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26/09/2006

Nulla

Non ho assolutamente nulla da dire.... o meglio non trovo alcun argomento che mi stimoli a una sua trattazione.. e mi chiedo anche, trovandolo, quale utilità avrebbe trattarlo.
Ogni cosa, è evidente, ha in sé il germe della propria fine:
così gli esseri viventi, gli oggetti, le attività, le iniziative, i blog..... ma il mio pessimismo non è tanto profondo da portarmi a dire che per ogni porta che si chiude altre non se ne aprano, anche se, nel momento in cui ci stacchiamo da qualcosa, spesso non vediamo o non distinguiamo ciò a cui ci legheremo poi.
Con ciò non dico che congelerò questa mia pagina personale oggi... ma che, come per ogni cosa, la sua fine è inevitabile e che un "accanimento terapeutico" (questo avrebbe potuto essere un argomento) rappresenta un'azione innaturale oltre che una sofferenza inutile.
La non conoscenza o la non conoscibilità del futuro non giustifica il nostro ostinato aggrapparci a un presente divenuto triste.

04/09/2006

4-9

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Purtroppo non mi riesce di ideare un bel post centrato su un tema interessante....... ho scartato la pubblicazione di un aforisma di Chateaubriand, del quale oggi ricorre l’anniversario della morte, considerato che non ne ho individuato alcuno particolarmente entusiasmante e, d’altro canto, neppure sono riuscito a trovare del medesimo autore un brano tratto da una sua opera, stante la presumibile blindatura dei testi operata dall’editore italiano (Einaudi).
Neppure mi pareva opportuno costruire un post sulla barzellettina buffa dell’altrettanto buffo barista della società cattolica di S. Cipriano, la quale riferiva più o meno con queste parole una presunta massima di Mao Tze Tung: meglio un sedere gelato che un gelato nel sedere..:-)).... e neanche elucubrare su una delle mie frasi sagge il cui contenuto, frutto di illuminazioni serotine, dovrei anzitutto chiarire a me stesso... ove l'ultima di esse sentenziava più o meno così: l’unicità (o omogeneità di Dio) è un assurdo, solo la dualità ha un senso.
Quindi nulla di tutto ciò... e vi risparmio pure la descrizione filo per filo (d’erba) dell’opera di taglio iniziata stamane col fido decespugliatore Efco.... detto questo mando il mio saluto ai presenti e ringrazio per l’attenzione..;-)

30/08/2006

Coppia o Scoppia?

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Meglio ricercare la stabilizzazione del precario o rischiare la precarizzazione dello stabile??
;-))

Affinché questo quesito non sia palese solo a me, chiarisco che, scrivendolo, pensavo nella prima ipotesi a quelle coppie che, dopo aver vissuto more uxorio, fatta questa esperienza, decidono di ufficializzare la loro unione col matrimonio, mentre nella seconda mi riferivo a quelle che invece credono, col "matrimonio subito", di autocostruirsi un vincolo che dovrebbe in certo qual modo garantire o almeno rendere più arduo sciogliere, la loro unione per il futuro... un vincolo però che, proprio per l’assenza di una precedente esperienza, di fatto, se non di diritto, rischia probabilmente, al contrario, di avere più possibilità di divenire precario.