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02/04/2018

Increduli

Increduli di fronte all'isteria dei potenti che giocano alle guerre avendo come scenario il mondo, trascorriamo impotenti il grigio pomeriggio di questo due di aprile, vedovo del sole primaverile.
Ieri, la concomitanza con la festività della Pasqua ci ha anche privati, infelice coincidenza, di quel gioco di falsità, di quel momento di scherzo tipico del primo d'aprile.
In compenso le falsità, e non per gioco, viaggiano sulle onde e lungo i cavi, diffondendo come certezze ricostruzioni e fatti della cui veridicità c'è da dubitare.
Eventi di dubbia rilevanza prendono la prima pagina di ogni notiziario, mentre il fiume delle notizie omesse, per scelta o sciatteria, scorre lontano dai nostri occhi.
Il dito resta puntato verso le fake news, categoria in cui vengono accomunate le informazioni palesemente false e quelle contrarie alle verità «ufficiali»: un apparentamento assai comodo per mestare nel torbido e non rendere più distinguibili le une dalle altre.

12/02/2018

In attesa di meglio

Prima di essere bannato per inattività, occupo questo spazio in attesa di impiegarlo in modo migliore.

Certo, in questo periodo, stanti la prossimità delle elezioni politiche e gli ultimi fatti di cronaca nera con relativi agganci alla campagna elettorale, gli argomenti non dovrebbero mancare.

Devo solo riordinare le idee e scegliere cosa dire di mio, che non sia una mera ripetizione di quanto già detto o scritto da altri.

Potrei parlare forse della modernità e di come sia o possa essere un errore che il nuovo debba prevalere sul vecchio, che comunque il mondo, i popoli, le società vadano verso una progressione, sull'onda di una forza evolutiva e di cambiamento che, solo per essere nuova, è da preferire al passato... come un moto inarrestabile, fatale, al quale non si può e non si deve oppore ostacolo, né dubitare che porti al meglio.

Vedremo... a volte capita di parlare come se fossimo eterni e che ciò che sarà in un futuro potrà appartenerci, che ci saremo anche noi.

Ma non sarà così... ed è strano pensare di non esserci, come ci pare strano che il nostro corpo, giorno dopo giorno, vada verso un declino: non abbiamo scelto di nascere e neppure possiamo scegliere di non morire.

L'esistenza umana non è giusta, fors'anche come quella degli altri esseri viventi... ma le leggi del mondo non è a un criterio di equità e giustizia che fanno riferimento, né invero riusciamo a capire a cos'altro possano ispirarsi..

18/12/2017

Natale 2017

Ed eccoci giunti nuovamente alle soglie del Natale e delle festività a lui legate, oltre che alla fine di questo anno a cui seguirà il nuovo, augurabilmente per noi migliore, come sempre e obbligatoriamente è d'auspicio.
Come da tempo sostengo, il Natale, al di là del suo aspetto religioso di cui dirò in seguito, è soprattutto la festa dei bambini perché è nei loro teneri cuori che vive la magia di questa festività, fatta di simboli, di colori, di anelati piccoli e grandi doni, ove essi trovano, ancora una volta, la conferma, la materializzazione, dell'amore dei loro cari.
Certo, è anche la festa di coloro che commerciano questi doni, di coloro che hanno fatto di questa festività un'occasione di lucro, ma ciò poco importa pensando ai momenti magici che vivono i piccoli, mentre rappresenta una fastidiosa e insistente pressione a spendere per i regali vicendevoli fra i grandi: profumi, gioielli, orologi, utensili domestici, prodotti per la cura personale, telefoni cellulari, abbonamenti a canali televisivi a pagamento..
E' comunque un momento che segna un passaggio preciso dell'anno, una festa popolare che si fonda su un fatto supposto, fulcro delle credenze di una religione che conta numerosi fedeli e un suo possente apparato.
D'altronde l'uomo da sempre ha affannosamente cercato di darsi delle verità e ad esse credere, ha sempre voluto crearsi dei punti fermi, dei picchetti a cui appigliarsi non sapendo sostenere il peso del dubbio, della propria incapacità a cogliere la verità assoluta, incontrovertibile, indubitabile per tutti.
E questa verità potrebbe essere anche qualcosa di molto più semplice delle complicate costruzioni edificate dalle religioni per spiegare il perché e il percome, il bene e il male, il giudizio e la pena, la vita e la morte.
Forse invece non esiste nessun fine, nessun perché all'esistenza... ciò che è, è e basta: la verità è immanente, è in ciò che vediamo, il resto per noi o è inconoscibile o è frutto di fantasia.

15:38 Scritto in Date | Link permanente | Commenti (7)