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10/10/2008

Cronaca di un disastro

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Per chi vuol saperne di più sulle vicende delle Borse e sulla crisi finanziaria internazionale, un articolo interessantissimissimo, pubblicato da "Trend Online" (http://www.trend-online.com/) ma proveniente dal sempre ottimo "Il Sussidiario" (http://www.ilsussidiario.net/).

Buona lettura!!! ;-)))

http://www.trend-online.com/?stran=izbira&p=prp&id=194943

21:09 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (8)

09/10/2008

Spaghetti alla finanziera

E' di ieri sera il decreto del Governo Italiano volto a creare strumenti a difesa del sistema bancario e dei risparmiatori.
Lo Stato, in breve, ove occorra, interverrà a sostegno delle Banche in crisi di liquidità, fornendo alle medesime (sotto forma di acquisto di azioni privilegiate), la quantità di denaro utile a impedirne il fallimento.
"Nessuna banca fallirà", dichiarano il Premier e il suo Ministro delle Finanze... benissimo, ciò non può che riempirci di gioia e darci sollievo..... però...
Però un dubbio resta, come mai non si è pensato di garantire illimitatamente i depositi, e ci si è limitati ad aggiungere alla garanzia interbancaria, quella dello Stato, lasciando fermo il tetto di copertura a 103.000 euro?
Se nessuna banca deve fallire, che senso ha fissare ancora un limite alla restituzione del danaro depositato, in caso si verifichi il fallimento?
Pare una (preoccupante) contraddizione, alla quale io do due risposte possibili, non certo frutto delle mie conoscenze in materia, quanto originate dalla mia capacità deduttiva.
La prima è che in Italia operano anche Banche straniere e che lo Stato non è ovviamente in grado di intervenire su queste per impedirne il fallimento, per cui sarebbe troppo rischioso e oneroso garantire illimitatamente anche i depositi creati presso gli sportelli italiani di queste Banche, ciò anche in considerazione del fatto che talora tali Istituti stranieri in grave crisi, per procurarsi liquidità, offrono al correntista interessi altissimi (basta guardare la pubblicità televisiva).
La seconda è quella che in realtà in sede europea il Presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, a conclusione del recente meeting di Ecofin in Lussemburgo, ha dichiarato che i Ministri delle Finanze Ue hanno concordato sul fatto che non lasceranno che una banca "importante per il sistema" fallisca.
Ecco il punto, l'importanza sistemica... questo potrebbe essere il criterio di scelta, seguendo il quale agli Istituti bancari di ridotto impatto sul sistema (piccole banche e banche online?) potrebbe anche essere consentito di fallire.. ragion per cui porre un limite alla garanzia dei depositi pensando a queste banche ha un senso, soprattutto se esse, similmente al caso sopra esposto, offrono per "far cassa" interessi molto elevati ai correntisti, intercettando e distraendo forti quantità di capitale.

08/10/2008

Latino Americano

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Ultimamente mi sembra di essere diventato un selezionatore di articoli giornalistici, anziché un estensore di idee di produzione propria.... ma la verità è che le notizie che ci giungono da tutto il mondo sono talmente "avvincenti" che dedico alla loro ricerca e al loro esame gran parte del mio tempo.
Essendomi però casualmente imbattuto in un articolo che riguarda un argomento già trattato e nello stesso tempo piacevole, culturale e non apportatore di ulteriori mestizie, lo propongo adesso... buona lettura!

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=6751

È boom del latino negli Stati Uniti dove, dopo francese, spagnolo e tedesco, è la quarta lingua straniera studiata al liceo.
Da qualche anno a questa parte, il latino è sempre più nelle corde degli studenti americani: considerata morta e defunta a più riprese, la lingua dei “padri europei” sta ora conoscendo oltreoceano una nuova età dell'oro e spopola nelle preferenze di giovani e docenti. Secondo le ultime stime disponibili, il numero degli studenti americani che hanno sostenuto l'esame di latino è cresciuto costantemente negli ultimi anni fino a raggiungere le 134.000 unità (erano 101.000 nel 1998). Parallelamente, gli esaminandi che hanno preso parte ai test di latino sono stati 8.654 nel 2007, il doppio rispetto al 1997.
Le ragioni di questa “passione di ritorno” – dopo gli sfavorevoli anni '60 – che ad oggi piazza il latino come quarta scelta nelle lingue straniere sono diversi: dall'opportunità di comprendere più a fondo la grammatica, alla conoscenza ravvicinata del mondo degli antichi, fino, certamente, alla possibilità di capire alcuni passi latini presenti in libri di grande successo come quelli della saga di Harry Potter.
«Tuttavia» tiene a precisare Marty Abbott, direttore del Consiglio americano per l'insegnamento delle lingue straniere «la gente crede che il latino stia tornando, ma la verità è che l'interesse per questa lingua non se ne è mai andato».

(scritto dalla Redazione de "Il Sussidiario", 8-10-08)

09:40 Scritto in Curiosità | Link permanente | Commenti (5)