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09/05/2006

Sonetto dantesco

A quanto pare oggi 9 maggio cadrebbe l'anniversario della nascita di Dante Alighieri..... e allora sono andato a scovare un suo sonetto che parla nientemeno che d'amore.. e di cor gentil.
Che romantico questo Dante! ;-)


Amore e 'l cor gentil sono una cosa,
sì come il saggio in suo dittare pone,
e così esser l'un sanza l'altro osa
com'alma razional sanza ragione.
Fàlli natura quand'è amorosa,
Amor per sire e 'l cor per sua magione,
dentro la qual dormendo si riposa
tal volta poca e tal lunga stagione.
Bieltate appare in saggia donna pui,
che piace a gli occhi sì, che dentro al core
nasce un disio de la cosa piacente;
e tanto dura talora in costui,
che fa svegliar lo spirito d'Amore.
E simil fàce in donna omo valente.

17:50 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (21)

06/05/2006

Infiorescenze campestri

medium_brattea.jpg

Anche in questo fine settimana omaggio le mie lettrici con un'immagine floreale.
Purtroppo non sono riuscito ad appurare, nonostante le ricerche fatte, il nome di questa erba... c'è qualche somiglianza con l'Hyssopus officinalis, ma le caratteristiche non sono sufficientemente coincidenti per affermare che si tratti di lui.
Quindi, se qualcuno sa cosa sia... non lo tenga per sé..;-))

(Foto Enri - cliccare sull'immagine per ingrandire)

08:20 Scritto in Immagini | Link permanente | Commenti (27)

02/05/2006

Niccolò Machiavelli (3 maggio 1469 - 21 giugno 1527)


Il Principe
Capitolo XXV

Quanto possa la Fortuna nelle cose umane, et in che modo se li abbia a resistere

Quantum fortuna in rebus humanis possit, et quomodo illi sit occurrendum

1. - E' non mi è incognito come molti hanno avuto et hanno opinione che le cose del mondo sieno in modo governate dalla fortuna e da Dio, che li uomini con la prudenzia loro non possino correggerle, anzi non vi abbino remedio alcuno; e per questo, potrebbono iudicare che non fussi da insudare molto nelle cose, ma lasciarsi governare alla sorte. Questa opinione è suta più creduta ne' nostri tempi, per la variazione grande delle cose che si sono viste e veggonsi ogni dí, fuora d'ogni umana coniettura. A che pensando io qualche volta, mi sono in qualche parte inclinato nella opinione loro.

2. - Nondimanco, perché el nostro libero arbitrio non sia spento, iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l'altra metà, o presso, a noi. Et assomiglio quella a uno di questi fiumi rovinosi, che, quando s'adirano, allagano e' piani, ruinano li arberi e li edifizii, lievono da questa parte terreno, pongono da quell'altra: ciascuno fugge loro dinanzi, ognuno cede allo impeto loro, sanza potervi in alcuna parte obstare. E, benché sieno cosí fatti, non resta però che li uomini, quando sono tempi quieti, non vi potessino fare provvedimenti, e con ripari et argini, in modo che, crescendo poi, o andrebbono per uno canale, o l'impeto loro non sarebbe né si licenzioso né si dannoso.
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22:45 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (24)