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15/10/2011

Tempi moderni

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E' forse un segno della nemesi che simboli del capitalismo, della civiltà del prodotto frutto dell'impiego di grandi capitali in attività industriali anche sofisticatissime, emblemi quali le Banche o le Borse, insieme ad altri più banali come supermercati ed auto di lusso, siano oggi presi di mira proprio grazie al tremendo potere aggregante di sistemi di comunicazione nati dallo sviluppo tecnologico industrializzato e resi disponibili per la massa.

E' probabilmente presto per dire se il capitalismo morirà proprio per mano degli utilizzatori finali dei suoi migliori prodotti, ma le possibilità paiono non del tutto trascurabili:
la vis distruttiva, la voglia di distruggere, va oltre la capacità stessa di pensare qualcosa di sostitutivo, prescinde da una visione prospettica che offra, dopo, uno sbocco diverso e praticabile, che non sia il solo caos.

Un day after che sarebbe ancor più inconcepibile oggi, in un'epoca in cui quasi nessuno è in grado di vivere, se non usufruendo di quanto distribuito dalla società del consumo:
pensiamo solo per un attimo che l'energia elettrica manchi, così i combustibili, così i beni industriali offerti da supermercati o da esercizi commerciali di qualsiasi genere... cosa faremmo senza? quanti potrebbero autonomamente procurarsi anche il minimo che necessita per vivere?

L'antica civiltà contadina, grazie al suo legame con la terra, sia pure in povertà, era in grado di sopravvivere da sola, era autosufficiente, oltre che solidale al suo interno... ma noi no, noi siamo soltanto pollame di allevamento che, se la macchina automatica che ci sostenta si fermasse, saremmo destinati a soccombere e a finire disperati.

No, non possiamo più permetterci rivoluzioni... non ne abbiamo più la stoffa... moriremmo di fame con l'iPhone in mano.

Commenti

Vorrei suggerire anche, in tema, la lettura di un interessante articolo di Mario Sechi:

http://www.iltempo.it/interni_esteri/2011/10/16/1293637-nutrire_bestia.shtml?

Scritto da: Enrico | 16/10/2011

Che scemi che siamo stati, a ridurci così: schiavi di noi stessi e della nostra scarsissima lungimiranza.
Va be'! Mangeremo i-phone in salmì e giga-byte in salsa provenzale! :-))

Scritto da: Lella | 16/10/2011

Mah! Io sono del parere che ci siano stati infiltrati provocatori, protetti da qualcuno. Infatti sono arrivati senza che nessuno li ostacolasse e se ne sono andati senza che nessuno li fermasse. Ma ti sembra possibile?

Scritto da: Lella | 16/10/2011

Non so proprio, Lella, bisognerebbe avere contatti nelle Forze dell'Ordine per conoscere come vanno le cose in questi casi e fino a che punto sia possibile adottare misure preventive, individuare e fermare anzitempo i potenziali "provocatori".

A me pare comunque che costoro siano gente ben addestrata o che ha ottenuto, magari anche attraverso la rete, un'"educazione" teorica alla guerriglia di buona qualità.

Essi giocano anche, secondo me, sui limiti che ha l'apparato di Polizia nell'arginare le loro azioni nel momento in cui si svolgono... nel senso che, se eccede i limiti della legalità (e nei momenti di così alta tensione ci vuole poco) o, peggio, ci scappa il morto fra i manifestanti, si sa poi che ne pagherà le conseguenze, mediatiche e giudiziarie... e c'è sempre qualcuno che riprende o fotografa eventuali travalicamenti dei Corpi di Polizia.

Scritto da: Enrico | 16/10/2011

Ciao, Rebora :-))

Scritto da: Lella | 18/10/2011

Ma tu c'eri ad accogliere la Prestigiacomo? ;-))

Scritto da: Enrico | 18/10/2011

Nooooooooooooooooo...giammai!!! ;-))

Scritto da: Lella | 18/10/2011

Neppure tuo marito? ;-))

Scritto da: Enrico | 18/10/2011

Nooooooooooooooooooo!!!!!!!!!! Giammai!!!!!!! ;-))

Scritto da: Lella | 18/10/2011

Allora: mio marito è stato invitato all'inaugurazione e alla cena successiva in Fondazione Ferrero, alla stregua di tutti gli amministratori e presidenti vari del territorio . Gli ho permesso di fare una capatina all'inaugurazione ( ih ih ih), ma alla cena, neanche a parlarne. Infatti, si è giustificato dicendo che aveva un impegno pregresso con me. E non era mica una frottola: infatti siamo andati al teatro Socuiale, in sala storica che è una meraviglia architettonica, ad assitere al concerto di canti risorgimentali per soprano, coro, pianista e flauto. Due ore di pura estasi estetica.

Scritto da: Lella | 18/10/2011

Vedi che qualcosa avevo intuito.... ;-)))

Però perdere la cena.... i canti risorgimentali non si mettono sotto i denti!! ;-))

Scritto da: Enrico | 19/10/2011

Ma scherzi?!?! E' stato uno spettacolo bellissimo. Hanno eseguito " Va pensiero" per un paio di volte...roba da brividi.
Altro che cena con mummie e cariatidi. Pfui.

Scritto da: Lella | 19/10/2011

A me vengono i brividi invece solo a pensare alla tua serata in concerto.... e fossero tutte come la Prestigiacomo le mummie!! ;-))

Scritto da: Enrico | 19/10/2011

La Prestigiacomo è sicuramente una bella donna, non ci piove e, devo dire, con gli anni è persino migliorata.
Ma, come dire? manca un po' di verve, di brillantezza, di simpatia naturale... è un filino statica, al punto da sembrare lievemente imbalsamata, ecco.
In questo senso, può apparire in modalità mummia.
Ma poi, in realtà, io non pensavo neppure a lei, ma a tutti quei soliti noti che da trenta e più anni formano il parterre politico di Alba e zone limitrofe... ;-))

Scritto da: Lella | 19/10/2011

Ciao Enrico! Ho letto di un po' di "tremarella" Genovese.. Tutto ok?

Passo poco, lo so, non aggiorno nemmeno il blog, come al solito dirai tu. Però il lavoro e la vita frenetica mi risucchiano...
abbracci a tutta la combriccola

Scritto da: ele | 20/10/2011

Ciao Ele, a dirti la verità io non mi sono accorto di nulla, forse anche perché l'epicentro non è vicinissimo.

Per il resto... dovrò migliorare le qualità del mio vortice.. per risucchiarti un po' più spesso qui... :-)))

Un caro saluto a te e famiglia! ;-)

Scritto da: Enrico | 20/10/2011

Ciao Enrico, passo per un saluto veloce.
Non mi impegolo in commenti complicati
(non che il post non li meriti, ma oggi
sono stanco, ho appena pubblicato
un post pesante sul mio), cito solo
Candide: se ci sarà una rivoluzione
globale (i Maya se la ridono hehehe)
è chiaro che "il faut cultiver notre
jardin" ("bisogna coltivare il nostro
giardino", trasformarlo in orto ;).
Tu sei avvantaggiato, che già un
pò di terreno ce l'hai ;))))
Ciao, a presto, e saluti a tutti.

Scritto da: b-rightful | 20/10/2011

Ciao Paolo, ti ringrazio per la visita e ti dico che ho già provveduto a commentare (nei limiti delle mie possibilità;) il tuo nuovo e corposo post.

Vedrò allora di elaborare un progetto di conversione della terra in orti ed altre colture fruttifere... o pollai..

A presto! ;-)

Scritto da: Enrico | 20/10/2011

I commenti sono chiusi.