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30/06/2008

Napoli 1975

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Napoli è una città viva e rovinata. Tutto è bello, orrendo e in disordine, niente funziona bene tranne il passato. Ma tutto è possibile.
Gli esperimenti marini più importanti del Mediterraneo, le speculazioni più colossali e fasulle, le storie più incredibili e piacevoli, le persone più nobili e declassate, le cose più inutili e intelligenti si trovano qui. Con sfondo di sole e di mare.
Anche le cose più ingenue e contorte che scendono negli abissi dell'anima prosperano qui meglio che altrove.
Se ci fosse una capitale dell'anima, a metà tra oriente e occidente, tra sensi e filosofia, tra onore e imbroglio, avrebbe sede qui.
Nel mezzo della città si apre via Spaccanapoli, un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l'enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia. Qui visse e morì Benedetto Croce.


(Incipit de "il prato in fondo al mare" -1975, di Stanislao Nievo, Milano, 30 giugno 1928 – Roma, 13 luglio 2006)

07:50 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (2)

Commenti

Lo vedi, Enrico? Accanto al caos e all' annaspare del disordine possono svilupparsi la lucidità e il raziocinio della filosofia. Benchè don Benedetto, umanamente, fosse moooltooo partenopeo...

Scritto da: lella | 30/06/2008

Può essere benissimo.... così come nell'ordine e nel silenzio.. ;-)

Scritto da: Enrico | 30/06/2008

I commenti sono chiusi.