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02/05/2006

Niccolò Machiavelli (3 maggio 1469 - 21 giugno 1527)


Il Principe
Capitolo XXV

Quanto possa la Fortuna nelle cose umane, et in che modo se li abbia a resistere

Quantum fortuna in rebus humanis possit, et quomodo illi sit occurrendum

1. - E' non mi è incognito come molti hanno avuto et hanno opinione che le cose del mondo sieno in modo governate dalla fortuna e da Dio, che li uomini con la prudenzia loro non possino correggerle, anzi non vi abbino remedio alcuno; e per questo, potrebbono iudicare che non fussi da insudare molto nelle cose, ma lasciarsi governare alla sorte. Questa opinione è suta più creduta ne' nostri tempi, per la variazione grande delle cose che si sono viste e veggonsi ogni dí, fuora d'ogni umana coniettura. A che pensando io qualche volta, mi sono in qualche parte inclinato nella opinione loro.

2. - Nondimanco, perché el nostro libero arbitrio non sia spento, iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l'altra metà, o presso, a noi. Et assomiglio quella a uno di questi fiumi rovinosi, che, quando s'adirano, allagano e' piani, ruinano li arberi e li edifizii, lievono da questa parte terreno, pongono da quell'altra: ciascuno fugge loro dinanzi, ognuno cede allo impeto loro, sanza potervi in alcuna parte obstare. E, benché sieno cosí fatti, non resta però che li uomini, quando sono tempi quieti, non vi potessino fare provvedimenti, e con ripari et argini, in modo che, crescendo poi, o andrebbono per uno canale, o l'impeto loro non sarebbe né si licenzioso né si dannoso.
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22:45 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (24)

27/04/2006

Govi



Sono passati quarant’anni dalla scomparsa di Gilberto Govi, fondatore del teatro dialettale genovese..... per ricordarlo, riporto una parte di un suo scritto in cui egli scherza sulla propria morte, giocando sull’equivoco della sua omonimia con uno zio professore...

GILBERTO GOVI È MORTO
Gilberto Govi, o l'êa nato a Mantova, dove gh'han finn-a dedicôu ûnn-a stradda: Via Gilberto Govi.

NIENTE FIORI, NIENTE OPERE DI BENE
Calma, amixi! Niente fiori e niente opere di bene perchè, quello che l'é morto, o no l'é o Govi che pensê voiatri. Quello che pensê voiatri o l'é vivo e o sta ben; grazie! Almeno, quande o l'ha scrïto e o l'ha firmôu quest'articolo, o l'hea ancon vivo, e, tocchiamoci... un paio di chiavi, speriamo che, anche quande leziei quest'articolo, o se mesce ancon e... ben!
Però, ripeto che Gilberto Govi è morto. È mancato l'anno 1889. Chi era? Un maè antenâto: un illustre professô, Senatore del Regno, famoso fixico, insegnante ae cattedre de Turin, de Firenze, de Napoli e de Romma. O l'ha pubblicou ciù de 300 lavori, e o l'ha faeto costruì 14 istrumenti de so invenziôn.

EBBEN?
Qualcuno a questo punto dirà: Ebben?
Scusê, l'hea solo per dîve perché me ciammo Gilberto. Se poi questo o nô v'interessa, giê pure a pagina, perché nemmeno a mi m'interessa che a quel «qualcuno» non interessi. Per quelli... (ciù intelligenti) che ghe fà piaxei e che gh'interessa, tiriamo avanti:

SETTIMINO
Al prof. Gilberto Govi, che stava in quel momento a Parigi, g'hêa arrivôu a notizia (improvvisa, perché mi son settimin) che, a Zêna, g'hêa nato un nevetto. Alla notizia, o professô, o telegrafa che o l'avieiva piaxei che a sto nevetto ghe fôse daeto o so nomme; ed ecco perchè a-o mondo gh'è ancon un che o se ciamma Gilberto Govi.
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09:25 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (9)

26/04/2006

Chernobjl, 20 anni


Le debolezze e gli errori dell'uomo sovente vanificano o corrompono ideali politici e sociali e i benefici delle grandi scoperte scientifiche.

L'intuizione è dei geni, la realizzazione dei mediocri.

18:20 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (5)