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27/05/2005

Gregge

medium_gregge.jpg







Stasera vi propongo un'immagine un pò particolare che, secondo me, si valorizza per il contrasto fra luci ed ombre.
Un'istantanea caratteristica, ma non cercata nella sua specificità... risultato della sottoesposizione indotta dall'"abbagliamento" della fotocellula che ha chiuso il diaframma (e/o ridotto il tempo di apertura dell'otturatore) basandosi sulla luminosità dello sfondo.
Pecorelle e asinelli (o muli)... appena giunti al pascolo.
(l'asinello maggiore però è dietro l'obiettivo.... ;-))

(Foto Enri-cliccare per ingrandire)

20:40 Scritto in Immagini | Link permanente | Commenti (7)

26/05/2005

26 maggio

medium_100_0372.jpg







Stamane sono piuttosto di cattivo umore..
Il fatto è che quello stillicidio continuo di adempimenti a cui uno deve far fronte, alla lunga sfibra anche il soggetto più paziente e il meno propenso ad attribuire loro più importanza di quel che meritino..
Comunque eccomi qua, fra un mugugno e l’altro.
Oggi niente post impegnato.... solo un’altra immagine, un’inedita fotografia campagnola.... casolari e spazi aperti a ridosso della ancor più aperta pianura....

(foto Enri -cliccare per ingrandire)

08:30 Scritto in Immagini | Link permanente | Commenti (33)

25/05/2005

Ralph Waldo Emerson


Ralph Waldo Emerson, saggista e filosofo, nasce a Boston il 25 maggio 1803....
Il caso ha voluto che stamane una fortunata ricerca mi portasse a lui e alle sue opere.... ed è con entusiasmo e gioia che trascrivo di seguito un brano tratto dal suo saggio "Natura" che scrisse nel 1844.


Davanti alle soglie della foresta, il frastornato uomo di città è messo in condizione di metter da parte i suoi cittadineschi criteri di ciò che è grande e di ciò che è piccolo, di ciò che è saggio e di ciò che è sciocco. E la consunta bisaccia delle consuetudini scivola giù dalle spalle non appena egli s'inoltra dentro questi recinti. Vi è qui come una sacralità che mette in imbarazzo le nostre religioni e una verità che potrebbe discreditare i nostri più acclamati eroi. Qui riscopriamo come la natura sia la realtà che fa rimpicciolire, al confronto, ogni altra realtà, e come essa giudichi simile a un dio ogni uomo che venga a lei. Siamo sgusciati via dalle nostre chiuse, affollate dimore, nella notte e al mattino, ed eccoci ad ammirare da quali maestose bellezze siamo quotidianamente circondati e fasciati. Come vorremmo sfuggire alle tante barriere che ce le rendono intanto, almeno in parte, inoperanti, come vorremmo sfuggire a sofismi e riserve mentali, come vorremmo compenetrarci nella natura! La temperata luce dei boschi è come un perpetuo mattino, è stimolante, eroica. S'insinuano dentro di noi le antiche magie di questi luoghi. I fusti dei pini, degli abeti, delle querce brillano come ferro davanti all'occhio infiammato. E i muti alberi cominciano a persuaderci che meglio sarebbe vivere con loro e abbandonare questa nostra vita fatta di solenni futilità. Qui non vi è storia, non vi è chiesa o stato che si sovrappongano, come un'interpolazione, al cielo divino e al grande anno immortale. Oh, come agevolmente abbiamo potuto inoltrarci nel paesaggio che si apriva, assorbiti da nuove immagini e da pensieri in incalzante successione fra loro, finché a poco a poco il ricordo stesso della casa era quasi svanito dalla nostra mente, e ogni ricordanza si era dissolta nel predominio assoluto del presente, mentre eravamo condotti in trionfo dalla natura!

09:24 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (29)