasal | 30/03/2006

Buongiorno Enri...perseverare è auspicabile... hm si, sarei abbastanza d'accordo!

Scritto da: alyjha | 30/03/2006

Ma che bravi ragazzi! ;-))
L'errore è sempre un errore.... e il suo potere distruttivo è immenso.. secondo me c'è poco da scherzare..
Certo che, se voi vi riferite a errori sentimentali, la cosa prende una piega più attenuata... seppure anche qui spesso le conseguenze sono "definitive"..
Buona giornata a tutti!
;-)
P.S. Giorgio, ti riferisci alle elezioni? :-)))

Scritto da: Enrico | 30/03/2006

certo alyjha, occorre essere d'accordo sull'auspicabilità del perseverare. tale teoria gode però di solide eccezioni, una delle quali è sicuramente l'ambito politico amministrativo (sì Enrico, proprio elezioni;). quanto ai fiumi in piena, Anna, la razionalità consiglierebbe cautela e tuttavia solo chi tenta l'impossibilile può ottenere ciò che è possibile. la canoa è esempio tangibile della dominazione razionale del caos.

Scritto da: gio | 30/03/2006

Dubito, Giorgio, che Aly sia d'accordo con te riguardo alle "solide eccezioni"..... d'altronde la tua teoria, seppure opinabile, e le eccezioni alla medesima, abbisognano, per operare, del presupposto dell'errore.... e di ciò non sempre v'è certezza... ;-))))

Scritto da: Enrico | 30/03/2006

Temo bisognerebbe partire dal presupposto che ciò che si fa è un errore. E immagino che nessuno parta da questo presupposto quando decide di "agire" , in qualunque senso...
Cmq buon week end Enri :-))

Scritto da: alyjha | 31/03/2006

mah, non so Aly, a volte l'inerzia e una mal riposta fiducia in un'inesistente "buona stella", ci fanno compiere azioni che giá dubitiamo possano essere errori...:-))
Buon w-e!
;-)

Scritto da: Enri | 31/03/2006

io credo che il primo errore sia nel non considerarci diversi per i diversi. e che ogni nostra azione risulti condizionata da questo errato presupposto. la paura del diverso limita la nostra esistenza. il concetto stesso di diverso presuppone che egli faccia errori che rappresentano invece dal suo punto di vista agire in modo retto. se il diverso non esistesse l'errore farebbe lo stesso.

Scritto da: gio | 31/03/2006

Purtroppo, Giorgio, non mi è ben chiaro il concetto che esprimi.... e comunque trovo errato definire l'avversione per qualcosa o qualcuno di "diverso" come paura, come fobia, quasi fosse una colpa o una vigliaccheria o una malattia di chi la prova... a me pare una terminologia studiata e voluta da una certa parte per screditare chi ha un'altra e contraria opinione....;-)

Scritto da: Enrico | 31/03/2006

...che cercassi di dire lo stesso? :) l'errore sta esattamente nel classificare diverso ciò che diverso non è. perché "diverso" non esiste.

Scritto da: gio | 31/03/2006

....e figurati, siamo tutti diversissimi....a volte mi chiedo persino se esista una minima base comune... ;-)))

Scritto da: Enrico | 31/03/2006

la diversità è regola. per cui diverso non esiste ;)

Scritto da: gio | 31/03/2006

'proposito, caro Enrico, se ti va leggiti questo brevissimo saggio edito da Bompiani alla modica cifra di 5 euro: Pier Aldo Rovatti, "La follia, in poche parole" che al capitolo secondo scandaglia proprio il concetto di diversità. credo che ti possa interessare. lavoro notevole ed essenziale ;)
ciao

Scritto da: gio | 31/03/2006

Buon giorno Giorgio..... come puoi immaginare non mi convincerai sulla tua teoria... :-))
Ma vedrò nella libreria Giunti-Ipercoop se il libro che mi indichi è presente...;-)

Scritto da: Enrico | 01/04/2006

ti ho mai detto che sei un grande? ;)

Scritto da: gio | 01/04/2006

Giorgio, il libro non c'è ma potrebbe arrivare prossimamente..... così almeno mi ha detto la brunetta con gli occhi celesti che lavora in libreria... ;-)

Scritto da: Enrico | 01/04/2006

...e anche lei è grande?? ;))

Scritto da: gio | 03/04/2006

E' una ragazzina (sotto i 25), Giorgio, minuta (ma del genere "falsa magra" direi) e di statura medio/alta... io non sono un grande e non credo neppure lei.... è soltanto una giovane commessa gentile, carina e sorridente... ;-)

Scritto da: Enrico | 03/04/2006

I commenti sono chiusi.