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27/07/2006

No indulto

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Vorrei esprimere adesso la mia opinione totalmente sfavorevole alla concessione dell’indulto.
Io credo infatti che, se qualcuno si trova in carcere, non sia lì per caso. E’ lì o perché è in attesa di giudizio (situazione che immagino non riguardi l’indulto) o perché è stato giudicato colpevole di un qualche reato.
Il reato deriva dalla violazione di una norma creata a difesa dei cittadini onesti, cittadini che da tale violazione hanno subito un danno, un danno al quale è seguita, dopo il giudizio, una punizione, una pena, che si spera giusta, equa, per i colpevoli.
Cancellare la pena equivale a gettare un’ombra non lieve sulla certezza del diritto, a spezzare il binomio reato-punizione.
Dietro alla condanna stanno le sofferenze dei danneggiati, loro perdite in salute, beni, tranquillità, equilibrio... dietro una condanna sta l’impegno delle Forze dell’Ordine per catturare gli autori, stanno le indagini degli Investigatori, sta l’istruzione di un processo, stanno Magistrati, Cancellieri, Testimoni, Avvocati.... tutta gente che ha perso tempo e danaro, o che è costata danaro, per portare a termine il procedimento, per arrivare quindi alla condanna di chi è stato riconosciuto colpevole.
E adesso vogliamo cancellare, ridicolizzare tutta questa “costruzione” perché le carceri non hanno posti a sufficienza?
Questo perché magari si è preferito costruire “grandi opere” la cui utilità appare assai dubbia e non si sono edificati indispensabili nuovi istituti di pena?
Allora ecco trovata l‘idea geniale.... sì, mettiamo qualcuno fuori, costa meno (anzi fa risparmiare), fa buono, democratico, “cristiano”..... e in questo modo la Giustizia s’infanga sempre più, sprofonda, si annienta.
Almeno l’ex ministro Castelli aveva promesso di muoversi per risolvere il sicuramente reale problema delle carceri nell’unico modo giusto possibile... non so se a tali promesse siano seguiti poi molti fatti.. e comunque ora quel ministro non c’è più.
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26/07/2006

Statuto di Roma della Corte penale internazionale

Art. 6 Crimine di genocidio
Ai fini del presente Statuto, per crimine di genocidio s’intende uno qualsiasi dei seguenti atti commessi nell’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, e precisamente:
a) uccidere membri del gruppo;
b) cagionare gravi lesioni all’integrità fisica o psichica di persone appartenenti al gruppo;
c) sottoporre deliberatamente persone appartenenti al gruppo a condizioni di vita tali da comportare la distruzione fisica, totale o parziale, del gruppo stesso;
d) imporre misure volte ad impedire le nascite in seno al gruppo;
e) trasferire con la forza bambini appartenenti al gruppo ad un gruppo diverso.

Art. 7 Crimini contro l’umanità
1. Ai fini del presente Statuto, per crimine contro l’umanità s’intende uno qualsiasi degli atti di seguito elencati, se commesso nell’ambito di un esteso o sistematico attacco contro popolazioni civili, e con la consapevolezza dell’attacco:
a) Omicidio;
b) Sterminio;
c) Riduzione in schiavitù;
d) Deportazione o trasferimento forzato della popolazione;
e) Imprigionamento o altre gravi forme di privazione della libertà personale in violazione di norme fondamentali di diritto internazionale;
f) Tortura;
g) Stupro, schiavitù sessuale, prostituzione forzata, gravidanza forzata, sterilizzazione forzata o altre forme di violenza sessuale di analoga gravità;
h) Persecuzione contro un gruppo o una collettività dotati di propria identità, ispirata da ragioni di ordine politico, razziale, nazionale, etnico, culturale, religioso o di genere sessuale ai sensi del paragrafo 3, o da altre ragioni universalmente riconosciute come non permissibili ai sensi del diritto internazionale, collegate ad atti previsti dalle disposizioni del presente paragrafo o a crimini di competenza della Corte;
i) Sparizione forzata di persone;
j) Crimine di apartheid;
k) Altri atti inumani di analogo carattere diretti a provocare intenzionalmente grandi sofferenze o gravi danni all’integrità fisica o alla salute fisica o mentale.

14:53 Scritto in Diritto | Link permanente | Commenti (8)

25/07/2006

Nessuno è perfetto!

medium_churchill_picture.jpgIl vizio inerente al capitalismo è la divisione ineguale dei beni; la virtù inerente al socialismo è l'eguale condivisione della miseria. (Winston Churchill)

20:11 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (7)