18/10/2005
Terrorismo aviario

A parte che, fino a non molto tempo fa, illustri clinici e dietologi si affannavano a indicarci come le carni bianche fossero di gran lunga preferibili a quelle rosse, a me è apparso chiaro che, lontani da ogni certezza di una reale ed effettiva diffusione di una pericolosa epidemia, le uniche cose sicure risultano essere l'aver instillato nelle persone un insano timore e l'aver dato alle case farmaceutiche un enorme guadagno.
Di queste mie sensazioni ho trovato conferma nel sito www.disinformazione.it ....e, nel caso l'argomento vi interessi, vi suggerisco due link che rinviano a due articoli sul tema lì presenti.
http://www.disinformazione.it/testimonianzaspagnola.htm
http://www.disinformazione.it/pollastri.htm
Buona lettura!
;-)
22:35 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (18)
17/10/2005
Par Condicio

Se però ci distacchiamo da quest'ottica di parte, non è difficile constatare che al male di un soggetto, dell’uomo, corrisponda anche, specularmente, il bene di un altro essere, di un'altra entità.
E così, quando egli viene ucciso da un virus, da un’infezione, al suo male corrisponde il bene di microscopiche creature che, in tal modo, hanno avuto l’occasione, l’opportunità, di vivere, di espandersi, di proliferare.
E ugualmente le forze della natura, pur nei loro effetti sconvolgenti e distruttivi, dirompendo hanno modo di manifestarsi, di essere.... di fare così, in sostanza, il proprio bene.
E' quindi, a mia opinione, un'operazione corretta abbandonare l’idea che l’essere umano occupi nell’insieme universale una posizione di privilegio e che a lui sia dato un rango e un ruolo preminente.... egli è insieme al resto, egli prevale ed è schiacciato, egli uccide ed è ucciso.
Ogni cosa presente alterna momenti di vittoria (il bene, la vita, l'espansione) a disfatte (il male, la morte, la stasi)... nessun dio, come ci dissero, ama maggiormente l’uomo.... egli, se v’è, ama del pari una serpe velenosa, e a lei, come all’uomo, concede di vivere per quel che è, anche se ciò significhi per altri la morte.
08:30 Scritto in Pensieri | Link permanente | Commenti (11)
13/10/2005
De exorcismis et supplicationibus quibusdam

Tale corso, aperto quest’anno anche a uditori laici, ha prodotto, fra l’altro, un testo nel quale vengono elencati i segni di possessione diabolica.
Ecco qualche esempio:
"parlare o comprendere lingue ignote; rivelare cose occulte e lontane; mostrare forze superiori per condizione ed età".
Questi segni hanno però solo un valore "indiziario" e perciò bisogna ricorrere ad altri segnali, "soprattutto d'origine morale e spirituale che possono essere: forte avversione a Dio, a Gesù, a Maria, ai Santi, alla Parola di Dio, alle realtà sacre, soprattutto i sacramenti, alle immagini sacre. In una sola espressione si tratta di 'avversione al sacro'".
Mons. Andrea Gemma, sacerdote esorcista, ha spiegato inoltre che occorre "stare lontani, ma migliaia di chilometri dai cosiddetti operatori dell'occulto, perché una delle finestre da cui il demonio più facilmente entra nelle anime è proprio la via della frequenza dell'occultismo”.
(dal notiziario Ansa di oggi)
19:15 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (13)