Doppio[di Anno]Zero

Riflettevo stamane su come io mi consenta ben poche certezze.... non essendo peraltro nemmeno sicuro che esse in effetti tali siano oppure invece vadano soggette a modificarsi o a trasformarsi in incertezze..
D’altronde la mia abitudine a dubitare di tutto, a mettere tutto in discussione, fa del dubbio la mia arma, il mio stile o, se vogliamo burlare... il mio stiletto..
Ebbene sì, proprio il dubbio è, credo, la più certa delle mie (in)certezze.... che, se andiamo a vedere, questa sembrerebbe una contraddizione in termini..
La mia vita mi appare come un campo ricco di cantieri aperti in attesa che il progettista completi i disegni delle opere e alfine le realizzi.
Ma perché poi io, mi domando, dovrei farmi prendere dalla smania di mettere dei punti fermi, quando invece tutto nel mondo è in perenne divenire? ;-)

Ecco finalmente che è venuto qualcuno a togliermi dall'impaccio di scrivere un nuovo post! :-))
Nientemeno che Victor Hugo mi ha fatto la grazia di nascere proprio domani... beh, certo 203 anni fa...
E così ho un pò guardato se esistesse qualcosa di suo da pubblicare qui... e, fortuna volle, che mi imbattei in un aforisma che proprio mi piace tanto e mi pare pure assai vero...
Ve lo propongo:

"La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, di essere amati a dispetto di quello che si è."

Bravo Victor, mi hai proprio tolto le parole di bocca! ;-)

La vita? Breve illusione che nasce indossando i panni di una durevole realtà.
A primavera sboccia e, via via che la stagione avanza, di quei panni si spoglia.
Nuda rimasta, la sua vera natura mostra ma, di riparo priva, ai primi freddi va.