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23/01/2012

Excipit

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Ho esaminato ora la possibilità di portare a termine la mia ricerca sul diritto islamico, in seguito alla quale ho già pubblicato qui alcuni post:

ho letto e riletto la documentazione, sia vecchia che nuova, che è in mio possesso e ciò con particolare riguardo, questa volta, al diritto penale e, sul piano civile, al diritto di famiglia... ho esaminato e ho deciso di non andare oltre.

Troppo facile trovare fra il diritto occidentale e il diritto islamico, diversità che finirebbero col determinare, da parte di molti, sussulti di disapprovazione, di condanna, di distacco, nei confronti di quest'ultimo... troppo facile e comodo scrivere «contro».

Credo invece che noi non abbiamo alcuna legittimazione a giudicare gli usi, le tradizioni, le leggi di altri popoli, che si sono sviluppati e radicati in luoghi culturalmente, se non geograficamente, assai lontani.

Diversa cosa sarebbe ed è, invece, criticare ed eventualmente limitare la perpetuazione, anche fuori dai paesi di origine, di comportamenti che stridono con gli usi e le leggi locali, per quanto io creda anche che certi eccessi e storture nelle abitudini di vita occidentali possano giovarsi di temperamenti indotti, anche emulativamente, da altre culture.

D'altronde vari e forti sono i segnali che ci portano a credere che il nostro modello di civiltà, europeo in particolare, non abbia generato quel mondo ideale che era nei sogni dei suoi padri.

14:12 Scritto in Diritto | Link permanente | Commenti (1)

Commenti

Il guaio dell'Islam è che non ha mai avuto una Riforma come quella protestante. Vedi come si sarebbero svegliati e ridimensionati!
;-))

Scritto da: Lella | 24/01/2012

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