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05/06/2006

Alberelli folli

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Non volli.
Non volli dirti nulla.
Vidi nei tuoi occhi
due alberelli folli.
Di brezza, di riso e d'oro.
Oscillavano.
Non volli.
Non volli dirti nulla.

(All'orecchio di una ragazza, di Federico Garcia Lorca, 5/6/1898 - 18/8/1936)

10:02 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (9)

16/05/2006

Il Botticelli

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Alessandro Filipepi, noto come il Botticelli, sembra derivi tale soprannome dal fratello Giovanni che, per la sua grassezza, era detto “botticella”; deduzione peraltro affatto pacifica perché altri sostengono invece esso sia da ricollegarsi a tal “Botticello”, orefice, e altri ancora fanno discendere l’appellativo dall’attività del fratello Antonio, che fu battiloro e battiargento, ovvero “battigello”.
Nato a Firenze nel 1445 (1° marzo secondo una fonte, 17 maggio secondo altra), figlio di un conciatore di pelli, il Botticelli iniziò il suo apprendistato come orafo, per poi passare nel 1464 alla bottega del pittore e scultore Filippo Lippi; divenendo poi, nel 1467, uno degli allievi del Verrocchio.
La scuola dei due maestri influenzò lo stile del giovane Alessandro, che ereditò dall’uno i delicati colori e le linee dolci, dall’altro la plasticità delle figure.
Dal 1475, messosi a lavorare in proprio, prestò la sua opera al servizio dei Medici, frequentando la corte e i più illustri personaggi dell’epoca, e realizzando dipinti di straordinario equilibrio formale (Adorazione dei magi, 1475 circa; Madonna del libro, 1480 circa; Madonna del Magnificat, 1480-1481 circa; La Primavera, 1482 circa; La nascita di Venere, 1484-1486 circa), portando lo stile lineare fiorentino dei suoi maestri al massimo splendore.
Suoi sono anche tre affreschi della cappella Sistina, a lui commissionati nel 1481 da papa Sisto IV...
Morì il 17 maggio 1510.

(Rielaborazione di parte della biografia presente all’indirizzo web www.artonline.it)

(Nella foto, un dettaglio de “La Primavera” - cliccare sull’immagine per ingrandire)

21:58 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (28)

09/05/2006

Sonetto dantesco

A quanto pare oggi 9 maggio cadrebbe l'anniversario della nascita di Dante Alighieri..... e allora sono andato a scovare un suo sonetto che parla nientemeno che d'amore.. e di cor gentil.
Che romantico questo Dante! ;-)


Amore e 'l cor gentil sono una cosa,
sì come il saggio in suo dittare pone,
e così esser l'un sanza l'altro osa
com'alma razional sanza ragione.
Fàlli natura quand'è amorosa,
Amor per sire e 'l cor per sua magione,
dentro la qual dormendo si riposa
tal volta poca e tal lunga stagione.
Bieltate appare in saggia donna pui,
che piace a gli occhi sì, che dentro al core
nasce un disio de la cosa piacente;
e tanto dura talora in costui,
che fa svegliar lo spirito d'Amore.
E simil fàce in donna omo valente.

17:50 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (21)