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29/04/2011

Amici sì, amici no

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E' già un po' che lo penso e ora lo dico:

per conto mio non ha un senso accogliere e trattare un capo di stato estero con tutti gli onori (e che onori!!) come un amico e poi unirsi a chi lo bombarda... asserendo che così si protegge la popolazione civile.

Ma si protegge la popolazione bombardando le residenze di Gheddafi a Tripoli o associandosi a chi lo fa?

Non far guerra alla Libia «ufficiale» costituirebbe per me una questione etica prima ancora che una convenienza legata al pericolo della migrazione in massa di popolazioni africane verso l'Italia e verso l'Europa in generale.

Umberto Bossi si dissocia e condanna, motivando pubblicamente la sua posizione con preoccupazioni riguardo ai flussi migratori, ma in cuor suo credo rifletta invece su quale sia il peso che il Premier dà all'amicizia... e a quanto tale legame possa essere sincero anche nei suoi confronti.

13:31 Scritto in Politica | Link permanente | Commenti (11)

15/02/2011

Mi spiace, ma...

 

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Io non so se nell'attività della magistratura di Milano vi sia con certezza un'intenzione persecutoria nei confronti del Primo Ministro e neppure so se nell'operato della medesima siano ravvisabili comportamenti che sconfinino nell'illegalità, so però che la situazione generale è divenuta oggi insostenibile.

Hanno veramente consistenza le accuse che sono rivolte a Silvio Berlusconi e per le quali si procede? Non ne sono particolarmente convinto e, in ogni modo, la loro gravità dal punto di vista penale mi pare molto relativa.

Ma non voglio con questo sottrarmi dall'esprimere la mia valutazione su di lui, che è negativa; e lo è anzitutto perché oggi il Premier, responsabile o no, dovrebbe assumere ogni iniziativa utile a raffreddare il clima, ivi compreso un suo «passo indietro».

Dovrebbe fare questo per poter meglio difendersi e organizzarsi, ma anche per togliere il Paese e le Istituzioni da una situazione troppo difficile e imbarazzante.
Lo dovrebbe fare per mostrare di non anteporre il proprio orgoglio e anche la sua legittima convinzione di innocenza, all'interesse generale a un clima nazionale più disteso.

I suoi comportamenti, giusti o no i sistemi che li hanno resi di pubblico dominio, hanno messo in luce un'enescusabile leggerezza nelle modalità delle sue frequentazioni, tanto più riprovevole in quanto sulla sua persona si erano riversate le speranze, le aspettative, i voti di milioni di persone che avevano creduto alle sue qualità di uomo e di capo.

Chi ha la responsabilità di custodire un così grande patrimonio deve rapportare le proprie azioni in modo tale da onorarlo e non disperderlo.

Mi spiace, ma è così...

19:50 Scritto in Politica | Link permanente | Commenti (18)

22/01/2011

Vicepresidenza del Consiglio

Alla stato attuale delle cose, prescindendo da qualsiasi valutazione sulla fondatezza e legittimità delle indagini sulla persona del Presidente del Consiglio, mi sono chiesto se esista nel nostro attuale Governo la figura del Vice Presidente del Consiglio, il quale potrebbe assumere, almeno temporaneamente, la funzione di guida dell'Esecutivo.

La risposta è no... ma nulla vieta che possa procedersi adesso a una sua nomina.

Per intanto vediamo cosa dice Wikipedia in ordine a questa figura:

 

Il vicepresidente del Consiglio dei ministri è chiamato, in Italia, a coadiuvare e, in caso di necessità, a sostituire temporaneamente, il presidente del Consiglio dei ministri.

Tale carica, non espressamente menzionata dalla Costituzione - che, d'altra parte, nomina soltanto il presidente del Consiglio, iministri in generale ed il ministro della Giustizia - è formalmente equiparata a quella di un ministro senza portafoglio, a meno che non sia preposto, contemporaneamente, alla guida di un dicastero.

Generalmente, nei governi di coalizione, la carica di vicepresidente è ricoperta dal capo del secondo partito o, comunque, da un autorevole esponente dello stesso.

Nell'attuale governo Berlusconi IV non vi è presenza di questa carica.

19:09 Scritto in Politica | Link permanente | Commenti (7)