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29/01/2008

Misteri rosso sangue

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Grande curiosità risveglia, ogni volta che l'evento si ripete, la liquefazione di ciò che è considerato dai fedeli il sangue di San Gennaro.... e certo non potrò essere io a dare la risposta definitiva alla domanda di come si verifichi questo fenomeno.
A quanto mi risulta, nessun esame diretto è stato fatto sul contenuto dell'ampolla.... e quindi possono essere avanzate solo delle ipotesi "indirette".
La prima che voglio esporvi è quella più ovvia e rispondente al pensiero e alla speranza del popolo raccolto in preghiera: si tratta di un miracolo!
Saremmo quindi di fronte all'intervento del Santo o di Dio stesso che, sollecitato dalle esortazioni degli astanti e facendo uso dei suoi poteri, renderebbe possibile tale trasformazione.
Per converso, esperimenti più o meno scientifici ci dicono che la mente umana può influire sulla condizione della materia e addirittura sullo stato o la crescita di organismi viventi.... e potete immaginare quale forza intensa possa sprigionarsi dalla somma di tante orazioni tutte tese a che l'evento liquefazione si generi...
Ma esiste anche una terza possibilità.... che si tratti soltanto di un fenomeno tissotropico.
Per chi non lo sapesse (immagino tutti, quindi :))) la tissotropia è la proprietà di alcuni fluidi pseudo-plastici di variare la loro viscosità quando sottoposti a sollecitazioni, in seguito alle quali il fluido stesso può passare dallo stato quasi solido a quello di liquido o, più in generale, da quello di gel a quello di liquido (fonte Wikipedia).
Va detto al riguardo che un composto tissotropico di facile preparazione è stato in tempi recenti scoperto, che si comporta analogamente al presunto sangue del Santo, di cui riproduce la tinta..... ma l'obiezione più importante a questa soluzione sta nel fatto che il composto perde dopo pochi anni tali proprietà, cosa che non avviene al contenuto dell'ampolla.
Un mistero quindi...... e tale forse è bene rimanga... come è altrettanto auspicabile si conservi una tanto caratteristica manifestazione di "folklore fideistico" legata al venerato martire...;-)

19:05 Scritto in Misteri | Link permanente | Commenti (12)

28/01/2008

Cicala

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Cicala che canti in un remoto sito,
nulla a te cale d'ogni umano affanno,
il mondo tuo fatto sol'è di luce e di cocenti raggi.

Ingenua e lieta canti il tuo destino,
ingenua e lieta nulla più di quel ch'hai tu cerchi.

E mentre il mondo mio vedo mutare mesto,
rammento il tuo che sempre uguale sta.

Meschino colui che da se stesso sfugge,
ogni passo che muove, sua dannazione accresce.

(da blog excite 25.12.2003)

21:00 Scritto in IoAutore | Link permanente | Commenti (4)

27/01/2008

Dei furbi e dei fessi

L'Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno.
Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l'italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta.
Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l'esempio e la dottrina corrente – che non si trova nei libri – insegnano i sistemi della furbizia.
La vittima si lamenta della furbizia che l'ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un'altra occasione.
La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l'Italia, è appunto l'effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.

(Da il Codice della vita italiana, di Giuseppe Prezzolini, Perugia, 27 gennaio 1882 – Lugano, 14 luglio 1982)

00:05 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (8)

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