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12/07/2006

Vergogne d'Italia

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Secondo l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, il giocatore della nazionale di calcio italiana Marco Materazzi avrebbe così verbalmente provocato il suo collega francese Zidane:
"Tua sorella è una puttana, sporco arabo e terrorista'".

Riporto adesso integralmente qui di seguito un articolo sul tema, pubblicato dal sito www.swissinfo.org, a titolo:
Mondiali: caso Zidane; per Cossiga, reazione da uomo d'onore

ROMA - La vicenda Zidane, con la testata inferta in pieno petto al giocatore italiano Materazzi, durante la finale mondiale di calcio, finisce in politica. Il presidente emerito della Repubblica italiana, Francesco Cossiga, scrive al presidente francese Chirac e al presidente algerino Bouteflika per scusarsi delle "volgari offese" rivolte dal giocatore azzurro a quello francese. Pur se "sportivamente censurabile" quella di Zidane è stata "una dura e giusta reazione da uomo d'onore", afferma Cossiga.
"Signor Presidente - scrive l'ex Capo di Stato - La prego di voler accogliere le scuse e i sentimenti di vivo rincrescimento che come italiano, democratico e cattolico invio a Lei ed alla Nazione che Lei rappresenta, per le volgari offese, anche di carattere razzista, che il signor Marco Materazzi, giocatore della Squadra Nazionale Italiana, ha ingiustamente rivolto al signor Zinedine Zidane (...) e che ne ha determinato una dura e giusta reazione da uomo d'onore, pur se sportivamente censurabile. Si è trattato di un atto che tragicamente disvela come nel popolo cui appartengo ancora profondi siano i tragici sentimenti razzisti seminati dal fascismo ed ora rinverditi dalla cultura popolare di estrema sinistra".

Il mio commento è che il comportamento del giocatore italiano, se esattamente riportato, sia inqualificabile e quindi la reazione del francese comprensibile. Ritengo anche che non si possa pretendere da una persona, magari abituata alla buona educazione, una risposta speculare a quella del provocatore... e cioé che replichi agli insulti con insulti, alle offese con offese. Analogamente a quanto accade nella legittima difesa, chi non è in grado di reagire con le stesse armi dell'aggressore, è ammesso che usi quelle che ha, pur se in ipotesi dotate di potere offensivo maggiore..... senza contare che in questo caso è da valutare se offendano più le parole o le azioni.

08/07/2006

Selezione naturale

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Riflettevo in questi giorni su come, nel tempo, si siano affacciati su questo mio blog (e su quello antecedente) una grande quantità di commentatori, di persone che, chi più chi meno, hanno trovato con me attimi di sintonia, di condivisione.
Riflettevo e notavo che oggi questa lista si è assottigliata.. e non di poco..... selezione naturale, ho voluto chiamarla io, con ironia..
Il fatto è che certuni forse non hanno sopportato i miei scherzi, le mie rigidità, i miei principi, la mia schiettezza e anche i miei errori, perché no.... né io talvolta ho usato moderazione nel condannarne altri (o i medesimi) per qualcosa di male che ritenevo avessero fatto.
Ed ora eccoci, anzi eccovi ora qua, pochi reduci rimasti..... con qualche rimpianto da parte mia, soprattutto e in particolare per chi ci ha lasciato definitivamente (mi riferisco in questo caso a BlogSol).. e non a causa di dissapori, malintesi, disinteresse o noia..
Logica vorrebbe che io, come di norma facevo agli inizi, sulle ali dell’entusiasmo per questo mezzo di dialogo e comunicazione, mi mettessi adesso a caccia di nuovi accoliti.... ma non lo faccio.. né intendo forzarmi a farlo.
Ringrazio invece chi è rimasto, senza trarre conclusioni o cercare ulteriori motivi o morali... d’altronde, se è vero che per tutto v’è una ragione, nulla dice che dobbiamo individuarla con certezza o che dobbiamo farle l’autopsia per esaminarla in ogni minimo dettaglio.... ;-)

07/07/2006

La ruota del tempo

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Il tempo implacabilmente va, ora dopo ora, e l’idea che non corra diritto verso l’infinito in me s'insinua... forse in tondo esso va, sì che quel che è stato ancor sarà e quel che ora è già fu e un giorno tornerà.
Non con questo affermare voglio che ogni fatto si ripeta in continuazione del tutto simile a se stesso, ma, io penso, quel che accade potrebbe ricordar un teatro ove gli attori della compagnia restano sempre uguali, mentre la commedia muta... o forse mutano solo gli sfondi in cui si svolge..... una commedia che dura giusto lo spazio di una vita.. un circolo completo compiuto dal tempo.
Proprio come una ruota (non per caso, dunque, parlar si sente della ruota del tempo?) che nel suo rotolar spazi nuovi tocca e sperimenta.
E in questa sperata o presunta verità mi adagio, mentre intorno ogni cosa il suo destino segue... e sfuma o s’illumina via via..
;-)