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10/11/2015

Iacopo Vittorelli

Jacopo_Vittorelli.jpg

Continuando nel filone del ricordo di personaggi che hanno nel giorno odierno la ricorrenza della loro nascita o della loro morte, oggi ho scelto Iacopo Vittorelli (Bassano del Grappa 10 novembre 1749 - idem 12 giugno 1835) che fu poeta, librettista e letterato italiano.

Tratta dalle Rime, vi propongo la prima parte di una delle sue Canzonette.. A Dori, risanata dopo le acque.

Una lettura leggera per iniziare lievemente la giornata..

 

                                                                      A DORI

Risanata dopo le acque.

 

Su l’Ara d’Esculapio
     Recate, o Pastorelle,
     Due vaghe tortorelle
     Eguali nel candor.

Io voglio offrirle al Nume
     Su i mattutini albori
     Or che risorge Dori
     Bella siccome un fior.

Pieno di luce nuova
     L’occhietto cilestrino
     Già medita il destino
     Del più ritroso cor.

Già torna in quella faccia
     Serena e lusinghiera
     L’ilarità primiera,
     E la magia d’Amor.

 

07:41 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (3)

Commenti

ma che carina :-) Anch'io, nel mio piccolo, scrivevo cose così, dai 15 ai 18. Il mio obiettivo preferito erano le suore del Sacro Cuore di Alessandria, presso cui soggiornavo quando frequentavo il liceo Plana. Mi "scomunicarono" più di una volta, ma io mi divertivo da matti :-)

Scritto da: Lella | 12/11/2015

C'è anche una seconda perte che ho omesso per motivi di spazio.

Per le poesie ci vuole l'ispirazione, un motivo che ci faccia volare la fantasia, che ci stimoli... senza di questo è difficile, se non impossibile. ;)

Scritto da: Enrico | 13/11/2015

Vero. Però le filastrocche parodistiche in rima sono giochi simpatici che non necessitano di ispirazione...solo di spirito giocoso e di un po' di senso ironico e autoironico :-)

Scritto da: Lella | 13/11/2015

I commenti sono chiusi.