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03/01/2007

Ipse Dixit

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È necessario che vi sia limite alla libertà del popolo, poiché lo Stato, per l'utilità comune, deve basarsi sui privilegi di alcuni.

(Marco Tullio Cicerone - Arpino, 3 gennaio 106 a.C. - Formia, 7 dicembre 43 a.C.),

14:15 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (15)

Commenti

Pienamente d'accordo sul fatto che vi sia un limite alla libertà del popolo, il quale, com'è noto, tende a lasciarsi allegramente strumentalizzare. Sarei mooolto più cauta nel concedere privilegi ad alcuni...anzi: non li concederei proprio, poichè ad un privilegio corrisponde una latitanza del diritto. Ciao, Enrico: tutto bene? Qui giornate splendide ;-))

Scritto da: lella | 03/01/2007

Ciao Lella, completerò il concetto con un'altra citazione di Cicerone che però ora non ho sottomano... sono sulle alture in pandamobile e sto raccogliendo gli ultimissimi raggi del sole... ;-))
16:50

Scritto da: Enri | 03/01/2007

molto acuta come affermazione....solo che o gli "alcuni" privilegiati sanno operare per il bene della cosa comune, oppure va messo un limite anche al privilegio....
Non sono contro questo a priori....solo che ci vorrebbero coscienze pulite e animi democraticamente sani....

Scritto da: annasal | 03/01/2007

il privilegio di alcuni non mi pare una situazione che sia coniugabile con la democrazia, salvo che vi sia il consenso della maggioranza del popolo.... ma il popolo sbaglia, sia nell'appoggiare i pochi, sia nel designare suoi rappresentanti o creduti tali... ;-))

Scritto da: Enri | 03/01/2007

per privilegio inoltre può anche intendersi il mero esercizio del potere... ;-))

Scritto da: Enri | 03/01/2007

...esatto...ed anche in democrazia ci vuole qualcuno che eserciti il potere, altrimenti si va nell'anarchia....intendevo quello Enrico...

Scritto da: annasal | 03/01/2007

Ecco, come promesso a Lella, un'altra citazione di Cicerone, abbastanza coerente con la precedente:
Nei dissensi civili, quando i buoni valgono più dei molti, i cittadini si devono pesare, non contare.

Scritto da: Enrico | 03/01/2007

e fors'anche basarsi sui privilegi non sarebbe sbagliato intenderlo come privilegiare... ;-)

Scritto da: Enrico | 03/01/2007

Si può concordare sull'assunto concettuale, ma un pensiero s'impone: con quale criterio è legittimo attribuire a qualcuno la patente di "buono"? Io ho un'idea molto precisa e, credo, persino molto corretta, ma...chi potrebbe dire che sia quella giusta e quella condivisibile? Ma poi: sarebbe forse noioso, oltre che, credo, umanamente impossibile, pervenire alla realizzazione della società perfetta. Platone ipotizzava utopicamente la Repubblica dei filosofi...ma ci vuole anche la praticità del geometra, per dire, se si vuole costruire qualcosa. Insomma, Enrico, ti prospetto un sillogismo: la società umana è composta da esseri umani; gli esseri umani sono imperfetti; la società umana è imperfetta. Secondo me, bisogna solo cercare di contenerne l'imperfezione essendo molto accorti nello stroncare sul nascere l'affacciarsi della brama di privilegio :-))

Scritto da: lella | 03/01/2007

Non siamo uguali (è l'assunto da cui parto... e basta guardarsi in giro per trovarne conferma) per cui è corretto che a taluni sia concesso di più, ad altri di meno, perché farebbero cattivo uso del troppo avere.
E mi azzardo a dire (rifacendomi alla seconda citazione di Cicerone) che anche i rappresentanti eletti da una parte di popolo che sostiene un'ideologia provatamente funesta oltre che utopica, dovrebbero avere minor peso (o veruno) rispetto ad altri, portatori di valori più accettabili....
Sono anche questa volta certo che sarai d'accordissimo con me..... buonanotte..
;-)))

Scritto da: Enrico | 03/01/2007

Il punto è che i portatori di valori più accettabili dovrebbero manifestare intenzioni, e adottare comportamenti conseguenti, talmente seri e cristallini, da indurre coloro che sostengono un'ideologia provatamente funesta e utopica a rivedere, se non addirittura a rigettare, quei loro nefandi pensieri, forieri di catastrofi politiche e sociali. Ma ,a quanto mi è dato constatare, sovente latitano serietà di intenti e di azioni in coloro che paiono portatori, appunto, di istanze più accettabili. Sono altrettanto certa che concorderai ;-)) 'notteee

Scritto da: lella | 03/01/2007

cicerone era un grande uomo di destra... posso azzardare.

buona serata Enrico!

Scritto da: ele | 03/01/2007

Lella, tu sei una teorica del convincimento che dovrebbe portare all'autoesclusione.... un bella barzelletta di primo mattino.. ;-)))
Ele, le mie conoscenze storiche non mi permettono di essere preciso, tuttavia, per quel poco che ho letto di Cicerone, direi che egli oggi può essere considerato di destra, mentre riportato ai suoi tempi, non credo possa dirsi altrettanto.
C. era per il governo degli uomini migliori, che possedevano più virtù o conoscenze o capacità o intelligenza, ma si opponeva al potere come frutto del danaro o dell'ereditarietà...
Ciao ciao... buondì a tutti!
;-)
7:40

Scritto da: Enrico | 04/01/2007

Beh, la serietà di un individuo si misura sulle grandi decisione, mica sui bruscoli. Se io, potenziale portatore di valori accettabili, mi riconosco impossibilitato a dare seguito alle aspettative delle persone serie, per congenita incapacità di interpretare un ruolo che non sia quello, dignitosissimo in altre sedi, del cabarettista, allora, da persona seria, sarà d'uopo che mi autodestituisca da qualunque velleità di gestione del potere, mi ritiri a vita privata e mi metta a coltivare ranuncoli. Ecco, un uomo con queste caratteristiche ( di coraggio, di conoscenza di sè e dei propri limiti, di etica e di autoironia ) non soltanto lo vorrei ai vertici del potere, ma lo adorerei in silenzio ( si fa per dire, ovviamente). Ciao, Enrico: buon giovedì:-)) P. S. Cicerone aveva un pessimo carattere, ma è stato un grande. Ciao a tutti :-))

Scritto da: lella | 04/01/2007

Mah, se decidesse di coltivare ranuncoli, di conseguenza sarebbe lontano dal potere..... ma tu te li immagini Faustino e Olivieruccio, tanto per far due nomi a caso, dedicarsi a tempo pieno alla floricoltura... ;-)))
Buona serata a chi passa di qua!
19:35

Scritto da: Enrico | 04/01/2007

I commenti sono chiusi.