Ok

By continuing your visit to this site, you accept the use of cookies. These ensure the smooth running of our services. Learn more.

21/08/2007

Interrogativo piumato

Se una gallina fa un uovo nel prato del vicino, ha poi diritto a rimanere in quel prato?

Commenti

credo che , legalmente, il vicino potrebbe prendersi l'uovo e ospitare la gallina.

Scritto da: ele | 21/08/2007

Ele, hai capito a cosa mi riferivo?
;-)

Scritto da: Enri | 21/08/2007

non ci ho nemmeno riflettuto, ma la mia era una risposta ironica..

Scritto da: ele | 22/08/2007

...e allora, ironicamente, ti rispondo.. ospitarla nella pentola!
Buon mercoledì Ele! ;-)

Scritto da: Enri | 22/08/2007

meglio un uovo oggi che una gallina domani!!
così, per dire.
bho??? :-)

Ma di che stiamo parlando???? :-))

Scritto da: b-rightful | 22/08/2007

Ma suu... mi riferivo a quella donna sudamericana irregolare ma con un figlio cittadino americano (perché nato lì) che negli stati uniti è stata riportata al suo paese d'origine dopo essere stata "rinchiusa" e protetta a lungo in una chiesa metodista..

Scritto da: Enrico | 22/08/2007

troppo complicato, ma gli americani fanno questo ed altro..

Scritto da: ele | 22/08/2007

ma sai, il discorso è presto fatto, se una clandestina lo fa apposta a sfornare un figlio in America perché diventi cittadino e poi lo ancora a quel suolo rivendicando un ipotetico diritto a stare con lui allora... questo è un bel sistema per "superare" le leggi sull'immigrazione....

Scritto da: Enrico | 22/08/2007

ciòsignifica che se casualmente faccio in modo di trovarmi a san marino o a montecarlo al non mese di gravidanza, posso avanzare il diritto di restare in questi paesi?

ho capito bene? o vale solo per l'america? la giurisprudenza non è il mio forte..

Scritto da: ele | 22/08/2007

No no no:
In America chiunque nasce sul suo suolo diventa cittadino americano (in altri paesi non so, occorrerebbe consultare il diritto interno e non tanto quello internazionale).
Ora, essendo quella donna, straniera e immigrata clandestinamente, presente se pur illegalmente in usa al momento del parto, suo figlio è cittadino americano (e ha diritto a rimanere lì).
Quello che lei avrebbe voluto (per se stessa e quale rappresentante di donne straniere nella medesima situazione) è poter restare insieme al figlio (che si guarda bene da spostare dal suolo americano) in america.
Ma lei era e resta illegale e, appena uscita dalla sua "autoclusura in zona franca" come era considerata quella chiesa metodista, è stata presa dai funzionari dell'ufficio immigrazione e riportata al paese d'origine (e il figlio è restato in usa)

Scritto da: Enrico | 23/08/2007

I commenti sono chiusi.