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08/06/2006

Trent'anni

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(cognome, nome e professione) FRANCESCO COCO, Procuratore generale della Repubblica di Genova
(luogo e data di nascita) Terralba (CA), 12 dicembre 1908
(luogo e data dell'attentato) Genova, 8 giugno 1976
(luogo e data di morte) Genova, 8 giugno 1976

(descrizione attentato) Due commando, composti da 3 e 2 uomini armati di pistole, compiono la strage agendo separatamente, ma simultaneamente. Il primo gruppo spara al giudice Coco nei pressi della sua abitazione, uccidendolo insieme all’agente di scorta Giovanni Saponara. Poco distante, il secondo gruppo spara all’autista del magistrato che lo sta aspettando: l’appuntato dei carabinieri Antioco Deiana muore seduto al posto di guida.
Il magistrato lascia la moglie Paola e i figli Maria Giovanna, Daniela e Massimo.

(biografia) Negli anni ’50 è sostituto Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Cagliari, frequentemente impegnato nelle ragioni dell’accusa in numerosi processi per sequestro di persona.
Procuratore generale della Repubblica di Genova affronta con forza ed integrità il ricatto terroristico delle Brigate Rosse che avevano sequestrato il collega sostituto procuratore della Repubblica Mario Sossi. Durante il suo sequestro, la Corte d’Assise di Appello di Genova concede la libertà ad alcuni detenuti subordinandone la scarcerazione alla condizione di effettiva integrità fisica del magistrato Sossi. All'atto della liberazione dell'ostaggio si constata che al magistrato sono state inflitte varie lesioni, tra cui anche la frattura di una costola. Il dr. Coco impugna di conseguenza per cassazione l’ordinanza di scarcerazione ottenendone l’annullamento.

(rivendicazione, autori) Dopo qualche ora gli omicidi vengono rivendicati a Savona con un volantino dal sedicente gruppo “Nuovi partigiani”. Alla sera di quello stesso giorno una telefonata anonima afferma che il volantino è un falso e attribuisce la paternità della strage alle Brigate Rosse. In aula di Corte d’Assise di Torino dove si sta svolgendo il processo a carico di esponenti delle Brigate Rosse tra cui Curcio, Franceschini e Ferrari, uno degli imputati legge un messaggio di rivendicazione del triplice omicidio.

(Integralmente tratto dalla scheda presente al sito www.vittimedelterrorismo.it)

07:15 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (13)

Commenti

Accidenti che mattiniero che sei,
non come me che è un caso che
mi sia alzato presto, causa insonnia
mattutina (rarissima per me).
Il post non lo commento, mi mette
troppa tristezza parlare delle br.
Mi colpì molto da bambino, il sequestro
di Aldo Moro, oltre allo stillicidio di
omicidi che negli anni di piombo avvennero
a To, uno anche nel mio quartiere,
ricordo la lapide che misero.
che miseri!!!!!!
d'altra parte i rivoluzionari ci sono sempre
stati (è una funzione marziana/uraniana)
e forse sempre ci saranno.
ciaooooooooo

Scritto da: b-rightful | 08/06/2006

E' esattamente ciò che ho pensato anch'io ancor prima di leggere il commento.... ma com'è mattiniero!

;-))

Scritto da: Enrico | 08/06/2006

Ho finalmente partorito il post sulle
bestie cinesi

Scritto da: b-rightful | 08/06/2006

Non ho nemmeno la più lontana idea di chi sia costui...ma forse sono solo troppo giovane :-)) Buona giornata Enri.

Scritto da: alyjha | 08/06/2006

E' insomma comunque una questione di parti.. dell'ultima.. o della penultima ora...;-))
Buona giornata!
;-)

Scritto da: Enri | 08/06/2006

Sono stati gli anni di piombo: quando ne parlo a scuola, perchè ormai il programma di quinta di storia arriva al secondo governo Berlusconi, cioè all'altro ieri, ( e qui verrebbe da chiedersi se abbia un senso definire" storia" ciò che è palesemente ancora cronaca, con i suoi strascichi di polemiche non ancora risolte, di malcontenti non ancora metabolizzati, di sensi di rivalsa non ancora sopiti...) i miei alunni chiedono notizie, come se si trattasse di vicende paragonabili cronologicamente, che so...alla prima guerra mondiale, agli esordi del fascismo...E' come se in casa, con i loro genitori, che pure, per età, hanno vissuto quei tempi, non ne avessero mai parlato. E' triste, ma è così. Ciao, Enrico, buon 8 giugno.P.S....in realtà, non mi rivolgevo a te, quando parlavo della distrazione sul 6-6-6: chiamavo in causa B-r. ciao a tutti, bella gente!!! ;-))

Scritto da: lella | 08/06/2006

Aggiungo, sempre per B-r, che non credo si possano annoverare i brigatisti rossi o i fascisti di Ordine nero, che operarono in quegli anni, fra i rivoluzionari. La Storia non ci ha ancora chiarito molte perplessità, ma non mi stupirei di venire a sapere, un giorno, che dietro la facciata ci fosse ben altro. Diamo tempo al tempo. E poi io ho un'idea romantica del rivoluzionario, e i brigatisti di tutti i colori non mi hanno mai ispirato niente di romantico.

Scritto da: lella | 08/06/2006

Ricordo Coco, con la sua voce flebile... e non mi era neppure parso un magistrato duro, aggressivo, intransigente... quindi "meritevole" di essere eliminato, considerato dalle br come un pericoloso nemico da abbattere..

Scritto da: Enrico | 08/06/2006

A mio avviso, Enrico, proprio perchè non erano rivoluzionari, e dunque non erano persone animate da un ideale, per quanto discutibile, i brigatisti non uccidevano per punire qualcuno che si fosse macchiato di aggressività, o di intransigenza, o di protervia o di quant'altro...uccidevano perchè, in quel momento, quel delitto era funzionale ai loro disegni criminosi, o a quelli di coloro che li usavano. Quindi, secondo me, anche al cospetto della persona più mite e gentile del mondo, essi avrebbero ucciso, se quel delitto fosse stato ritenuto indispensabile a non si sa quali fini.

Scritto da: lella | 08/06/2006

senza nessun intento di fare polemica , vorrei correggere lella, laddove usa il passato per dire uccidevano, io direi piuttosto uccidono..

Scritto da: ele | 09/06/2006

Eh si Enri, è sempre questione di tempistica...e tempismo!!! :-)) Buona giornata.

Scritto da: alyjha | 09/06/2006

Buondì ragazze.... qui il tempo è in via di miglioramento... stamane sono uscito presto per far la spesa, andare alla posta... ecc.. solo da poco ho potuto concedermi il primo caffè.. ;-))
10:50

Scritto da: Enri | 09/06/2006

Per Ele: il mio commento si riferiva a quanto ricordato da Enrico e risalente al 1976...E a quel tempo le brigate rosse colpivano quasi tutti i giorni. Ho contestualizzato, insomma...Senza polemica, Ele ,-)))

Scritto da: lella | 09/06/2006

I commenti sono chiusi.