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08/11/2006

Parole e significati

medium_stranger.jpg

La scorrettezza, la partigianeria intellettuale, il disprezzo per le opinioni altrui, spesso si avvalgono di mezzi assai subdoli per ottenere i loro scopi.
Ciò è, almeno, quel che io credo e deduco..
A questo proposito vorrei porvi adesso un interrogativo:
come mai la generica avversione per l’uomo viene detta misantropia (cioè, letteralmente, odio per l’uomo), mentre la contrarietà allo straniero è chiamata xenofobia (cioè paura dello straniero)?
La mia impressione è che si sia voluto deliberatamente definire questa seconda specie di avversione con un termine, una qualifica, particolarmente sminuente, umiliante, spregiativa, per chi la prova... la paura infatti sa di vigliaccheria, di debolezza, di pochezza, di personalità fragile e confusa..
Non sarebbe stato più onesto ed equo, mi domando, chiamarla misoxenia?
Questa "scelta fobica", evidenzierebbe pertanto un'intenzione dell'inventore della definizione di colpire chi ha un'idea diversa.... la stessa specifica volontà denigratoria di chi, mi si consenta, per riferirsi a ipotetici aneliti separatistici, anziché adoperare il termine generico e neutro di spinte, usa quello di conati... ;-)

Commenti

Mi sembra un'ipotesi un po azzardata Enrico,
le parole hanno una genesi lenta e democratica,
nascono dall'uso del popolo, non dallo uso
partigiano di qualcuno, e comunque, se
il colpevole vi è stato (nel senso che lo ha
usato per sminuire gli avversari di opinione
o politici) bisogna risalire ai tempi dei greci
antichi per trovarlo, non a chi lo usa correntemente.
Sui conati, posso darti ragione, benchè in ogni
spinta separatista c'è sempre il pericolo di
reazioni autoritarie, come i fatti di Jugoslavia
ci hanno insegnato. Volevo partecipare al
dibattito sulla scuola ma sei già andato oltre
con il post nuovo (pensa che volevo dar
man forte alla Lella, benchè se la suoni e
se la canti da sola, inferendo non so da che cosa
che io abbia avuto problemi con gli insegnanti,
cosa del tutto opposta alla verità, io ho
sempre amato i miei insegnanti, che sono
stati - per la maggioranza - dei grandi insegnanti)
ciao Enri

Scritto da: b-rightful | 08/11/2006

Ciao B-r, nulla ti vieta di proseguire nei commenti al post precedente... i commenti sono ancora aperti..;-)

Scritto da: Enrico | 08/11/2006

Parto dalle ultime righe del tuo post, Enrico. Io credo che il presidente Napolitano abbia soprattutto peccato di uso eccessivamente colto e raffinato della lingua italiana. Infatti, il termine"conato" è un latinismo che deriva dal verbo deponente di prima coniugazione " conor-aris-conatus sum-conari", il cui significato è semplicemente quello di " tentare" "cercare di" ( sono andata controllare prima di scrivere, eh...è pur vero che sono laureata in letteratura latina, ma ussamoi, come diciamo ad Alba ;-)). Dunque, niente a che vedere con eventuali accezioni sminuenti, che potrebbero venirci in mente facendo riferimento ai conati di vomito ,per dire. D'altra parte, " conato di vomito" fa riferimento al tentativo di vomitare. Dopo questa leggiadra e graziosa spiegazione, direi che potremmo considerare svuotata di qualunque sospetto di definizione sprezzante la locuzione, pur eccentricamente snob, usata dal presidente Napolitano. Il resto del commento a dopo. Devo correre a scuola per i consigli di classe di terza, quarta e quinta, con la componente genitori e alunni appena eletti quali rappresentanti. Sarà uno spasso. A dopo a tutti ;-))

Scritto da: lella | 08/11/2006

Bene bene bene: rifocillata e riconciliata con il mondo, dopo tre ore di consigli di classe, da una confezione di salti in padella findus ( tagliatelle al cinghiale), posso accingermi a dissertare sul termine "xenofobia". Enrico, secondo me, nell'uso del termine" xenofobia"non c'è nulla di dispregiativo nei confronti di chi è xenofobo. Chi è xenofobo non viene implicitamente tacciato di vigliaccheria o di paura compulsiva, per il solo fatto di essere xenofobo. Secondo me è più grave "odiare gli uomini" ( misantropia) che non "avere paura dello straniero" ( xenofobia). E vado a spiegare. Si odia una persona dopo che la si è conosciuta nei suoi aspetti peggiori, la si vede perseverare in quegli aspetti pessimi, e non si individua un accenno di miglioramento nei comportamenti successivi. Non è indispensabile, ma, a questo punto, una persona siffatta si può pure odiare. Dunque, nell'odio c'è una componente razionale, riconducibile ad un'analisi accurata. La paura dello straniero e, dunque, del diverso, è connaturata in tutti noi. Qualunque cosa, o situazione, o persona che si discosti da ciò che conosciamo e che ci tranquillizza, è fonte di ansia e di timore. Siamo tutti vigliacchi? Certo che no. Siamo esseri umani e siamo lacunosi. Abbiamo lacune mentali di irragionevolezza, di istinto atavico che ci consiglia di badare al nostro focolare, per preservarlo da incursioni nemiche, di desiderio infantile di escludere dai giochi il bambino dell'altro cortile. Siamo fatti così: pazienza. Non è una questione di vigliaccheria: è una questione di istinto animale di marcatura del territorio per difenderlo dall'altro, dal diverso, da chi viene da lontano... e chi lo conosce. E' la paura di colui che non si conosce e dal quale, a rigore, ci si può aspettare di tutto. Il nostro percorso di uomini mentalmente evoluti ed eticamente corretti deve essere quello di controllare la paura, non certo di eliminarla, di razionalizzarla e di sottoporla al vaglio della ragione e della verifica dei fatti. La verifica dei fatti e delle circostanze ci diranno se le nostre paure, in quel dato frangente, erano motivate oppure no. In ogni caso, sarà giusto e legittimo mantenere ragionevolmente medio il livello di paura per ciò che non si conosce, la qual cosa ci consentirà di evitare brutte sorprese. Ricordiamoci che custodire una sana paura è tutt'altra cosa che abbandonarsi agli effetti di un'insana paura, cioè di una paura devastante, foriera di guai grossi per tutti. Ciao, Enrico: buona serata a te e a tutti. ;-))

Scritto da: lella | 08/11/2006

Sì Lella.... tutto chiaro..... ma io resto abbastanza convinto della
possibilità che il mio ragionamento, le mie deduzioni, siano fondati, per quanto fino a questo momento non abbia trovato alcuno che li condivida.
In ogni modo sono lieto di aver scritto ciò che pensavo.
Buona serata..;-)
21:00

Scritto da: Enrico | 08/11/2006

Behhh? Tutto tace? Perchè tutto tace? Non è bello che tutto taccia. Enrico, per favore, fai sentire il tuo brontolìo;-)) Se ci sei, batti un colpo. Ciiaaoo :-))

Scritto da: lella | 09/11/2006

Evidentemente questo post non ha avuto molto successo..... e comunque io sono anche occupato... ultimamente ho avuto rapporti frequenti con l'Amiu (Azienda municipalizzata igiene urbana) ;-)))

Scritto da: Enrico | 10/11/2006

Brutto tipo di rapporti: quando si ha a che fare con il comune, in tutte le sue accezioni è sempre un brutto affare..

Buona giornataaa

Scritto da: ele | 10/11/2006

Invero sono abbastanza gentili.... sono stato 2 volte all'"Isola Ecologica" con alcuni pezzi da smaltire (gratis) che ho portato personalmente e ho un appuntamento il 21 alle 7 (!!) per un ritiro a domicilio alla "modica cifra" di 120 euros l'ora (una dovrebbe bastare)... ;-))

Scritto da: Enri | 10/11/2006

troppo difficileeeeeee.....posso lasciare solo un augurio di buon w.e.?
a lunedì!!!! ;)

Scritto da: annasal | 10/11/2006

Ciao Anna... ho ora un pochino modificato l'articolo nel tentativo di renderlo più scorrevole e chiaro.... buon w-e e a lunedì!
;-)

Scritto da: Enri | 10/11/2006

birichino...;-)) Ciao, Enrico: buon sabato mattina ;-))

Scritto da: lella | 10/11/2006

Buon sabato Lella.... qui seminuvoloso, temp. ext 10,2..
8:08
;-)

Scritto da: Enrico | 11/11/2006

Buon sabato pomeriggio, Enrico .-)) Tempo nuvoloso, umidità,smog...Sembra di essere all'11 di novembre...Terminata la tua crociera per e dall'Isola ecologica? Dev'essere un gran bel posto...,-))

Scritto da: lella | 11/11/2006

E' un'area dove l'Amiu accetta da privati e da trasportatori accompagnati dai privati interessati (muniti di autorizzazione e "formulario" debitamente compilato) rifiuti ingombranti o inquinanti, che vengono lasciati ognuno nello spazio (contenitore o container) dedicato.... l'operazione è gratuita ma vengono assunti tutti i dati dei depositanti e la targa del veicolo col quale si sono portati i rifiuti.
Genova per noi...... ;-)))
Buon pomeriggio... ora esco.. ciao..
13:55

Scritto da: Enrico | 11/11/2006

buon week end enri, devo confessare che sto pigrando belamente invece di fare qualcuna delle molte cose che dovrei. Ma una volta tanto mi sarà concesso o no?

A domani o a stasera dipende dai programmi.

Ciaoo

Scritto da: ele | 11/11/2006

Bela, bela....
Ci mancherebbe altro che tu non potessi belare...
A presto... ciao, anzi... beeeeee.... ;)))
19:19

Scritto da: Enri | 11/11/2006

Mhuuuuu!!!!
:-)))

Scritto da: b-rightful | 11/11/2006

Qui ci vorrebbe il quartetto cetra a cantare la vecchia fattoria.... ;-))

Scritto da: Enri | 11/11/2006

E per domani un nuovo, sfizioso, intrigante post... Su, Enrico: noi, qui ovunque siamo, si attende. Buona domenica sera :-))

Scritto da: lella | 12/11/2006

I commenti sono chiusi.