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28/08/2006

Una questione di buon senso

medium_culi.jpg

E’ di questi tempi piuttosto frequente imbattersi in notizie nelle quali si riferisce che cittadini stranieri si sono resi responsabili di violenze, soprattutto verso le donne.
Prescindendo dal fatto che attualmente le abitudini femminili occidentali, tendenti a lasciare sempre più scoperte parti “significative” del corpo, sono obiettivamente un forte stimolante per gli ardori maschili, mi pare che ciò che accade sia anche figlio di una certa ideologia.
E mi spiego: aver instillato nei giovani una sorta di abitudine a non diffidare, a essere nei confronti del prossimo e in particolare del prossimo ignoto, diverso per origini e abitudini, aperti e portati alla tolleranza, alla comprensione, alla credenza che sia come e meglio di noi, li ha privati della capacità di difendersi da chi di questo spirito di “amichevole uguaglianza” approfitta per male agire, per trarre in inganno e lasciare il segno... e che segno.
A questo punto vorrei anche indicare coloro che, secondo me, si possano ritenere i responsabili di questa gioventù pericolosamente aperta:
genitori e precettori “troppo moderni”.... politici di una certa parte..... religiosi..
Loro hanno, oltre ai materiali esecutori dei crimini, la corresponsabilità del verificarsi di tante violenze.
Io non sono affatto convinto che siamo tutti uguali, non lo siamo: abbassare la guardia, invogliare o insegnare a non farlo, può esserci fatale, può essere fatale a chi ci è caro.

Commenti

Miiiii che post al fulmicotone
Sento già le femministe di sinistra che
urlano hahhaha
Io non sono molto d'accordo con la
tua tesi. In realtà siamo tutti uguali
noi uomini. Il fatto che un magrebino
violenti un'italiana deriva dal semplicissimo
fatto che, emarginato e non integrato
com'è, non ha modo di sfogare i suoi
istinti con una compagna "regolare",
meglio se un'appetibile italiana
(e chi si metterebbe con un islamico
con il fanatismo religioso che il più
delle volte li contraddistingue?).
Perdipiù il ricorso alla prosituzione,
oltre che oneroso, rappresenta per
certe mentalità e culture una sorta
di "diminutio" del maschio ed è
vergognoso ben più che per la
sua valenza immorale. Dunque non
resta che una via, peraltro praticata
da sempre anche dai maschi italici,
ora surclassati in questa attività
dagli extra per evidenti motivi di
migliori condizioni economiche
(gli italiani vanno con le accompagnatrici
carissime e non rischiano nulla).
Come sempre sono i soldi e il sesso che
muovono il mondo.
ciaooooooo

Naturalmente lo stupro è moralmente
e legalmente condannabile.
non vorrei che mi si equivocasse.

Scritto da: b-rightful | 28/08/2006

B-r, secondo me il fatto che "alla base" (qui lo dico e qui lo nego) siamo tutti uguali non significa che le circostanze non ci rendano assai diversi.... e a me poco importa che sia una diversità acquisita o all'origine.
Quindi ripeto il concetto che insegnare ai giovani ad essere poco diffidenti, disponibili, direi benevoli, verso l'ignoto è pericoloso.
E' inutile e sbagliato voler mettere in pratica, trasportare nel mondo reale un'utopia egualitaria.
Sul discorso della diminuzio legato alla prostituzione però (forse sono di origini africane) mi trovo in verità d'accordo con quanto dici....
Ciao..;-)

Scritto da: Enri | 28/08/2006

1) Fermo restando il fatto che chiunque ha il diritto di vestirsi come gli pare, senza che alcuno possa equivocare, in buona o mala fede, e si ritenga in dovere di saltare addosso a chi esibisce nudità anche incongrue, per testimoniare della sua irsuta e ferina virilità, è anche vero che certe pance all'aria, e glutei in sovraimpressione su gonne e pantaloni che nulla lasciano all'immaginazione, et similia, non depongono a favore del buon gusto e del buon senso;
2)si può essere d'accordo o meno sulla libertà di costumi, reali e metaforici, in uso nella civiltà occidentale, ma, qualunque sia l'opinione in merito, nessuna giustificazione può essere accolta in merito al reato odioso e schifoso dello stupro;
3) La diversità fra gli esseri umani è unicamente determinata dalle differenti culture, e dunque dalle differenti sensibilità, visioni del mondo e attribuzione di priorità;
4) E', secondo me, indispensabile tenere ben presenti le differenze di cultura per evitare di innescare micce pericolose e deflagranti. Ma tenere presenti le differenze di cultura non significa instillare timore, diffidenza e paura aprioristici nei giovani: significa insegnare ai giovani la prudenza e la cautela nei comportamenti personali, e il rispetto per usi, costumi e tradizioni differenti. Significa anche, secondo me, e proprio per rispetto ai tanti extracomunitari che sono brave persone, pretendere pene dure e severe, fino all'espulsione con impossibilità di ritornare, per coloro che non abbiano rispettato le leggi del paese ospitante. Insomma, in sintesi, vorrei dire quanto segue: a) il sonno della ragione genera mostri ( Goya):non lasciamoci prendere, dunque, dalla smania emotiva di linciare, nelle parole e nei fatti, tutti gli stranieri che incontriamo, perchè alcuni sono delle schifezze umane; b) insegniamo ai nostri ragazzi a usare il cervello e non la pancia, quando si tratta di ragionare sulla società multietnica e multiculturale con la quale, ci piaccia o no, dovremo sempre di più fare i conti;c) pretendiamo l'integrazione civile ( scolastica e giuridica e, se a buon titolo, anche politica) e ci accorgeremo che dall'acquisizione di questo status deriverà una finalmente compiuta integrazione integrale e permanente. Il ruolo della scuola STATALE è fondamentale in tutto ciò. Ciao, Enrico e buon compleanno con un po' di anticipo :-))

Scritto da: lella | 28/08/2006

Grazie Lella per l'augurio e per il lungo ed articolato commento........ ancora non sono nella postazione fissa.. ma sulla panchina del bar..;-))) per cui la replica a dopo (connessione permettendo)
Ciao
18:30

Scritto da: Enrico | 28/08/2006

Allora, vorrei insistere sul fatto che tutti gli esseri umani sono diversi l'uno dall'altro e che, in più, le differenze culturali e legate all'ambiente in cui si è nati, rendono possibili ulteriori accentuazioni delle diversità.
L'invito alla prudenza rivolto ai giovani, e alle giovani in particolare, deve essere perciò generale e non riguardare solo chi è straniero, seppure in questo caso un'accentuazione di cautela mi pare doverosa, anche per le ragioni che prima b-r ha esposto.
La società multietnica non ritengo sia un male necessario, un evento ineluttabile, ma è la conseguenza di un'invasione strisciante alla quale i politici non vogliono porre particolare ostacolo.
Al riguardo voglio aggiungere che, considerata la ben superiore capacità riproduttiva dei nostri ospit(at)i, col tempo si assisterà a una africanizzazione e "sudamericazione" del nostro paese...... e ciò dubito che sia giovevole... anche perché forse qualche genio in più dalle nostre parti per il passato è nato.. oppure è una bestemmia quella che ho appena detto??
Sono certamente d'accordo invece sul fatto che chi c'è e resta è bene si integri il più possibile, si amalgami, e che in questo la scuola abbia un ruolo essenziale.
Aggiungo infine che sarebbe un segno di rispetto verso gli ospi(tan)ti, se gli stranieri, in luogo pubblico, evitassero di parlare fra loro nella loro lingua.... a me questo dà molto fastidio..
Ciao ;-)

Scritto da: Enrico | 28/08/2006

Anche a me danno un po' fastidio certe
lingue extra, ma non tutte. Per esempio
trovo che gli arabi parlino piuttosto piano e
risultino gradevoli, così come i sudamericani,
gli indiani e i cinesi, mentre le lingue dell'est
mi risultano un pò indigeste, specie quelle
slave, soprattutto perché tendono a "gridare"
invece che parlare, e poi sono lingue poco
musicali, piene zeppe di gruppi di consonanti
inpronunciabili. Ma questo è il mio gusto,
naturalmente, più che una mia opinione.
ciaoooo
b-r

Scritto da: b-rightful | 28/08/2006

Sì, però più che una faccenda di musicalità, io ne facevo una questione di delicatezza verso chi li sente, non capisce ed è per di più colui che è ospi(tan)te.
Uno sforzo invece dello straniero per esprimersi nella lingua del paese di cui è ospite, al contrario lo trovo un segno di rispetto, deferenza e desiderio di amalgamarsi..... e forse basterebbe dire buon gusto, stile.... ciao..;-)

Scritto da: Enrico | 28/08/2006

Guarda che qualche culo è
giallognolo, avrà l'ittero.
Madonna che foto che hai messo!!!!!!
ahahhahahaha,
neanche io.......
ahahahah
:-))))))

Scritto da: b-rightful | 28/08/2006

Vero. A partire da Schumacher che ha fatto fortuna in Italia e vigliacco se sa, o vuole, spiccicare un discorsetto di venti parole in italiano. Un conto è il vezzo di mantenere la cadenza della propria lingua ( quella francese è gradevolissima, soprattutto se mantenuta da una donna), un altro paio di maniche è la non volontà di imparare i rudimenti della lingua del Paese nel quale vivi e lavori. Quanto al parlare ostentatamente nella propria lingua, impedendo a chi è vicino e non la conosce di apprezzare il senso di quanto viene detto, a mio avviso, di semplice maleducazione trattasi. Maleducazione che, lungi dall'umiliare chi si sentisse escluso dalla conversazione, appioppa la patente di cafone a chi di questa consuetudine fa uso quotidiano e indiscriminato. E' come quando sei nei paraggi di qualcuno che, dovendo parlare con qualcun altro, molto vicino ad entrambi, accosta la mano all'orecchio dell'interlocutore e parla a bassissima voce, mentre tu sei a un metro di distanza. Tu come lo chiami uno così? Io lo chiamo pezzente mentale. Ciao :-))

Scritto da: lella | 28/08/2006

Ma...dico: qual è il senso di questa rassegna multicromatica, in quanto presumibilmente multietnica, di magnanimi lombi direi femminili?

Scritto da: lella | 28/08/2006

Ciao a tutti e due.... sì la foto mi piaceva e l'ho messa... si tratta in realtà di un pezzetto di un'immagine più grande....... belle tinte, begli accostamenti di colore...;-))
A parte questo dettaglio estetico, direi che solitamente il motivo dei dialoghi in lingua straniera non è la non conoscenza dell'italiano, che invece gli stranieri imparano assai alla svelta..

Scritto da: Enri | 28/08/2006

Ammetto che l'immagine non è perfettamente in tema.... tuttavia il nesso va colto nella citata tendenza femminile a mostrare sempre più le forme del corpo, circostanza su cui tu stessa, Lella, hai posto l'accento in un tuo commento...
;-)

Scritto da: Enrico | 28/08/2006

E già...mea culpa...Io comunque sono sempre dalla parte delle donne. A meno che le suddette non siano proprio irrimediabilmente cretine...Nel qual caso scatta la nemesi femminista che dice più o meno così: vabbe', dagli uomini cosa vuoi mai aspettarti...se sono un po' sciocchini è con madre natura che bisogna prendersela...Ma le donne no! Le donne sono il prodotto migliore della miglior giornata creazionista di Dio, e devono essere all'altezza delle aspettative di Dio. E se non lo sono, guai a loro. Chiaro il concetto? Vabbèvabbe': magari esagero un po', ma mica poi tanto...

Scritto da: lella | 28/08/2006

Dai su, ho scherzato un pò... mica si può essere sempre seri... e poi domani è il mio compleanno, per cui mi si può anche perdonare una piccola, come mi pare la chiami tu, "caduta di stile".... ;-)))
Comunque, a proposito di Dio e donne, vado a cercarti una citazione in tema e torno.. ;-)

Scritto da: Enrico | 28/08/2006

Dal quinto Vangelo di Tommaso:
114.
Simon Pietro disse:
"Voglio che Mariza si allontani da noi
perché le donne non sono degne della Vita"
Gesù allora disse:
"Invece io la terrò con me
affinché io possa completarla in maschilità,
per farla diventare Spirito Vivente.
E similmente per voi maschi!
Perché le donne che si completano in maschilità,
possono entrare nel Regno dei Cieli"

Scritto da: Enrico | 28/08/2006

Ma che bello!

Scritto da: lella | 28/08/2006

Vorrei dire che, a quanto sembra, questo essere perfettissimo (la donna) sembrerebbe aver bisogno, per migliorare un pochino, di maschilizzarsi..... mentre l'uomo è già perfetto così... ;-))

Scritto da: Enrico | 28/08/2006

Beh, è scientificamente dimostrato e risaputo che ogni donna è un po' uomo e che ogni uomo è un po' donna. Ci mancherebbe...Non esistono in natura una donna tutta femmina, nè un uomo tutto maschio. E Dio avrà certo avuto le sue buone ragioni. O vogliamo metterci a spettegolare sull'operato di Dio... ;-))

Scritto da: lella | 28/08/2006

Oh no di certo..... potremmo forse dire che questo Vangelo non è uno di quelli "ufficiali" ma un cosiddetto apocrifo.. e mi piacerebbe sapere (e b-r potrebbe saperlo) se su altri testi sacri si trovi traccia del medesimo concetto.
Buon martedì 29 agosto, festa della Madonna della Guardia, il cui santuario, posto sul monte Figogna, si trova proprio qui di fronte a me.... e festa anche mia visto che proprio oggi arrivo a quota 55.. ;-))
7:58

Scritto da: Enrico | 29/08/2006

Auguri, Enrico. ;-)

Scritto da: lella | 29/08/2006

mi si è bruciata la torta....

AUGURII

Scritto da: ele | 29/08/2006

Grazie grazie, Ele e Lella.....
Ele, sei troppo distratta... chissà a cosa pensavi... ;-)))
Ciao, ora scendo perché non ho ancora fatto colazione... e poi esco.. ;-)
9:20

Scritto da: Enri | 29/08/2006

Auguri vecchione!!!
hahah :-))))
Paolo

Scritto da: b-rightful | 29/08/2006

Comunque, pensandoci un attimo,
il discorso di Tommaso significa che,
come dice Gesù "anche gli uomini devono
fare similmente", ma simmetricamente
intende (uffa, perche G non si spiegava
meglio, così mi risparmiava tanta fatica),
cioè femminilizzarsi, poichè l'UOMO
creato da Dio, o quello futuro del
Regno dei Cieli, è un androgino,
un essere che ha equlibrato maschile
e femminile (del resto il fine del Kundalini
Yoga e dello Shivaismo tantrico è proprio
quello di raggiungere, individualmente o
in coppia, l'unione creatrice originaria e
ontologica Shiva-Shakti, Coscienza ed
Energia, Essere e Manifestazione)
Ciaoooo

Scritto da: b-rightful | 29/08/2006

pensavo all'amorfophalluss probabilmente.. quel fiore mi ha turbata...
;P

Scritto da: ele | 29/08/2006

B-r, così spiegando hai colpito il "divin siluro" che avevo mandato alla corazzata Lella..... scherzo scherzo...;-))
Ele, chissá che non si possa fare un dolce al gusto di amorphophallus... potresti studiare una ricetta... ;-)))

Scritto da: Enri | 29/08/2006

O Eleonora,
ma tu.....sei più di quà che di là ;-)
Aspetto ancora che mi rispondi
sul tuo blog. :-)
Paolo

Scritto da: b-rightful | 29/08/2006

Oooooooooo........ ;-)))

Scritto da: Enri | 29/08/2006

I commenti sono chiusi.