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29/04/2006

W-e in fiore

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(Foto Enri - cliccare per ingrandire)

07:33 Scritto in Immagini | Link permanente | Commenti (25)

27/04/2006

Condivisione

In questo momento di lutto e di dolore per il nostro paese e soprattutto per i familiari delle vittime del recente attentato a Nassirya, mi piace pubblicare, al di là di ogni partigianeria politica, un comunicato dell'Arci che ho trovato in rete e il cui contenuto condivido:

"Ci stringiamo ai familiari delle vittime dell'attentato di Nassirya. Siamo vicini al loro lutto e al loro dolore. Ogni giorno siamo costretti a piangere la perdita di vite umane a causa della guerra, della violenza, degli attentati terroristici che avvelenano il mondo. Ogni giorno continuiamo a credere che esista una alternativa alla barbarie e che sia responsabilità di tutti praticarla con determinazione e con coraggio: rifiutare l'uso della forza per risolvere le controversie internazionali, sostituire le armi con la forza della politica e della diplomazia è possibile e sempre più necessario. Il coinvolgimento italiano nella guerra e nell'occupazione illegale dell'Iraq, contraria al dettato della nostra Costituzione e al diritto internazionale, è una grave responsabilità che pesa tutta sulle spalle del governo Berlusconi che si è appena concluso. Alla coalizione che si appresta a sostituirlo sta in queste ore la responsabilità, altrettanto cruciale, di indicare con chiarezza una discontinuità netta con quelle scelte: l'annuncio del ritiro immediato delle truppe, il ritorno dell'Italia a un ruolo politico e diplomatico autonomo per ricostruire la pace e la convivenza in Iraq e in tutto il Medio Oriente. E' un dovere di fronte alle leggi superiori del diritto, è un dovere verso il futuro, è un dovere di fronte ad altro sangue versato inutilmente per una causa sbagliata".

20:25 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (5)

Govi



Sono passati quarant’anni dalla scomparsa di Gilberto Govi, fondatore del teatro dialettale genovese..... per ricordarlo, riporto una parte di un suo scritto in cui egli scherza sulla propria morte, giocando sull’equivoco della sua omonimia con uno zio professore...

GILBERTO GOVI È MORTO
Gilberto Govi, o l'êa nato a Mantova, dove gh'han finn-a dedicôu ûnn-a stradda: Via Gilberto Govi.

NIENTE FIORI, NIENTE OPERE DI BENE
Calma, amixi! Niente fiori e niente opere di bene perchè, quello che l'é morto, o no l'é o Govi che pensê voiatri. Quello che pensê voiatri o l'é vivo e o sta ben; grazie! Almeno, quande o l'ha scrïto e o l'ha firmôu quest'articolo, o l'hea ancon vivo, e, tocchiamoci... un paio di chiavi, speriamo che, anche quande leziei quest'articolo, o se mesce ancon e... ben!
Però, ripeto che Gilberto Govi è morto. È mancato l'anno 1889. Chi era? Un maè antenâto: un illustre professô, Senatore del Regno, famoso fixico, insegnante ae cattedre de Turin, de Firenze, de Napoli e de Romma. O l'ha pubblicou ciù de 300 lavori, e o l'ha faeto costruì 14 istrumenti de so invenziôn.

EBBEN?
Qualcuno a questo punto dirà: Ebben?
Scusê, l'hea solo per dîve perché me ciammo Gilberto. Se poi questo o nô v'interessa, giê pure a pagina, perché nemmeno a mi m'interessa che a quel «qualcuno» non interessi. Per quelli... (ciù intelligenti) che ghe fà piaxei e che gh'interessa, tiriamo avanti:

SETTIMINO
Al prof. Gilberto Govi, che stava in quel momento a Parigi, g'hêa arrivôu a notizia (improvvisa, perché mi son settimin) che, a Zêna, g'hêa nato un nevetto. Alla notizia, o professô, o telegrafa che o l'avieiva piaxei che a sto nevetto ghe fôse daeto o so nomme; ed ecco perchè a-o mondo gh'è ancon un che o se ciamma Gilberto Govi.
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09:25 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (9)