Ok

By continuing your visit to this site, you accept the use of cookies. These ensure the smooth running of our services. Learn more.

09/05/2006

Sonetto dantesco

A quanto pare oggi 9 maggio cadrebbe l'anniversario della nascita di Dante Alighieri..... e allora sono andato a scovare un suo sonetto che parla nientemeno che d'amore.. e di cor gentil.
Che romantico questo Dante! ;-)


Amore e 'l cor gentil sono una cosa,
sì come il saggio in suo dittare pone,
e così esser l'un sanza l'altro osa
com'alma razional sanza ragione.
Fàlli natura quand'è amorosa,
Amor per sire e 'l cor per sua magione,
dentro la qual dormendo si riposa
tal volta poca e tal lunga stagione.
Bieltate appare in saggia donna pui,
che piace a gli occhi sì, che dentro al core
nasce un disio de la cosa piacente;
e tanto dura talora in costui,
che fa svegliar lo spirito d'Amore.
E simil fàce in donna omo valente.

17:50 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (21)

Commenti

dante è difficile da leggere..

Scritto da: ele | 09/05/2006

Non mi pare chiaro al 100% ma abbastanza... ;-)

Scritto da: Enri | 09/05/2006

....e poi sono sicuro che Lella, quando lo vedrà, ce lo chiarirà parola per parola..;-)))

Scritto da: Enri | 09/05/2006

Direi comunque che il cor gentil è quel cuore che ha facilità o predisposizione a cogliere la bellezza, la gentilezza, la dolcezza..... e lì, nel cor gentil, abita l'amore, pronto ad uscire, a risvegliarsi prima o poi, quando è riscaldato da ciò che il cor gentil sa cogliere...;-)

Scritto da: Enri | 09/05/2006

Ciao a tutti, bella gente!!!!!!!! Beh...Dante è Dante.Punto. E il dolce stil novo è il dolce stil novo. Punto E la donna-angelo è la donna angelo.Punto. Cioè: la donna-angelo è colei che, in virtù della sua gentilezza d'animo, funge da tramite fra l'uomo e Dio. Quello che Dante anelava che fosse Beatrice per lui. Il saluto della donna-angelo è irrinunciabile nella poetica stilnovista. Mi spiego: quando, a diciott'anni, Dante e Beatrice si rivedono ( a nove anni si erano visti per la prima volta) Dante è folgorato dalla bellezza pura, spirituale e gentile di Beatrice. E Beatrice è, a sua volta, rapita inesorabilmente dalla personalità di Dante. ( A questo punto i miei alunni fanno i furbi, cominciano a darsi di gomito, e a dire:..eeehhh...sì sì...lo spirito...la gentilezza....mahhh...E puntualmente li massacro. Guai a voi se fate a vostra volta gli spiritosi...). Le malelingue fiorentine, allora, essendosi accorte del, chiamiamolo magnetismo, che intercorre tra i due, cominciano a spettegolare e Dante, che è un gentiluomo, per non esporre Beatrice al pubblico ludibrio, finge di interessarsi ad altre donne ( le donne-schermo), anche perchè sa che nessuno gli crederebbe se dicesse che, pur amando moltissimo Beatrice, fra lui e lei non c'è nulla di quanto avviene solitamente fra un uomo e una donna.Dante sa che l'Amore che li lega è talmente alto e fuori dagli schemi che la gente mediocre non potrebbe capire. Beatrice, che è bella ma un po' tonta, ci casca e crede che Dante si sia messo a fare il provolone con Tizia e con Caia. Disorientata e avvilita, gli toglie il saluto. Ora, il termine "saluto" deriva dal latino"salus-salutis" che significa"salvezza"...Ergo: il fatto che la donna-angelo tolga il saluto all'uomo che vuole condurre a Dio sta ad indicare il rifiuto della donna di continuare a prendersi cura dell'uomo al fine di avviarlo alla salvezza. Dante è stato l'esponente di spicco del Dolce Stil Novo, ma l'iniziatore è stato Guido Guinizzelli, la cui canzone Al cor gentil rempaira sempre Amore è considerata il manifesto dello stilnovo. Che cosa dice Guinizzelli in questa canzone? Più o meno questo: l'Amore( con la A maiuscola per intendere l'Amore vero, non quello effimero dei sensi, ma quello che si radica nel profondo del cuore e della mente) trova rifugio solo nel cuore gentile e solo il cuore gentile è capace d'Amore. Il cuore gentile coincide con il cuore nobile e lo stilnovo ha una concezione molto moderna di nobiltà: non è nobile colui che discende da schiatta aristocratica ma colui che alimenta in sè sentimenti elevati, raffinati, magnanimi e spirituali. Nobili, appunto. Qui mi do una bacchettata sulle prime falangi e mi fermo : ma basta fare un fischio e io ricomincio,eh...Ciao bella gente ;-))

Scritto da: lella | 09/05/2006

...ogni quanti giorni devi sostituire la tastiera del pc perché usurata?
;-)))

Scritto da: Enrico | 09/05/2006

In effetti, alcune lettere sono già un po' sbiadite e ho questo computer da circa otto mesi :-)) Ciao, Enrico e ciao a tutti. Buona notte. Domani parleremo ancora di Dante...magari del Dante politico ;-))

Scritto da: lella | 09/05/2006

Abbiamo un politico che si chiama Dante?
Non lo sapevo..... scherzo, scherzo... buona notte..;-))

Scritto da: Enrico | 09/05/2006

Ma quanto è carino sempre il Dante... di questo sonetto mi ricorderò sempre il commento del mio professore di italiano: " si, ma non credetegli, non è vero. Dante era un bugiardo" e poi si è messo a ridere...Non era tanto apposto il mio prof :-))
Buona giornata Enri!!

Scritto da: alyjha | 10/05/2006

ECCO, CREDO CHE IL POLITICO dANTE SIA MOLTO INTERESSANTE E FA PURE RIMA..
Buona giornata Enrico, ultimamente mi sento molto "attivista"!

Scritto da: ele | 10/05/2006

Buondì fanciulle.... attendiamo allora interventi sul Dante politico (è "pericoloso" però stuzzicare Lella.:))).. mentre, sul Dante amante.... speriamo non sian chiacchiere tutte quante... ;-)))

Scritto da: Enri | 10/05/2006

Be' gente: che non vi senta più neppure pensare che gli insegnanti non fanno un tubo, eh...Torno or ora da scuola, dopo cinque ore di lezione, due ore di consiglio d'istituto e un'ora di dipartimento...non so se mi spiego. Enrico...mi stuzzichi!?!? wow!! mi inviti a nozze!!! Dunque, miei cari, dovete sapere ( è l'incipit con il quale esordisco in classe...) che Dante fu grandissimo, oltre che come letterato, anche come UOMO. Tanto per cominciare, interpretò alla lettera la funzione dell'uomo medievale che doveva dimostrare di avere a cuore la cura disinteressata della cosa pubblica ( la nascita dei Comuni vorrà pure dire qualcosa) e, pur essendo già noto e apprezzato come uomo di lettere, si iscrisse alla corporazione dei medici e degli speziali, intraprese la carriera politica e divenne priore di Firenze: assunse, cioè la più alta carica comunale. Mentre faceva tutto questo, Dante, naturalmente, continuava a militare dalla parte dei guelfi bianchi. Chi erano i guelfi bianchi...I guelfi bianchi rappresentavano una fazione dei guelfi, e si opponevano ai guelfi neri, la fazione avversaria. In che cosa si distinguevano le due fazioni...Mentre i guelfi neri appoggiavano incondizionatamente il papa, ritenendo che egli rappresentasse l'autorità massima in campo sia spirituale che temporale, i guelfi bianchi avevano una posizione molto più laica e dicevano: il papa e l'imperatore sono le massime autorità civile e religiosa, ma non devono invadere le rispettive sfere d'azione. Il papa deve fare il papa e non deve metter bocca in politica;l'imperatore deve fare l'imperatore e non deve metter bocca in questioni di fede e di religione. E' la teoria dei due soli che Dante enuncia nel De Monarchia. Il papa e l'imperatore sono come due soli che brillano di luce propria e nessuno dei due è satellite dell'altro, nè brilla di luce riflessa. Pensiero modernissimo e assolutamente ragionevole. Eppure per aver espresso e ribadito questa concezione politica del tutto ragionevole, Dante venne bandito da Firenze per ordine di Bonifacio VIII, condannato in contumacia con l'accusa infamante di baratteria ( in pratica fu accusato di aver approfittato della carica di priore per arricchirsi illecitamente) e costretto all'esilio perpetuo. In realtà, a un certo punto, a Dante fu offerto di rientrare in Firenze, ma a condizioni inaccettabili: confessare le sue colpe e chiedere perdono ai cittadini di Firenze. Dante, che mai si era macchiato di colpe del genere e che, col gran bel caratteraccio che si ritrovava, mai sarebbe sceso a compromessi, fece il gesto dell'ombrello, e non rientrò mai più in Firenze. E gli stupidi fiorentini persero un'ottima occasione per dimostrarsi meno stupidi di quanto non si siano dimostrati. Se vi capiterà di andare a Firenze, nel tempo di Santa Croce, dove sono accolte "l'itale glorie" come dice Foscolo nei Sepolcri, troverete il cenotafio di Dante, cioè la tomba finta, una specie di sarcofago vuoto: Dante, infatti, morì a Ravenna e a Firenze non rientrò neppure da morto. Avrei ancora un sacco di cose da dirvi ma devo preparare la cena. Ciao, gente: qui piove e fa un freddo cane. Ci sentiamo :-)))))

Scritto da: lella | 10/05/2006

CHE BELLA LA STORIA MEDIEVALE, E Sì dANTE è STATO PROPRIO UN GRAND'UOMO.. MAGARI CI FOSSE LUI OGGI A FARE IL PRESIDENTE DELLA rEPUBBLICA!!

Buona serata Enrico, oggi giornata molto intensa al lavoro,e come se non bastasse, ho usato la macchina in modo smisurato rispetto al mio solito, il che provoca tutta una serie di contrazioni alla mia povera cervicale per niente simpatiche..
ma non lamentiamoci ..
Ciaoo

Scritto da: ele | 10/05/2006

Non ci crederai Lella, ma avevo letto in una biografia gran parte delle cose che dici... ricordo però anche che Dante aveva sperato di poter rientrare "a testa alta" a Firenze, ma la morte improvvisa di non ricordo più quale personaggio, mi pare si trattasse di un re, a cui si sarebbe appoggiato, gli tolse quest'ultima possibilità... ;-)
(sì lo so, mi costava poco andare a rivedere la biografia, ma così ti offro il destro per continuare...;-))

Scritto da: Enrico | 10/05/2006

Ciao Ele... la connessione casalinga mi fa disperare... uffa!
Per il resto, vedremo come si comporterà Napolitano.... e la tua cervicale mi chiedo dove andrebbe a finire se tu andassi in moto..... non sarai mica ipocondriaca??
;-))

Scritto da: Enri | 10/05/2006

Il personaggio cui ti riferisci, Enrico, ritengo possa essere Arrigo VII, imperatore di Germania. Dante era un sostenitore dell'Impero e auspicava la presenza di una figura politica forte, l'imperatore, appunto, che sapesse tenere a bada i particolarismi politici, sterili, inconcludenti e fomentatori di conflitti. Aveva in mente quel Sacro Romano Impero che Carlo Magno aveva ricostruito nel IX secolo, sulle macerie dell'impero romano d'occidente, crollato convenzionalmente nel 476 d.C. Alla morte di Carlo Magno, l'impero era crolla to perchè, come quasi sempre avviene, colui che succede ad un grande non è mai così grande ( anche Alessandro Magno aveva realizzato un impero grande e forte, che venne suddiviso, alla sua morte, fra i diadochi suoi successori che valevano molto poco.) Comunque, Dante aveva proprio in mente la ricostruzione del grande impero carolingio e aveva fiducia negli imperatori tedeschi. Tuttavia, nel sesto canto del Purgatorio, già si avverte l'amarezza rabbiosa di Dante contro " Alberto tedesco " che abbandona a se stesso e al suo destino tragico " lo giardin de lo impero", cioè l'Italia, troppo frammentata politicamente e in conflitto perenne tra città contigue. Sempre in questo sesto canto c'è la famosa invettiva all'Italia: "..Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di province ma bordello" ( Tra l'altro, tutti i sesti canti della Divina sono canti politici: il sesto canto dell'Inferno è il canto di Ciacco, concittadino di Dante, sistemato fra i golosi, con cui Dante parla del destino di Firenze, e che profetizza l'esilio al poeta dopo la presa del potere da parte dei guelfi neri; il sesto canto del Purgatorio analizza la situazione politica dell'Italia e il conflitto fra potere temporale e potere spirituale, che contribuisce alla precarietà politica italiana; il sesto canto del Paradiso è il canto di Giustiniano ( imperatore romano d'oriente) e quello nel quale Dante ripercorre la storia di Roma, dalla monarchia, alla Repubblica, all'Impero, appunto.) Vabbe' vabbe': per stasera basta altrimenti finirete per odiarmi e non ci tengo. Riguardo a Napolitano, non sono felicissima in assoluto, perchè rischiamo di fare la figura dei comunisti pigliatutto, in odore di disgraziatoni mangiabambini, però sono personalmente soddisfatta: è certamente una persona apprezzabile sotto molti punti di vista, dicono sia un gran signore, e Dio sa se non abbiamo bisogno di un po' di stile istituzionale, personale e politico dopo tanta approssimazione becera e popolaresca, nel senso deteriore del termine. Tutti, inoltre, concordano, anche Casini, nel dire che saprà essere super partes. Dunque, le premesse sono buone. Staremo a vedere. Ciao, bella gente!!!! State bene e siate sereni :-))))) ciao, Enrico :-))

Scritto da: lella | 10/05/2006

Sì, credo proprio che sia lui.....
Per Napolitano, non saprei... secondo me è un pò "ingessato" e avanti con gli anni... credo però che, stando le cose come stanno, sia stata la scelta meno peggiore possibile..
Buonanotte..;-)

Scritto da: Enrico | 10/05/2006

sono abbastanza ipocondriaca in effetti!!
Magari sapessi portare la moto.. comprerei subito una bella Ducati 999 però nera con le pinze dei freni rosse...

ehhhh

quanto alla politica, non voglio farmi il sangue amaro discutendone qui e ora. per cui vado a completare l'ordine di alcuni libri che ho scelto su ibs e poi , alla chetichella, me ne vo' a letto in attesa di ascoltare Vivaradio2 alle 23 che mi fa sbellicare e mi concilia il sonno..
buonanotte Enrico

Scritto da: ele | 10/05/2006

Buondì Ele.... a me la 999 non piace granché come linea... e metterei Terblanche (il disegnatore) al rogo.. ;-))
Pare però che il prossimo modello di supersportiva sarà 1200 di cilindrata e avrà una linea ispirata alla vecchia 998 (ex 916) uscita dalla matita di Tamburini..

Scritto da: Enri | 11/05/2006

forever Ducati!!! a me piace anche la 749 gialla

Scritto da: ele | 11/05/2006

Come ti dicevo, a me non piace troppo la linea... e anche quei due piccoli faretti tondi sovrapposti.
Non so se sai, ma da poco è pure uscita la 1000 GT, della serie SportClassic... anche lì, secondo me, si poteva fare meglio... ma vorrei andare a vederla dal vivo..;-)

Scritto da: Enri | 11/05/2006

I commenti sono chiusi.