22/07/2008
Colpito da "fuoco amico"

"Trovo inconcepibile che La Repubblica pubblichi una notizia del tutto falsa senza neanche verificarne non dico la fondatezza, ma la minima attendibilità. Non si invochi il diritto di cronaca o la libertà di stampa, che non c'entrano niente. Qui si sputtana una persona onesta e pulita ledendone la onorabilità e la dignità. E questo è inaccettabile".
Così Piero Fassino contro un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano romano nella quale si scrive di un suo possibile coinvolgimento in un affare di tangenti..;-)
14:35 Scritto in Attualità | Link permanente | Commenti (3)
20/07/2008
Donna
Donna? Come dev'esser donna?
La mia donna altro non è che donna.
Orba dev'esser di vezzosi orpelli,
non imbevuta spugna d'insolenti modi
o albergo palpitante di modelli vani.
Solo donna è!
Nei suoi occhi vedo rispecchiarsi il tempo,
nei suoi occhi i secoli vedo scorrer veloci, fin dagli inizi.
Ugual com'è, ella nelle caverne potrebbe trovarsi
come sopra a una sfrecciante astronave.
Lei età non ha, i suoi occhi sono lo specchio dell'eternità!
(da annozero.blog.excite.it, gennaio 2004)
07:30 Scritto in IoAutore | Link permanente | Commenti (6)
18/07/2008
Animal metaphysicum

Nessun essere, eccetto l’uomo, si stupisce della propria esistenza; per tutti gli animali essa è una cosa che si intuisce per se stessa, nessuno vi fa caso. Nella pacatezza dello sguardo degli animali parla ancora la saggezza della natura; perché in essi la volontà e l’intelletto non si sono ancora distaccati abbastanza l’uno dall’altro per potersi, al loro reincontrarsi, stupirsi l’uno dell’altra. Cosí qui l’intero fenomeno aderisce ancora strettamente al tronco della natura, dal quale è germogliato, ed è partecipe dell’inconsapevole onniscienza della grande Madre. Solo dopo che l’intima essenza della natura (la volontà di vivere nella sua oggettivazione) s’è elevata attraverso i due regni degli esseri incoscienti e poi, dopo essere passata, vigorosa ed esultante, attraverso la serie lunga e vasta degli animali, con la comparsa della ragione, (è sfociata) nell’uomo, giunge per la prima volta alla riflessione: in quel momento essa si stupisce delle sue proprie opere e si chiede che cosa essa sia. La sua meraviglia, però, è tanto piú seria, in quanto essa si trova qui per la prima volta coscientemente di fronte alla morte, e, accanto alla caducità di ogni esistenza, le si rivela anche, con maggiore o minore consapevolezza, la vanità di ogni aspirazione. Con questa riflessione e con questo stupore nasce allora, unicamente nell’uomo, il bisogno di una metafisica: egli è dunque un animal metaphysicum.
(da "Il mondo come volontà e rappresentazione", II, 17, di Arthur Schopenhauer)
13:55 Scritto in Citazioni | Link permanente | Commenti (5)