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26/07/2008

Recupero di dimensione

La civiltà umana va avanti secondo determinati cicli. Ci sono cicli in cui prevale la razionalità, il realismo, la scientificità (altri in cui si verifica l'opposto)... Ma io credo che quel periodo stia per finire. Perché, mi domando, si era perduta quella dimensione (misteriosa e irrazionale della civiltà)? Credo di poter rispondere: causa della ideologia marxista che è razionalista, scientifica e pretendeva di creare un uomo in cui ogni spunto di carattere fantastico, religioso, superstizioso fosse eliminato. In Italia abbiamo vissuto una specie di orgia marxista che gettava discredito su tutto quello che non era riducibile alla ragione e alla scienza. Niente di più aberrante. Come potremmo vivere in una dimensione totalmente razionale, quando siamo circondati di mistero da tutte le parti? Si dirà: ma la scienza mette in fuga il mistero... Falso. La scienza non fa che spostare il mistero sempre più in là, alza la soglia...

[da Il Tempo, citato in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1985, di Carlo Sgorlon, scrittore vivente, nato a Cassacco (Udine), il 26 luglio 1930 - le integrazioni al testo contenute in parentesi sono dell'autore del blog - fonte Wikiquote]

06:25 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (7)

23/07/2008

Esiste davvero!

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Avvistato nel Mar Ligure il mitico Palombaro Ciclista!!

http://www.corriere.it/gallery/Cronache/vuoto.shtml?2008/...

(cliccare sulla foto per ingrandire)

Il valore dell'occhio

Gli esseri umani non vivono in perpetuo, Reuven. Viviamo meno di quanto dura un batter d'occhio, se si commisurano le nostre vite all'eternita'. Puo' quindi esser lecito chiedere qual e' il valore della vita umana. C'e' tanta sofferenza, in questo mondo. Che significa dover tanto soffrire se le nostre vite non sono nient'altro che un batter d'occhio? […] Reuven, ho imparato molto tempo fa che un batter d'occhio e' nulla, di per se stesso. Ma l'occhio che batte, quello si' che e' qualcosa. Lo spazio di una vita e' nulla.

Ma l'uomo che la vive, lui si' che e' qualcosa. Lui puo' colmare di significato questo spazio minuscolo, cosicche' la sua qualita' sia incommensurabile, sebbene la quantita' possa essere irrilevante. Comprendi quel che dico? L'uomo deve colmare la sua vita di significato, il significato non viene attribuito automaticamente alla vita. È un compito duro, bada, e questo non credo che tu lo comprenda, per ora. Una vita colma di significato e' degna di riposo. E io voglio esser degno di riposo quando non saro' oltre quaggiu'. Comprendi quel che dico?


(da "Danny l'eletto" di Chaim Potok, scrittore e rabbino statunitense; New York, 17 febbraio 1929 – Merion, 23 luglio 2002)

07:12 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (5)