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11/12/2009

Silvio Show!!

Non si sa se ridere, esprimere consenso (o dissenso per chi dissente) o preoccuparsi.... certo le ultime dichiarazioni del nostro Presidente del Consiglio al congresso del PPE a Bonn sono destinate ad accrescere la tensione politica.
Ma prima di affrontare direttamente la questione e l'episodio specifico, è necessario ricordare ancora che la causa a monte, l'origine di quanto sta accadendo, va cercata nel già più volte citato lodo Alfano e nella sua bocciatura da parte della Corte Costituzionale.
Come già da me scritto, tale decisione è stata a mio vedere l'errore gravissimo (il padre di tutti gli errori) da cui è partito tutto ciò che di negativo e distruttivo ad esso è seguito... perché, ribadisco la mia opinione, in presenza di valevoli ragioni giuridiche che avrebbero consentito la dichiarazione di costituzionalità del lodo, la Consulta «era tenuta» a preferire questa strada, sia per il bene e la tranquillità della Nazione, sia in ossequio a un «vincolo solidaristico e armonico» con le altre istituzioni della Repubblica (una sorta di «Gentlemen's agreement»), sia per non contraddire precedenti orientamenti che avrebbero potuto indurre (ingiustamente e incolpevolmente) in errore il Legislatore nel proporre una sua norma nelle forme ordinarie.
Detto ciò, non posso negare che non approvo (se non altro per questioni di carattere) la scelta del Premier di tenere alta la tensione e di parlare «a ruota libera», seppure capisco che, umanamente, di fronte a una platea internazionale, egli abbia voluto, a suo modo, difendersi dalla quantità di accuse che gli sono piovute addosso, le quali di certo hanno avuto ampia eco anche all'estero.
Ma devo dire pure che, se talvolta non mi trovo d'accordo con Silvio B. soprattutto nei modi e nelle forme espressive, per cui provo anche disagio o preoccupazione quanto lo vedo a tal punto scatenato e ciarliero, altrettanto mi disturba e mi rattrista la scontata visione dei volti seri e lapidei di chi si scandalizza, s'indigna, stigmatizza, prende le distanze o trasecola, dopo le sue dichiarazioni.
Forse il Presidente, con questi suoi modi, vuole costringere i suoi avversari a venire allo scoperto, vuol far sì che, provocandoli, essi si manifestino in maniera più schietta e chiara, abbandonando quel mascheramento formale che copre la loro vera identità.
Forse egli vuole mettere alle corde e alla prova chi fra «i suoi» tentenna o si dissocia, e cogliere così l'occasione per estrometterlo una volta per tutte dal partito, o meglio ancora indurlo a fare le valige lui stesso.

08:37 Scritto in Politica | Link permanente | Commenti (0)

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