25/11/2011
Una questione di stile
Vedo con estremo piacere che i membri del nuovo Governo Monti, sul quale al momento non esprimo giudizio alcuno, hanno fatto la scelta di muoversi nelle loro pubbliche apparizioni con autovetture di produzione nazionale e, in particolare, con la sempre gradevole ed elegante Lancia Thesis, oggi non più in commercio.
L'utilizzo di aggressive e sfavillanti vetture di produzione germanica da parte della precedente Compagine era in effetti una nota stonata che era ben udibile anche dalle mie pur partigiane ma sensibili orecchie:
un'evidente manifestazione di cattivo gusto in cui mi stupisce fosse caduta una persona come il Cav. Berlusconi, uomo attento all'eleganza e condivisibilmente uso a dare il giusto peso al fattore estetico, alla bellezza..*
Detto ciò, aggiungo, tornando alla Lancia e rammentando le immagini viste giorni fa su una rivista di auto storiche, come le linee pulite e la limpida signorilità delle realizzazioni di questa marca nel periodo centrato sulla metà del secolo scorso, restino ineguagliate e ineguagliabili.
Guardando quelle foto ben si comprende quanta, quanta e quanta acqua sia passata sotto i ponti da allora, soprattutto pensando alle giovani figlie delle operazioni commerciali del Dott. Marchionne... pensando, stavo dicendo, sia pur con simpatia e spirito comprensivo, a quelle Chrysler lancizzate o Lancia chryslerizzate arrivate da poco sul mercato.
Quam mutate ab ille!
(non so se sia giusto, latinamente parlando ;))
09:03 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (12)
19/11/2011
20 nuovi aforismi per il w-e!
L'arroganza è il condimento con cui lo stolto arricchisce il piatto della sua stupidità
Quando l'ottimismo cammina in punta di piedi, lo chiamiamo speranza
L'uomo sovente dice ciò che è di poco peso e tace ciò che è troppo pesante per essere detto
Il fiore della verità prospera nel silenzio e appassisce sulla bocca di chi ne pronuncia il nome
La fermezza cessa di essere una virtù allorquando arreca danno a noi stessi
Confidare troppo nell'intelligenza altrui è rischioso almeno quanto fidarsi eccessivamente della propria
Non si può chiedere all'incendio il buon senso che è mancato a colui che lo ha appiccato
Meno bruciante è la sconfitta patita da un nemico leale
La mano del destino è in grado di mutare la nostra vita in un attimo ma, il più delle volte, si limita a mostrarci quanto le sarebbe facile farlo
Il passato è lo scranno dal quale scrutare il planetario del futuro
Il sempre e il mai sono due avverbi che l'uomo ha inventato per illudersi della sua immutevolezza
Quando l'immaginabile non ci appaga, è all'imprevedibile che dobbiamo affidare le nostre speranze
Anche una stupidaggine, se esce dalla bocca di un gradevole contenitore, può assumere un sottile profumo di intelligenza
Sovente l'uomo manifesta pubblico apprezzamento per la bontà, ma in silenzio ammira la cattiveria
Il bancomat della saggezza è aperto a tutti... ma non per tutti è riuscire a spendere la sua moneta
Scivolare su un equivoco è la cosa peggiore: non dà neppure il beneficio di poter apprendere qualcosa da un proprio errore
Prima di dire a qualcuno che ti ha deluso, prendi su di te la colpa per non averlo esattamente valutato... e taci
Fra tutte le mistificazioni messe in atto dall'uomo, quella di atteggiarsi migliore di quel che è, è una delle peggiori
Se di un recipiente vedi solo la bocca, non saprai mai quanto potrà contenere se non provando a riempirlo
Neppure il più ostinato dei venti potrà fermare la foglia che cade.
09:29 Scritto in IoAutore | Link permanente | Commenti (4)
14/11/2011
Intervallo Spread
In attesa di proseguire con il Diritto Islamico, non certo allo scopo di denigrarlo (perché è mio principio assoluto non dileggiare, salvo in scherzo, niente e nessuno, né in modo esplicito, né implicito, né indiretto), ma per offrirne una rappresentazione, se pur vaga, mi concedo un breve intervallo in materia di finanza, parlando oggi del pluricitato spread, ciò con particolare riferimento al rapporto fra i Buoni del Tesoro Poliennali italiani e quelli, analoghi, emessi dallo Stato tedesco.
Prima ancora però desidero dare una definizione di BTP, aiutandomi anche col sito di borsaitaliana.it: i Buoni del Tesoro Poliennali sono titoli di credito a medio-lungo termine emessi dal Tesoro con scadenza pari a 3, 5, 7, 10, 15 e 30 anni; con essi l'investitore riceve durante la vita dell'obbligazione un flusso cedolare costante correlato all'interesse annuo stabilito all'atto dell'emissione.
Questa la base teorica, ma in realtà il rendimento effettivo del titolo è dato dalla somma di due fattori: l'entità fissa, predeterminata, della cedola (a versamento semestrale), e il prezzo d'acquisto del titolo medesimo.
Accade infatti che più la solvibilità dello Stato emittente è dubbia, più difficile diventa finanziare e rifinanziare i suoi debiti, per cui, esemplificando, può accadere che uno stock di sue obbligazioni con capitale di rimborso 100 a scadenza, sia venduto all'asta di assegnazione a 90, con la conseguenza che nel computo degli interessi va anche calcolato quel 10 di capitale che verrà rimborsato in più, al termine, rispetto al pagato.
Ecco quindi che, facendo qualche conto, un BTP con cedola nominale al 4%, acquistato al 90% del suo «prezzo base» (e quindi della somma che sperabilmente verrà rimborsata trascorsi gli anni previsti) avrà un rendimento effettivo, se si parla di un'obbligazione decennale, di circa il 5% annuo.
Ed è su questo dato concreto, ricavabile dall'andamento delle vendite in sede di asta di emissione e, come tendenza fuori asta, dallo scambio dei titoli già emessi, che si calcola il differenziale, lo spread, fra l'interesse effettivo dato dai titoli di un certo Stato e quelli emessi da un altro, posti come riferimento.
Nell'eseguire queste stime va ricordato ancora che ad ogni unità percentuale (ogni 1%) corrispondono 100 punti base, per cui, se parliamo di uno spread fra titoli di 400 punti base, significa che fra uno e l'altro interesse c'è una differenza di 4 punti percentuali... quindi, esemplificando ancora, se il BTP di riferimento dà il 2% , quello, analogo, dello Stato «sotto pressione», con spread 400 arriva al 6%.
E' evidente che, con questi tassi di rendimento, gran parte delle risorse statali disponibili se ne va... nelle tasche degli investitori (o speculatori)... sempre che sia, a scadenza, possibile rendere il capitale..
(S.E. & O.)
Link:
http://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/btp.htm
http://www.obbligazione.info/2011/07/spread-bund-btp-che-cose-e-soprattutto.html
http://www.bloomberg.com/quote/!ITAGER10:IND
14:37 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (7)